Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

venerdì 26 settembre 2014

" La " Cittadella

... lo so, i più attenti a questo punto obietteranno che domani il Bologna dovrà affrontare " il " Cittadella, ma gli avvenimenti degli ultimi giorni, in particolar modo quelli delle ultime 24 ore, mi danno la netta sensazione di trovarmi al centro di una telenovela di spessore almeno pari, se non superiore, a quello della fortunata serie televisiva degli Anni '60 tratta dal romanzo di Archibald Cronin. La partita, di fatto, è una novità assoluta, in quanto esiste un solo precedente, un turno di Coppa Italia in gara unica, disputato al Dall'Ara il 19 agosto 2006 e che vide prevalere i Rossoblù con una certa fatica sulla simpatica squadra veneta, fondata nel 1973 e all'epoca militante in Serie C, solo dopo i tempi supplementari. Dal punto di vista strettamente tecnico, arriviamo a questa gara ringalluzziti dall'incoraggiante vittoria ottenuta a Terni contro i padroni di casa, fino a quel momento seconda forza del campionato. Saranno fondamentali due cose: non prendere sottogamba un avversario così poco blasonato, e non farsi condizionare dagli avvenimenti extra-calcistici, soprattutto da quanto successo ieri sera. Già, cosa è DAVVERO successo ieri sera ??? Sul momento, non si sapeva a chi dare retta, in mezzo ad un bombardamento di lanci d'agenzia, palloni gonfiati, nel sette e nell'otto, commenti su Facebook che raccontavano tutto e il contrario di tutto. Per quel che mi riguarda, ho calcolato una media fra tutte le informazioni ricevute dall'etere, dal web e dalle mie personali antenne sparse nel territorio bolognese, e mi sono fatto un'idea degli avvenimenti che ritengo non molto lontana dalla realtà. Dunque, partiamo dal comunicato secco emesso in serata dal Bologna, che annunciava il ritorno di Massimo Zanetti al timone della Società, avendo recuperato il controllo della maggioranza delle quote azionarie. Ma Zanetti non si era defilato? Non aveva problemi di compatibilità fra i danni del calcio e le quotazioni in Borsa? SOPRATTUTTO, se aveva in mente questo colpo di teatro, perchè solo ora e non quando c'era da iscriversi alla Serie B, evitare la penalizzazione e la svendita dei pochi pezzi pregiati rimasti? Andiamo per gradi. Innanzi tutto, Zanetti ha effettuato la ricapitalizzazione accendendo un conto in banca da privato cittadino, ossia senza coinvolgere ne' la Massimo Zanetti Beverage Group ne' il Caffè Segafredo. La decisione dell'intervento è stata repentina, dopo due contatti, nel giro di una settimana, avuti ai margini della cosiddetta Invasione Americana: lunedì scorso il fido Stefano Trombetti si era appartato, al Circolo Bononia, per una ventina di minuti con Joe Tacopina, ripetendo l'operazione con Joey Saputo ai margini della visita al Sindaco Merola. E proprio in questa visita risiede, a quanto ho capito, la causa scatenante di tutto: Saputo, che non possiamo definire propriamente un amico di vecchia data di Zanetti, ma comunque lo conosce bene, avendolo incontrato varie volte in quelle convention internazionali che raccolgono imprenditori e capitani d'industria provenienti da tutto il Pianeta, ha mostrato al Sindaco un progetto che prevede la ristrutturazione dello Stadio Dall'Ara, lasciando intatta, come preziosa reliquia, la Torre di Maratona e rivoluzionando tutto l'ambiente circostante, fino a creare un gigantesco parcheggio sotterraneo ed una struttura interagente con un'altra nuova costruzione realizzata dal Gruppo Eataly. Questo progetto, abbinato alla considerazione che Saputo ha un fatturato annuo di circa sette volte superiore a quello di Segafredo, ha reso il magnate italo-canadese ben più affidabile di Joe Tacopina agli occhi del Sindaco, del Vescovo, dell'Avv. Grassani, dei Soci del Bologna e di tutte le personalità coinvolte a vario titolo nella vicenda. Inoltre, poco prima di lasciare l'ufficio di Merola, Saputo ha voluto essere messo in contatto col Dott. Marchesini, proprietario del Centro di Casteldebole, chiedendogli di fissare un prezzo di vendita per il Centro stesso. A questo punto, mentre il patron di Marco Di Vaio raccoglieva consensi sempre crescenti, Tacopina, pur non avendo ricevuto la firma di consenso da parte di Albano Guaraldi, ha provveduto a versare in banca il famoso milione di cauzione. Da qui è partito un febbrile giro di telefonate, seguito, una volta partito Tacopina alla volta di Roma, da un blitz di Guaraldi e Gianni Morandi per bloccare in albergo Joey Saputo, nel frattempo raggiunto telefonicamente da Zanetti, allo scopo di convincerlo a smarcarsi da Tacopina e rilevare da solo la proprietà del Bologna. Il canadese non ha voluto " tradire " l'amico, promettendo però ai due presidenti di tenere in considerazione una propria eventuale partecipazione alla futura gestione del club. Zanetti ha quindi deciso di non porre altro tempo in mezzo, convocando Guaraldi e Morandi a Treviso e procedendo rapidamente alla ricapitalizzazione, che lo ha riportato ad essere, dopo più di tre anni, l'azionista di maggioranza. Da notare l'accuratezza delle decisioni prese nel contesto globale: Guaraldi resta presidente, in quanto il suo contratto da leader stipendiato scade il prossimo 30 giugno ( ma dopo una tagliente dichiarazione televisiva rilasciata da Gianfranco Civolani, che lo ha definito " maggiordomo di Zanetti ", il Palazzinaro Barbuto si è detto disponibile a farsi da parte ); l'ipotesi di comprare Casteldebole è stata giudicata " molto interessante " dal re del caffè ( con tanti saluti ai progetti d'allegria guaraldiani legati a Granarolo ); il bastone del comando passa di fatto nelle mani del fido Luca Baraldi, personaggio detestato cordialmente dal presidente uscente, nominato Amministratore Delegato e non, come ci si sarebbe logicamente aspettati, Direttore Generale. Per quel ruolo va bene Filippo Fusco, a cui Zanetti ha riconosciuto, fra le righe, il merito di aver saputo navigare alla grande in mezzo al mare in tempesta. Un po' di perplessità, invece, viene suscitata dai nomi entrati in ballo per la guida tecnica: per il ruolo di Direttore Sportivo gira con insistenza il nome di Fabrizio Salvatori; se davvero vuole coinvolgere Saputo nella nuova avventura, però, Zanetti dovrà tenere ben presente l'amicizia che lega il magnate italo-canadese a Pantaleo Corvino, grazie al quale negli ultimi anni ha potuto portare a giocare a Toronto campioni italiani di un certo spessore ( senza far nomi, Corradi e Di Vaio, così per gradire ), e a cui vorrà certamente garantire un posto al sole. Altro tasto delicato è quello dell'allenatore: a quanto se ne sa, Baraldi non è entusiasta di Diego Lopez; bisognerà vedere se, nel caso voglia cambiare guida tecnica, il nuovo AD riuscirà a convincere a scendere di categoria uno dei tanti amici prestigiosi che compongono il suo pacchetto di scelta, gente chiamata Arrigo Sacchi, Dino Zoff, Roberto Mancini, per andare fino a personaggi di consistenza un po' minore ma comunque poco avvezzi alla B, come Delio Rossi o ( più avvicinabile ) Serse Cosmi. Intanto, Baraldi si è già fatto vedere a Casteldebole, rilasciando anche delle dichiarazioni alla stampa in cui ha tracciato le linee che intende seguire per rilanciare la squadra. Guaraldi, dal canto suo, ha confermato l'incontro con Joey Saputo e ribadito la disponibilità a farsi da parte prima della scadenza del suo " contratto " , qualora gli venisse richiesto. E Joe Tacopina ??? L'avvocato italo-americano ha appreso della novità al momento in cui il suo aereo è atterrato a New York, ed ha usato, per commentare l'accaduto, le stesse parole che uso io per chiudere questo articolo: " Non credo che la faccenda finisca qui ".


Paolo Milito

Nessun commento:

Posta un commento