Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

lunedì 22 settembre 2014

Andiamo a Terni

Rieccoci in Umbria, per la seconda volta nel giro di tre settimane. Stavolta affrontiamo la Ternana, seconda in classifica ed espressione della seconda città della mia regione. La squadra rossoverde, però, nel 1972, fu la prima a toccare la Serie A, precedendo di tre anni il Perugia. In quel periodo i ternani disputarono due stagioni nel massimo campionato nel giro di tre anni; complessivamente, in novant'anni di storia, annoverano ventisei campionati in Serie B, mentre gli anni restanti sono equamente distribuiti nelle serie inferiori, passando anche attraverso due fallimenti. Il giocatore simbolo è un personaggio che ha lasciato buoni ricordi anche sotto le Due Torri, Salvatore Garritano; lo stadio è intitolato al campione motociclistico Libero Liberati. Quest'ultimo particolare, nei giorni scorsi, ha spinto parecchi amici Tifosi Rossoblù a prendere questa trasferta come un segno del destino: se le cose, in certi palazzi bolognesi, andranno come si spera, potremo dire di esserci ... LIBERATI ( HEHEHE !!! ) da qualche personaggio scomodo, di uno, soprattutto !!! Torniamo seri, per favore. I precedenti, complessivamente, sono solo cinque, due in Serie A, due in B ed uno in Coppa Italia. Un solo pareggio, tre vittorie Rossoblù ed una clamorosa affermazione dei padroni di casa per 2-0 il 29 ottobre 1972, alla quarta giornata di un campionato in cui comunque occuparono l'ultimo posto dall'inizio alla fine. In teoria, quindi, la tradizione ci è favorevole; in realtà la Ternana non occupa il secondo posto in classifica per puro caso, ma sta raccogliendo i frutti di un paziente lavoro di ricostruzione impostato dai dirigenti locali dopo l'ultimo fallimento avvenuto poco meno di dieci anni fa. Il Bologna, lo sappiamo, naviga a vista. Il DT Filippo Fusco ha dovuto fare i salti mortali per mettere in pista una squadra decente; l'allenatore Lopez sembra decisamente spaesato in mezzo al trambusto in cui si è venuto a trovare. Sta di fatto che, dopo le ultime sconcertanti prestazioni dei nostri portacolori, non si sa più cosa pensare. La vittoria di Pescara aveva fatto rinascere qualche tenue speranza, subito stroncata dal disastro prodotto in casa contro il Crotone. C'è da rifondare, e parecchio, ma non si sa da che parte cominciare. E' vero che l'Era Guaraldi sembra avere ormai i giorni contati: da una parte Joe Tacopina, tornato oggi a Bologna, sta esercitando sul Palazzinaro Barbuto un pressing asfissiante ( sembra che, durante la riunione-fiume di lunedì scorso l'Amerikano abbia preso per il bavero il presidente uscente, minacciandolo di scatenargli contro l'intera città nel caso non si decidesse a passare la mano ); dall'altra sembra che uno dei soci di Guaraldi, uno dei più insospettabili in quanto dotato di una proverbiale calma olimpica, al termine di quella riunione sia sbottato invitandolo brutalmente ad accelerare i tempi della vendita, essendo ormai giunta l'intera Società ai limiti estremi di sopportazione. Nel mezzo, le Associazioni dei Professionisti, dei Commercianti e degli Artigiani Rossoblù, che negli ultimi tempi erano sembrate latitanti, hanno emesso un comunicato congiunto col quale si sono allineate alla linea di condotta tenuta da Futuro Rossoblù, invitando a loro volta perentoriamente Guaraldi a togliere il disturbo. Guaraldi che, stranamente, si è affrettato a pagare addirittura in anticipo gli stipendi di ottobre ( ma dove avrà trovato i soldi ??? ) ed ha chiesto platealmente l'appoggio di Massimo Zanetti per un eventuale ricapitalizzazione in extremis, nel caso in cui Tacopina ed i suoi amici facciano retromarcia. L'avvocato americano, però, non sembra intenzionato a fare il bis del 2008. Già. Ma una volta che la nuova proprietà a stelle e strisce si sarà insediata, come faremo ad arrivare a gennaio senza riportare danni irreparabili ? Si parla di Pantaleo Corvino come nuovo Direttore Generale, ma i giocatori al momento sono quelli che sappiamo. In teoria, si potrebbe mettere in atto in maniera esponenziale uno scherzetto praticato lo scorso anno dall'ex presidente del Cagliari Cellino, il quale, appreso che un portiere spagnolo era in rotta di collisione con la propria squadra, lo fece svincolare e lo ingaggiò a novembre, salvo poi licenziarlo in tronco dopo due sole partite a causa di un rendimento disastroso. In pratica, si dovrebbe moltiplicare lo scherzetto almeno per quindici, cosa decisamente improbabile da realizzare. Fra gli italiani svincolati, a parte Iaquinta ( che sembra intenzionato a smettere ) e Portanova, non è che ci siano dei fenomeni. L'unica possibilità concreta di migliorare qualcosa è legata al cambio dell'allenatore: la nuova proprietà potrebbe certamente permettersi di sondare il terreno presso nomi di medio- alto livello tra quelli attualmente disoccupati, tipo Delio Rossi o Serse Cosmi, per tacere di una clamorosa voce dell'ultima ora che vorrebbe Joey Saputo, presidente dell'attuale squadra in cui gioca Marco Di Vaio e possibile socio di Tacopina, in parola nientemeno che con Roberto Mancini !!! Io, come la stragrande maggioranza degli amici Rossoblù, sono rimasto non scottato, ma bensì ustionato da certe esperienze precedenti, per cui preferisco non correre troppo con la fantasia. Facciamo un passo alla volta. Auguriamoci che Joe Tacopina, anzichè fare il bis del 2008, ripeta quanto fatto a Roma, mandando via una dirigenza inconcludente e mettendo finalmente in pista una squadra degna di indossare le nostre gloriose maglie. Per il resto, si vedrà.


Paolo Milito

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