Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

domenica 16 maggio 2021

NOTTURNO VERONESE.

La penultima di campionato ci impone una gita fuori orario nella tana del nostro ex vicepresidente Maurizio Setti, contro un avversario già salvo come noi. I numeri raccontano di 35 precedenti, suddivisi fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, con 12 vittorie dei gialloblù, 9 dei nostri e 14 pareggi. La vittoria più pesante degli scaligeri risale al 19 ottobre 1913, in Prima Divisione: finì 8-2, con quattro gol di Forlivesi, due di Corsi, uno di Liniger e uno di Vigevani, a cui replicammo solo con Della Valle II e Badini I. Sempre in Prima Divisione, il 6 gennaio 1929 toccò al Bologna travolgere gli avversari con quattro gol di Angiolino Schiavio, uno di Baldi e uno di Busini III, a cui rispose il solo Porta per il gol della bandiera. Quanto ai pareggi, notevole il 3-3 uscito il 3 ottobre 1976: per noi doppietta di Clerici e gol di Grop, per loro doppietta di Gianfranco Zigoni e gol di Adelio Moro. La volta precedente, Sinisa Mihajlovic irruppe nello stadio veronese quasi a sorpresa, evadendo letteralmente dalla chemioterapia. Stavolta la situazione è decisamente più tranquilla. Sfumato l’obiettivo di migliorare il record dei punti di Saputo, resta da conquistare una decima posizione che garantirebbe una miglior posizione contrattuale in sede di diritti televisivi. Sarà anche l’occasione per valutare ancora una volta la consistenza del portierino Ravaglia, in modo da orientare le operazioni di mercato: in quel reparto non dovremmo comunque avere problemi, perché se è vero che Angelo Da Costa probabilmente passerà nei quadri tecnici, è altresì vero che possiamo sempre richiamare a casa Mamadou Sarr, mandato in prestito proprio perché non si arrugginisse troppo. In sala stampa, Sinisa è sembrato un po’ insofferente: di certo si è stufato delle volte che viene continuamente dato in partenza nonostante le smentite; la battutaccia riservata alla Juve ( “ se vogliono giocare quando gli pare gliela diamo vinta a tavolino “ ) non sembra certamente preludere ad un clamoroso avvicinamento del serbo alla sponda bianconera di Torino. Staremo a vedere.


Paolo Milito


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