Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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sabato 20 agosto 2022

MAURIZIO SETTI E’ UNA ZOCCOLA ???

Ai posteri l’ardua sentenza !!! Quel che è certo è che, da quando il nostro ex vicepresidente ha rilevato la proprietà del Verona, ci ha giocato spesso degli scherzi di pessimo gusto, e la cosa, tenendo conto di come è maturata la sconcertante sconfitta di domenica scorsa contro la Lazio, non è certamente rincuorante. Vabbè, prima di tutto i numeri: Bologna-Verona conta 40 precedenti, suddivisi fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia. Il bilancio è nettamente tinto di Rossoblù: 23 vittorie, 6 sconfitte e 11 pareggi. Detto di un 10-1 ottenuto in Prima Divisione il 27 novembre 1927, quindi in un mondo calcistico poco attendibile, la nostra vittoria più robusta risale al 2 febbraio 1997: un fragoroso 6-1, dovuto alla doppietta di Scapolo ed ai gol di Paramatti, Marocchi, Andersson e Shalimov, a cui rispose il solo Zanini. La peggior, sconfitta, invece, resta senza dubbio il 4-1 incassato il 6 ottobre 2013: per il Verona segnarono Luca Toni, Cacciatore, Iturbe e Jorginho, per noi un misero rigore trasformato da Diamanti. Quanto ai pareggi, si ricorda il 2-2 maturato il 3 gennaio 1971, col Verona in vantaggio grazie a Bergamaschi e Clerici e grandiosa rimonta ad opera di Beppe Savoldi e Giacomino Bulgarelli. Domani sera, nella partita dei cosiddetti “ vasi comunicanti “, tenuto conto dei continui interscambi intercorsi fra le due Società ( tanto in campo quanto fra le panchine e le scrivanie dirigenziali, fino ai massimi livelli, basti pensare a Pino Brizzi, Presidente su entrambi i fronti ), i nostri baldi eroi saranno chiamati a riscattarsi della sconcertante figuraccia rimediata sulla sponda biancoceleste di Roma. Domenica scorsa, oltre agli immancabili gol mancati di un soffio, ha tenuto banco una strana vocazione all’autolesionismo da parte di entrambe le contendenti, col portiere della Lazio che si è fatto espellere in maniera ridicola e i nostri che, dopo averne inizialmente approfittato, hanno dato vita ad una serie di cappelle che ci hanno portato prima a pareggiare le forze in campo, poi, a furia di rimpalli mal gestiti, a perdere una gara che di fatto avevamo già messo in cassaforte. Per non farci mancare nulla, nelle ore seguenti è emerso il reale motivo che aveva portato Sinisa ad escludere Orsolini dalla partita, e non è stato edificante. Vabbè, guardiamo avanti, il cammino è ancora lungo, il mercato è ancora aperto, e comunque, al netto di erroracci e iatture, disponiamo di una squadra per lo meno decente. Ragion per cui, sono moderatamente fiducioso. Al netto dei tiri mancini di Maurizio Setti. 


Paolo Milito


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