Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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martedì 20 settembre 2016

IN ATTESA DELLA SAMP.

Domani pomeriggio riceviamo la visita della Sampdoria. Fra Serie A,  Coppa Italia ed Intertoto il confronto vanta 48 precedenti. Tradizione mediamente favorevole ai nostri colori: 22 vittorie, 8 sconfitte e ben 18 pareggi. La vittoria più cospicua del Bologna è quella ottenuta l’8 gennaio 1956: 5-2, grazie ad una doppietta di Valentinuzzi, una di Pivatelli e ad un gol di Ezio Pascutti, a cui risposero i blucerchiati Martini e Firmani. Il 10 febbraio 1991, invece, la Samp di Boskov, Vialli e Mancini, lanciatissima verso lo scudetto, ci inflisse un rotondo 3-0; segnarono Vialli, Katanec e Mikhajlichenko, avviandoci ad uno sconcertante finale di stagione: in campionato collezionammo il peggior piazzamento di sempre, col minor numero di punti totalizzati in classifica, raggiungendo però i quarti di finale tanto in Coppa Italia quanto in Coppa UEFA. Spettacolare la partita del 4 giugno 1961: era l’ultima di campionato, e le due squadre, libere da preoccupazioni di classifica, diedero vita ad un confronto pirotecnico conclusosi sul punteggio di 4-4; per la Samp doppietta di Brighenti e gol di Cucchiaroni e Skoglund, per noi segnarono Renna, Pascutti, Vinicio e Demarco. Da ricordare, infine, il match del 29 luglio 1998: un po’ per la nostra vittoria, 3-1, gol di Andersson, Kolyvanov, Paramatti e del sampdoriano Palmieri, molto perché la gara era valida per la Coppa Intertoto e fu la prima di sei che ci videro opposti ai genovesi nel corso di quella stagione; la storia ci insegna che la sesta di quelle partite, giocata  il 16 maggio 1999, finì col famoso rigore di Ingesson che condannò i blucerchiati alla retrocessione, creando le premesse per una successiva aggressione a base di rubinetti divelti perpetrata ai nostri danni nella Coppa Italia della stagione seguente. Dunque, la tradizione parla di molte nostre vittorie ma anche di molti pareggi. In questo avvio di stagione, la Sampdoria sembrava partita col piede giusto, avendo ottenuto due vittorie, ma ha poi subìto il ribaltone giallorosso ad opera di Totti e la sconfitta casalinga contro un Milan non proprio irresistibile. Di conseguenza dovremo aspettarci un avversario determinato ad ottenere il massimo risultato, tanto più che sulla sua panchina siede quel Giampaolo che lo scorso anno, alla guida dell’Empoli, ci fece passare una brutta vigilia di Natale. E noi? A Napoli abbiamo dato vita ad una partita dalle molteplici facce: dopo aver subìto costantemente l’iniziativa dei padroni di casa, ad un certo punto, grazie all’eurogol di Verdi, abbiamo quasi rischiato di vincere, sicuramente abbiamo messo paura al tecnico azzurro Sarri che è corso subito ai ripari scongelando Milik, tenuto inizialmente a riposo in vista di impegni ritenuti più pressanti. La sconfitta di Napoli è stata provocata da due fattori concomitanti: la prestazione maiuscola di Milik, il cui primo gol è stato un gesto di grande spessore tecnico, e le solite distrazioni dei nostri difensori, a cui prima o poi Donadoni dovrà decidersi a porre rimedio. In fin dei conti non siamo messi male: i nuovi arrivati promettono bene, Destro quando azzecca la serata giusta la parte sua la fa, i vari Taider e Gastaldello non sono delle mezze calzette; forse qualche riserva si potrebbe avanzare sul conto di Masina, apparso finora meno brillante rispetto alla stagione scorsa, ma siamo ancora alle fasi iniziali, per cui c’è tutto il tempo di migliorare. Andiamo quindi incontro alla Samp, ricordandoci che finora in casa abbiamo sempre vinto e che ci sono le condizioni per proseguire su questa strada.


Paolo Milito

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