Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 13 aprile 2019

LA SCALA E I PIOLI.


Nell’ormai inconsueta collocazione domenicale delle ore 15, domani va in scena un’edizione del Derby dell’Appennino che promette di restare memorabile. Ma andiamo per gradi. I numeri raccontano che fra Prima Divisione, Serie A e Coppa Italia il confronto vanta qualcosa come 71 precedenti, con 38 vittorie della Fiorentina, 14 del Bologna e 19 pareggi. Il 23 novembre 1958 si verificò il trionfo più solenne dei viola: 6-3, con una tripletta di Gino Pivatelli vanificata dalla doppietta di Lojacono in aggiunta ai gol di Montuori, Cervato, Petris e Hamrin. La nostra giornata più felice, invece, risale al 25 gennaio 1942: finì 5-2, con una doppietta di Biavati, una di Puricelli e un gol di Arcari IV in risposta ai gol di Valcareggi e Degano. Per tre volte è uscito il 2-2 finale, compreso il 10 marzo 1999, Coppa Italia, mani di Repka non rilevato dall’arbitro falsando partita, competizione e finale di stagione, mai immaginando che un mese dopo, contro il Marsiglia, sarebbe successo anche di peggio. Fermo restando che, in 71 partite, si è visto di tutto, anche un 2-0 a tavolino, il 2 gennaio 1955, scaturito da una vittoria per 3-0 conseguita sul campo e mal digerita dai tifosi viola, che avevano reagito dando luogo ad un vero e proprio far west. Roba di poco conto, comunque, in confronto a quello che sarebbe avvenuto il 18 giugno 1989, e di cui lo sfortunatissimo Ivan Dall’Olio paga ancora, e pagherà per sempre, le conseguenze. L’ultima nostra impresa in casa viola risale al 17 gennaio 2010, quando Gimenez visse l’unico pomeriggio di gloria della sua esperienza Rossoblù battendo i nostri avversari praticamente da solo. E domani ? nelle previsioni della vigilia, avrebbe dovuto essere un confronto fra ex allenatori incrociati, ma i dirigenti viola hanno pensato bene di avvolgere Stefano Pioli in un imbuto che lo ha convinto a dimettersi sbattendo la porta, cosa per lui del tutto inusuale. Al suo posto, troveremo un amico di Sinisa Mihajlovic, quel Vincenzo Montella che, da giocatore, ha vissuto tante stagioni sulla stessa barca e altrettante in contrapposizione, a Genova come a Roma. Noi ancora non siamo al sicuro; la Fiorentina vorrebbe chiudere la stagione qualificandosi in Europa, e ovviamente risentirà dello scossone dovuto al cambio dell’allenatore. A prima vista, verrebbe da dire che sarebbe stato meglio incontrare Pioli, ma è tutto da dimostrare. Così come potrebbe avere un’incidenza particolare il minacciato sciopero del tifo da parte dei sostenitori viola, ben sapendo che in una qualsiasi squadra, non solo nella Fiorentina, possono trovarsi giocatori a cui una protesta del genere non provoca alcuna reazione. Pronostico triplo, dunque, in attesa di sapere chi sarà ad organizzare il nostro prossimo campionato dalla stanza dei bottoni. Da questo punto di vista, negli ultimi giorni Joey Saputo ha esternato lievi segnali di ravvedimento. È presto per dire che ha imparato la lezione, ma la buona volontà va sempre apprezzata. E adesso, sotto con la Fiorentina.

Paolo Milito


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