Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 2 ottobre 2021

QUEI GIORNALI IMPAGINATI A CAZZO ...

Ebbene sì, prendo spunto dalla famigerata frase estrapolata da un’intervista a Walter Sabatini per sottolineare l’infelice atteggiamento di certa stampa “ specializzata “: questi geniali galantuomini, non contenti di aver toppato di brutto nel momento in cui emerse la malattia di Sinisa Mihajlovic, strombazzando ai quattro venti un’imminente sostituzione mai avvenuta, ci sono ricascati all’indomani dell’allucinante pomeriggio empolese, dimenticando, o facendo finta di non accorgersi, che sarebbe bastato poco, ovvero Bonifazi che non fa quella cappella macroscopica in apertura di partita, Arnautovic che non si vede respingere il rigore dal palo interno e, nel secondo tempo, un missile a tre stadi di Barrow che entra in porta anziché fare palo-traversa-palo e sfumare, per scrivere un’altra storia. La cosa più tragicomica è stata il dover assistere, in edicola, alle giravolte di un famoso quotidiano locale, costretto, dopo tre giorni di “ Ranieri in arrivo “, a dover raccontare della cena a sorpresa organizzata dal Presidente Saputo per rafforzare la posizione del tecnico serbo, del quale il magnate canadese ha ancora grandissima considerazione. Vabbè, ognuno si diverte come meglio crede. Peccato che Sabatini ci abbia salutato, prendendosi anche responsabilità non sue. Per nostra fortuna, Sinisa va avanti per la sua strada, e, per ricominciare a scalare le montagne, si ritrova di fronte al grande amore della sua carriera da calciatore. Intendiamoci: conosciamo BENISSIMO il valore di Claudio Ranieri; l’impresa messa a segno in Inghilterra dal tecnico romano, portando allo scudetto una cosiddetta squadra di cartone appena raccolta dalla zona-retrocessione resta scolpita nel granito, ma Sinisa non è da meno. Sarebbe quindi più opportuno lasciarlo lavorare in santa pace, e chi da tempo immemore sta aspettando la sua fuga da Bologna dovrà rassegnarsi, come minimo, al fatto che Joey Saputo non intende certo pagare il serbo per stare a casa nei due anni residui di contratto. Ciliegina sulla torta, la disavventura di Soumaoro, prima additato al pubblico ludibrio perché positivo al Covid, poi riammesso in campo in tutta fretta come falso positivo. Insomma: settimana nera per la stampa locale, e chiudiamola qui. Veniamo alla partita di domani, una classicissima del calcio italiano, che a Bologna vanta ben 77 precedenti, spalmati fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, con 42 vittorie Rossoblù, 16 della Lazio e 19 pareggi. La nostra vittoria più larga è il 7-2 ottenuto il 17 giugno 1951: tripletta di Filiput, doppietta di Cesarino Cervellati, gol di Gino Cappello e autogol in nostro favore di Antoniazzi contro una doppietta del laziale Hofling. Il 25 maggio 1952, invece, fu la Lazio a furoreggiare con un sonoro 4-2 dovuto alla tripletta di Sukru e al gol di Antoniotti a cui replicammo con Gritti e Cappello. Per quel che concerne i pareggi, da notare che per cinque volte è uscito il 2-2 finale. Domani, reduci dal pacco di figuracce che ben sappiamo, avremo di fronte una squadra lanciatissima, specie dopo i trionfi internazionali. Però avremo il vantaggio di non dover affrontare Ciro Immobile. E abbiamo recuperato Soumaoro. E c'è la diretta SKY, più affidabile di quella DAZN. Insomma, con qualche disattenzione in meno e un po’ di impegno in più, possiamo ancora realizzare qualcosa di buono. Vai, Sinisa, siamo tutti con te !!! 


Paolo Milito


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