Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

domenica 11 marzo 2018

Piove sul bagnato...

Un'altra sconfitta per il Bologna... È il settimo k.o. interno stagionale... La curva intona: “non vinciamo mai” nel finale, sottolineando l'epilogo dell'ennesimo pomeriggio incolore e anonimo... La squadra è sommersa dai fischi all'uscita, segno che la misura è davvero colma! La sconfitta arriva negli ultimi minuti, dopo che per tutto il match non è stato fatto praticamente nulla, se non un calcio di punizione di Verdi in avvio, e un tentativo di "provo a segnare" di Avenatti...

Il commovente omaggio del Dall'Ara con Lucio Dalla ad Astori è stato commovente e da brividi!!!

Donadoni mescola le carte per l'ennesima volta, e parte con un 3-5-2. Avenatti al debutto da titolare e Destro in panchina. Di Francesco non male, ma le iniziative pericolose restano appannaggio di Verdi, seconda punta, anche se l’unica conclusione davvero insidiosa per Berisha arriva all’11’ da calcio piazzato dal limite. È una partita spigolosa e contornata da tanti errori.
l'Atalanta fatica ad arrivare in porta e crea palle gol soprattutto in contropiede. Gomez al 33’ sciupa clamorosamente: l’argentino resta troppo tempo solo e si trova a pensare al da farsi quando si trova face to face con Mirante: decide per un passaggio in mezzo e spreca l'occasione! Ancora contropiede, ancora Gomez vicino al gol al 40’ con un piazzato dal limite di poco fuori e al 55’ con una conclusione deviata in corner. Non è la miglior gara del Papu, fortunatamente per noi, e l’imprecisione nei momenti decisivi farà sì che il suo posto venga preso da Ilicic.



Avenatti ci prova di testa, ha voglia di combattere, ma anche immobilità e tecnica di base rivedibile: la porta non la vede mai... A Destro sono concessi gli ultimi 15’, nella fase, cioè in cui l’Atalanta ci tiene sotto assedio. I cambi confermano gli assetti difensivi: ecco Krafth per Di Francesco. L’Atalanta vuole vincere per restare in zona Europa, e, se anche Mirante resta ozioso per 82’, la pressione e la determinazione bergamasca si concretizzano con il tiro dal limite di De Roon: un gol che premia la supremazia neraazzurra fattasi sempre più evidente col passare dei minuti. Gli attacchi rossoblu difettano sempre di un qualcosa: l’ultimo passaggio... il tempo estto per concludere... la fantasia e la creatività... la lucidità... E così, si perde... ancora...




Delle interviste del solito Donadoni io non ne posso più: "Abbiamo fatto un buon primo tempo, mentre nel secondo le energie sono venute a mancare e questo inevitabilmente ci ha fatto abbassare in difesa. Ci hanno opposto una fisicità importante e hanno avuto la meglio. Abbiamo concesso troppo, ma i ragazzi ci hanno messo impegno e Mattia ha sempre giocato, ma in settimana, così come si allena lui, si allena anche Avenatti. Visto che finora Felipe ha avuto poco spazio, da qui alla fine dell’anno non deve giocare mai? In settimana ho visto meglio lui e l’ho schierato. Se avessi schierato Destro prima di quando l’ho schierato e, ad esempio, fossimo rimasti in dieci e senza più cambi? Cosa sarebbe successo? Quando si fanno le sostituzioni bisogna valutare più aspetti. Poi è chiaro: adesso lo stadio lo applaude quando entra e tutti lo vogliono perché ha ricominciato a segnare... è sempre così. Sono i tifosi a cambiare idea e siete voi a stabilire gerarchie, io ho sempre la stessa opinione su Destro e non cambia per una partita. Non commento i cori e i fischi della curva"...
Ecco: non commentare proprio...
Un'altra sconfitta... Un altro pezzo di cuore che sanguina... L'ennesima speranza disattesa... Ma tanto, noi, siamo solo tifosi...
Alessandra Sportelli Negrini


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