Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

giovedì 2 luglio 2015

Aperto per ferie: Perin e Pozzi!

Il nostro viaggio nel tempo, nella memoria rossoblu, continua...
Oggi parliamo di Alberto Pozzi e di Bernardo Perin!

Bernardo Perin (Arcugnano, 1º dicembre 1897– Bologna, 18 aprile 1964), mezz'ala, soprannominato "la Signorina" dal giornalista Bruno Roghi per via dello "sfavillio delle sue fantasie in campo e l'eleganza delle sue serpentine".
Perin ha davvero legato la sua carriera al Bologna, squadra per la quale ha giocato dal 1918 al 1930. Centrocampista con doti offensive, ha totalizzato 203 presenze con la maglia felsinea, di cui 191 prima della nascita del girone unico, e ha realizzato 72 gol, tutti prima del suddetto girone. È attualmente al quindicesimo posto nella classifica dei migliori marcatori della società.
Si è trasferrito al Bologna dal Modena, venendo pagato la cifra di 2 lire dell'epoca, più le spese di viaggio e di apertura di un forno (ed ecco perchè "il panettiere"!!!). In precedenza aveva giocato nel Vicenza.
Per un breve periodo, dal dicembre 1933 al dicembre 1934, fu anche allenatore del Bologna, insieme, nella commissione tecnica, ad Angelo Schiavio e Pietro Genovesi.
Perin vanta 4 presenze con la maglia della Nazionale italiana in gare amichevoli, nel periodo 1921-1923.
Nel 1921, quindi, arriva il primo vero "Mister" del Bologna, Hermann Felsner.
Giunge da Vienna, per la cifra di 7000 lire a trimestre: è lui il primo allenatore della storia del Bologna come lo si intende oggi nel calcio moderno.
Il 1921 è anche l'anno della prima serie di derby con un lascito significativo nel passato del Bologna. Si tratta di una serie a tre gare e in palio c'è la finale regionale, superata la quale si spalancherebbero le porte delle fasi nazionali.
6 febbraio: Bologna-Modena.
Angiolino Badini, ammalato di setticemia, esulta da casa quando gli viene comunicato il clamoroso 10-1 con cui i compagni rossoblu "stendono" il malcapitato Modena, trascinati da Alberti, Perin e Della Valle.
Preso dall'entusiasmo di questa stupenda vittoria, Badini si dice pronto a tornare in campo per la finale di ritorno, ma ha una grave ricaduta che lo porterà alla morte dopo nemmeno una settimana.
Allo sfortunato campione di lì a poco sarebbe stato intitolato lo stadio dello Sterlino... Nel frattempo è sufficiente un unico gol del gialloblu Manfredini nel secondo match per impattare la serie.
All'epoca una vittoria con 9 gol di scarto e una sconfitta per 1-0 avevano lo stesso valore.
Si rende necessario uno spareggio per stabilire l'accesso alle fasi interregionali.
Il 3 aprile va in scena la partita più lunga della storia del Bologna. A Ferrara non segna nessuno: il Bologna ci prova, il Modena resiste e risponde! Felsner deve aspettare 149 minuti per vedere Bernardo Perin segnare la rete del definitivo 1-0 che laurea i rossoblu Campioni dell'Emilia.
Perin di classe ne aveva da vendere! Era una mezzala talentuosissima e dal grande dribbling che con Della Valle e Schiavio formava il trio delle meraviglie. Tutte le mattine lavorava nel suo forno e al pomeriggio si dedicava al pallone. Giocatori di altri tempi...


Alberto Pozzi (Bologna, 21 novembre 1902 – Bologna, 1966) è stato un calciatore italiano, di ruolo centrocampista o ala.
Morì nel 1966 a soli 64 anni.
Studente prima e geometra poi, è cresciuto nel vivaio del Bologna grazie ad Angiolino Badini, il grande centromediano dell'epoca, factotum del settore giovanile e instancabile talent scout, che si accorse di questo giocatore e lo segnalò ai dirigenti del club rossoblu. Il Bologna ingaggiò il giovane Alberto Pozzi nel 1920-21, annata in cui i bolognesi disputarono la prima finale di Lega Nord della loro storia contro la Pro Vercelli, uscendone sconfitti immeritatamente.
Pozzi fece il suo esordio in campionato con la maglia del Bologna il 31 ottobre 1920 nel derby contro la Virtus Bologna, vinto per 2 a 1.
Non tardò ad affermarsi: "ala aggressiva e razzente, dal dribbling rabbioso e ubriacante, in breve tempo sviluppò una magica intesa con Giuseppe Della Valle e Schiavio, che si giovavano dei suoi innumerevoli cross e assist per segnare caterve di gol" Cit. dal blog Tremareilmondofa...
Ben presto divenne una delle ali più forti degli anni '20, assieme a Migliavacca, del Casale, e a Leopoldo Conti, formidabile ala dell'Internazionale.
Pozzi fu da subito uno dei beniamini dei tifosi dello "Sterlino", che lo ri - battezzarono immediatamente e affettuosamente il "cinese", per il taglio dei suoi occhi... Per me "zinzèla" (zanzara) rimane il soprannome più azzeccato: per gli avversari era davvero fastidioso come una zanzara!
Con il Bologna vinse anche lo scudetto del 1928-29, ma sul finire di quel campionato, durante Napoli - Bologna 0-4 del 17 marzo 1929, un intervento durissimo del giocatore in maglia azzurra Ramello gli distrusse un ginocchio, stroncandogli la carriera e impedendogli di partecipare alla tournée in Sud America del Bologna, nell'estate del 1929.
Ha totalizzato anche 3 presenze in Nazionale, tutte in gare amichevoli, e certamente, ci ha lasciati troppo presto...


Adesso che l'abbiamo ConquistAtA, ricordiamoci sempre da dove veniamo... e chi siAmo!!!
Alessandra Sportelli Negrini

Nessun commento:

Posta un commento