Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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domenica 29 dicembre 2024

IL GRAN FINALE.

Dopo aver trascorso un felicissimo Natale, il Bologna, nel posticipo di domani sera, ha la ghiotta occasione di concludere in maniera trionfale un grandissimo anno solare, ospitando il Verona quartultimo in classifica e giunto ai titoli di coda per quel che riguarda la presidenza del nostro ex vicepresidente Maurizio Setti. Ho sempre definito questa come la partita dei vasi comunicanti, in quanto, in passato, abbiamo visto sotto entrambe le bandiere giocatori, tecnici e dirigenti: da Sergio Clerici a Maurizio Setti, passando per Klaus Bachlechner, il Presidente Pino Brizzi, Tazio Roversi, Giancarlo Cadè, Bruno Pace, Vangelis Moras, Franco Zuculini, Martin Adailton e tantissimi altri ancora, ai quali va ad aggiungersi Vincenzo Italiano, che a Verona vanta un ottimo passato da giocatore. I numeri raccontano di 43 precedenti, ripartiti fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia; 25 le vittorie Rossoblù, 6 quelle dei veneti, 12 i pareggi. Prendendo con beneficio di inventario il 10-1 ottenuto il 27 novembre 1927 in Prima Divisione, ovvero un pianeta calcistico ancora in fase di assestamento, la vittoria più ridondante del Bologna risale al 2 febbraio 1997: un favoloso 6-1, dovuto alla doppietta di Scapolo ed ai gol di Paramatti, Marocchi, Andersson e Shalimov, ai quali rispose il solo Zanini. La nostra sconfitta più grave, invece, porta la data del 6 ottobre 2013, quando perdemmo 4-1 ad opera di Luca Toni, Cacciatore, Iturbe e Jorginho a cui replicammo con un rigore di Alino Diamanti. Quanto ai pareggi, il 3 gennaio 1971 finì 2-2, coi gialloblù in vantaggio grazie a Bergamaschi e Clerici e poi raggiunti da Beppe Savoldi e Giacomino Bulgarelli. Domani sera, dunque, sarebbe una di quelle partite da uno fisso. Siamo ancora sotto le Feste Natalizie, è vero, quindi dovremmo essere tutti più buoni, ma la pretesa di vincere obbligatoriamente non mi pare poi così assurda. Del resto il Bologna di Vincenzo Italiano non ha nulla da invidiare a quello di Jago Culastrisce, anzi, di questo passo rischia seriamente di arrivare, a fine campionato, a prescindere dal piazzamento e dai titoli di merito, con almeno un punto in più nel carniere rispetto alla Banda Ladroni. Vabbè, diamo tempo al tempo e saliamo uno scalino alla volta. Buona partita, buona fine d’anno e miglior principio di quello nuovo a tutti.


Paolo Milito


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