Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

domenica 7 aprile 2019

CELESTE NOSTALGIA CANAGLIA ???


PREMESSA DOVEROSA: Il sottoscritto, da quando è comparso al mondo, è afflitto da una fortissima sordità. Di conseguenza, essendo abituato a praticare la lettura labiale, non ho avuto bisogno dell’intervento di soccorso dei telecronisti di SKY, tutti protesi alla ricerca di una virgola di share in più evidenziando le parolacce profferite da Mattia Destro nel bel mezzo della sua scomposta esultanza contro il Sassuolo e dal Presidente Saputo in tribuna a Bergamo, a commento della disfatta dei nostri contro l’Atalanta. A prima vista, sembrerebbe che i nostri beniamini siano stati improvvisamente pervasi dalla voglia di emulare certi rapper nostrani, che hanno fatto del turpiloquio un punto di forza ( ma di recente ci si è messo anche un cantautore serio come Daniele Silvestri ). Forse che cantando “ Tu sei un pezzo di me “ ( Destro feat Max Gazzè ) o “ Pippo, che cazzo fai “ ( Saputo feat Sugar Fornaciari ) si stimolano i numi tutelari Rossoblù con un rito propiziatorio. La realtà, lo sappiamo, è ben diversa: non tutti i dirigenti incaricati da Saputo di gestire al meglio il Bologna hanno dimostrato di saperci fare, prova ne sia che Sinisa Mihajlovic è stato ingaggiato alla fine di gennaio e non all’inizio, come sarebbe stato invece più appropriato. Ecco quindi che il tecnico serbo si trova costretto ad arrangiarsi con quel che passa il convento, andando incontro anche a clamorosi passi falsi come quello in cui è incappato giovedì sera a Bergamo, mosso dall’intento di concedere un po’ di respiro a gente che, dal momento del suo arrivo a Bologna, non aveva conosciuto un attimo di pausa. A contorno del polverone, ovviamente, si sono alternate voci contrastanti, che ovviamente dovrebbero lasciare il tempo che trovano. Sarei però curioso di conoscere nome e cognome del famigerato “ uccellino “ di cui ha parlato Gianfranco Civolani su E’TV: se davvero Sinisa non vede l’ora di scappar via da Bologna, il suo comportamento nel resto della giornata denota grandissime doti di recitazione, che gli prospettano una luminosa carriera artistica, da arricchire magari con un premio Oscar. Vabbè, torniamo seri e pensiamo alla partita di domani. La storia del Chievo ai piani alti del calcio italiano ha radici relativamente recenti, per cui il confronto di domani vanta solo sedici precedenti, ripartiti fra Serie A, Serie B e Serie C1; otto le vittorie del Bologna, tre quelle del Chievo, cinque i pareggi. Per ben tre volte abbiamo bastonato solennemente i canarini veronesi: il 10 novembre 2007, 4-0 in B; il 12 gennaio 2013, 4-0 in Serie A, così come il 19 marzo 2017, quando però finì 4-1. Al di là del punteggio, però, resta scolpita nella memoria e nel platino massiccio la vittoria ottenuta il 2 giugno 1996, con lo storico gol di Giorgio Bresciani nel finale di partita che ci riportò in Serie A per la seconda volta nella storia. La miglior vittoria dei clivensi è il 2-0 messo a segno il 13 settembre 2009 con Pinzi e Pellissier, un tipaccio che avremo fra i piedi anche domani sera. Quanto ai pareggi, per due volte è uscito il 2-2: il 17 ottobre 1993, in Serie C1, e il 18 marzo 2012. Va comunque sottolineato che stavolta, a differenza delle precedenti, siamo insolitamente messi meglio rispetto ai nostri avversari, che nel Terzo Millennio hanno assunto il ruolo di rivale diretta per antonomasia sia nella lotta per la salvezza sia quando si è trattato di risalire dalla Serie B. In teoria, stavolta dovremmo trovarci al cospetto di un’autostrada spianata. Dopo quanto successo a Bergamo, però, credo sia meglio evitare di prendere qualsiasi avversario sottogamba, anche se fosse costretto a schierare i “ pulcini “ per cause di forza maggiore. A margine della partita, una notizia per nulla marginale: i ragazzini terribili di Troise e Perez hanno conquistato la promozione in Primavera 1, completando l’opera avviata in autunno e proseguita col successo al Torneo di Viareggio. Sinisa Mihajlovic, tecnico abituato a valorizzare i prodotti del vivaio, nelle scorse settimane aveva giustamente frenato gli entusiasmi, spiegando di voler mettere Troise nelle condizioni di poter schierare sempre la miglior formazione possibile. Da qui alla fine della stagione, a questo punto, specie nel caso in cui dovessimo tirarci fuori dai pasticci in anticipo, ci sarà ovviamente la possibilità di vedere all’opera qualcuno di questi ragazzi con la prima squadra, sperando che, “ da grandi “, riescano a darci le stesse soddisfazioni che ci hanno dato finora. Staremo a vedere.

Paolo Milito


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