Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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venerdì 15 gennaio 2021

NON ABBIAMO BISOGNO DI BATMAN.

C’era una volta …

Purtroppo, però, in questi giorni Batman è andato a dar manforte ai tafferugli scoppiati al Campidoglio, negli Stati Uniti. Ecco quindi che qualcuno si è preso la briga di ovviare alla sua assenza, in questo modo:

Per carità, torniamo seri, e ricordiamoci di come ce la passavamo ai tempi di Albanone Panzone !!! Per completezza d’informazione, sappiate che, come Associazione Futuro Rossoblù, ci siamo permessi di contattare il Presidente Saputo pregandolo di provvedere, a stretto giro di mercato, all’acquisto di un buon attaccante; ci ha risposto indirettamente, parlando ai microfoni di SKY, Walter Sabatini, dicendo che non c’è bisogno di comprare un attaccante e che possiamo risolvere i nostri problemi ricorrendo alle risorse interne. Per non farci mancare nulla, nelle ultime ore il brasiliano Alexandre Pato, ex Milan, si è offerto ai nostri dirigenti dicendosi in preda alla nostalgia dell’Italia ( eh, già, la famigerata saudade … ). Tornando a Sabatini, il nostro DG avrebbe fatto meglio a precisare di aver ricevuto mandato a non sperperare denaro. Del resto non me la sento di biasimare per questo il magnate canadese, rimasto ustionato dall’aver trovato in essere i contratti-capestro di Acquafresca e Rolando Bianchi, e in seguito dall’aver dovuto pagare dei bei soldoni a tal Mattia Destro, capace di funzionare a corrente alternata sotto le Due Torri, salvo poi mettersi a fare il fenomeno in quel di Genova Rossoblù, con l’aggiunta della cosiddetta vendetta dell’ex nella ( per noi ) disastrosa trasferta di sabato scorso. Insomma, mai come ora si sente la mancanza di un certo Filippo Fusco e della sua capacità di far nozze coi fichi secchi. E a proposito di Fusco, riciclatosi con successo in quel di Verona, il calendario ci impone, nell’anticipo di domani, di ricevere i gialloblù, ai quali siamo concatenati da una lunga serie di incroci storici. Basti pensare che l’attuale presidente del Verona è Maurizio Setti, e che in passato hanno ballato in entrambe le piazze soggetti come Klaus Bachlechner, Sergio Clerici, Martin Adailton, Tazio Roversi, Bruno Pace, Vangelis Moras, Alberto Gilardino, Daniele Cacìa, Franco Zuculini, l’allenatore Giancarlo Cadè e il Presidente Pino Brizzi, fino al più recente Fabio Borini, attualmente parcheggiato in Turchia, che un anno fa, appena ingaggiato dal Verona, ci rifilò un’altra vendetta dell’ex. I numeri raccontano di 38 precedenti, suddivisi fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, con un bilancio ampiamente favorevole ai nostri colori: 21 vittorie contro 6 sconfitte e 11 pareggi. Sorvolando sul 10-1 ottenuto il 27 novembre 1927 in Prima Divisione, la nostra vittoria più sonante è il 6-1 del 2 febbraio 1997, doppietta di Scapolo e gol di Paramatti, Marocchi, Andersson e Shalimov, contro il punticino del veronese Zanini. Il 6 ottobre 2013, invece, Luca Toni, sdegnosamente respinto in sede di mercato in quanto ritenuto troppo vecchio, trascinò i gialloblù verso un trionfale 4-1; oltre al Campione del Mondo segnarono per il Verona Cacciatore, Iturbe e Jorginho, con l’intermezzo di un rigore di Alino Diamanti. Quanto ai pareggi, si ricorda il 2-2 del 3 gennaio 1971, vantaggio iniziale di Bergamaschi e Clerici a cui replicammo in rimonta con Beppe Savoldi e Giacomino Bulgarelli. Domani avremo di fronte un avversario messo decisamente meglio in classifica, ma comunque alla nostra portata. In settimana, qualcuno ha addirittura dato per fatto l’esonero di Sinisa Mihajlovic, non si sa bene su quali basi, dimenticando che al momento, è vero, non siamo in Champions League, ma comunque abbiamo cinque punti in più rispetto alla terz’ultima; certo, contro squadre scalcinate come il Genoa sarebbe più appropriato vincere, anziché lasciar godere un quarto d’ora di felicità a Ballardini e Destro ( che ha esultato senza ritegno ), ma non siamo ancora alla fase di disperazione acuta, come era, senza andare troppo indietro con la memoria, più o meno due anni fa a quest’ora, in prossimità dell’avvicendamento fra Superpippo Del Cappero e Sinisa. Lo ripeto per l’ennesima volta: un buon attaccante e una maggior concentrazione da parte dei nostri baldi giovanotti possono fare la differenza. Dimenticavo: torna Skorupski. Speriamo sia un buon segnale. Buona partita a tutti.


Paolo Milito


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