A volte non si può proprio restare impassibili di fronte a delle rotture di scatole deliberate e gratuite. Ecco perché ieri noi di Futuro Rossoblù, d’intesa con le altre associazioni di Tifosi Rossoblù, abbiamo emesso un comunicato congiunto per far notare al DS fiorentino Daniele Pradè quanto sia stata fuori luogo la polemica sollevata al termine del derby vinto con pieno merito dai nostri ragazzi grazie alle giocate dei due argentini e al gran gol di Odgaard. Soprattutto gli si è ricordato, in tema di comportamenti sconvenienti, quel che avvenne nel febbraio 2001, quando, all’indomani della tragica scomparsa di Niccolò Galli, lui e gli altri dirigenti romanisti dell’epoca si attaccarono ai telefonini per scongiurare il rinvio di Bologna-Roma, poi disputata regolarmente e ovviamente persa dai nostri giocatori scossi e deconcentrati. Personalmente, ho notato che la settimana precedente, all’inizio della partita contro la Juve, Buondì Jago Culastrisce si era attardato solo un istante per una fugace stretta di mano e un sorriso a denti stretti con Vincenzo Italiano, ignorando totalmente il resto della Spedizione Rossoblù ( e facendosi poi sbattere fuori dall’arbitro per essersi messo ad abbaiare dopo una sacrosanta ammonizione di uno dei suoi che aveva appena stroncato un attacco di Ndoye in malo modo ), mentre sabato scorso il nostro allenatore, all’ingresso in campo, si era fermato a salutare uno ad uno tutti coloro che erano seduti in panchina, rivolgendo un saluto anche alla tifoseria, e correndo nel tunnel degli spogliatoi al fischio finale proprio per non infliggere una ulteriore umiliazione ai suoi vecchi tifosi, segno che Vincenzo, per fortuna, NON è Jago, e questa mi pare una sottile ( ma non troppo ) differenza. Vabbè, parliamo di calcio giocato e veniamo alla partita di domani, che conta la bellezza di 77 precedenti, ripartiti fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, con 44 vittorie del Torino, 10 del Bologna e 23 pareggi. Il 4 luglio 1926 i granata ottennero la loro vittoria più sonante, rifilandoci un tremendo 6-2: 5 gol di Janni ed uno di Baloncieri, contro quelli dei nostri Tarabusi ed Urik. Per contro, il 19 dicembre 1965 vincemmo 4-2, segnando con Furlanis, Micelli, Nielsen ed Haller, mentre il Toro replicò solo con Orlando e Meroni. Fra i pareggi, spiccano due 3-3: il 7 marzo 1937 i granata andarono in gol con Buscaglia, Galli e un autogol del nostro Allasio, mentre per noi ci furono un gol di Maini, uno di Raffaele Sansone e un autogol di Gasperi; il 16 marzo 1975, invece, tripletta di Paolo Pulici per il Toro, a cui replicammo con una doppietta di Fausto Landini e un gol di Beppe Savoldi. Domani affronteremo, nell’anticipo delle 15.00, una squadra che non ha cominciato benissimo la stagione, alternando grandi prestazioni a figuracce epocali, tanto da scatenare le ire della tifoseria che a più riprese ha intimato al Presidente Urbano Cairo di vendere il club. Noi siamo al settimo posto, loro all’undicesimo. Ci sono tutte le premesse per allungare la serie positiva, proseguendo così nel cammino verso un nuovo sogno europeo; sarà bene però non prendere l’avversario sottogamba, e possibilmente evitare certe dormite collettive tipo quelle che ci sono costate le rimonte del Genoa e dei Culastrisce Bianconeri. Dovrebbe essere della partita anche Orsolini, il che fa ben sperare verso un risultato positivo. Staremo a vedere. Buona partita a tutti.
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