Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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sabato 7 aprile 2018

CALCOLI PITAGORICI.


Il Bologna scende in Calabria ad affrontare il Crotone forte di una più solida posizione in classifica, il che non vuol dire che abbia vinto prima ancora di giocare: abbiamo undici punti in più, ma dopo l’arrivo in panchina di Walter Zenga i rossoblù pitagorici hanno cambiato passo, togliendosi di dosso l’immagine di vittima sacrificale e dando vita, in qualche caso, a clamorose sorprese. Il confronto ha radici recenti, e conta quattro precedenti, di cui solo uno in Serie A, con due vittorie del Bologna, una del Crotone e un pareggio. Delle due nostre vittorie, la più vistosa è quella ottenuta il 7 febbraio 2015, 2-0, doppietta di Karim Laribi; presto detto il pareggio: 0-0, 20 gennaio 2007; l’11 febbraio 2006, invece, perdemmo 3-0, a causa di due rigori trasformati da Jeda a cui si aggiunse un gol del giovanissimo Graziano Pellè. Dopo aver celebrato adeguatamente il felice debutto del portiere Santurro, sia pur macchiato da qualche lieve incertezza, arriviamo a questa partita al termine di una settimana strana, agitata dalle polemiche per i fischi rimediati da Donadoni dopo aver sostituito Verdi contro la Roma, proseguita col rincorrersi di vari possibili nuovi nomi per la panchina ( però, sinceramente, un conto è sentir vagheggiare l’arrivo di Sarri, Mancini o Mourinho, ma se devo veder seduto sulla nostra panchina Ventura preferisco Donadoni tutta la vita, con buona pace di chi lo contesta ad ogni passo sospinto ), e conclusasi, almeno per ora, con la strana colluttazione che ha visto protagonista Dzemaili ( autore del gol con cui abbiamo vinto a Crotone nel campionato scorso ) all’uscita dall’allenamento. Come finirà? In casi del genere, la fortuna aiuta quasi sempre chi ha vere necessità di classifica. Quali stimoli possono spingere i nostri baldi giovani a battersi per ottenere un risultato positivo? Semplice: innanzi tutto la possibilità di ottenere benefici economici da un miglior piazzamento in classifica, a prescindere dalla possibilità di disputare le coppe europee nella stagione successiva; in più, chi non è del tutto sicuro di proseguire la propria carriera con la nostra maglia ha tutto l’interesse a mettersi in mostra per guadagnare più estimatori. Particolare la situazione di Mattia Destro: una clausola stabilita al momento del suo ingaggio, prevede il pagamento di cinque milioni in più nel caso raggiungesse un certo numero di gol segnati. A questo punto gliene mancano cinque. Facile la deduzione: vista la mala parata, conviene tenerlo fermo e mandarlo via a fine stagione. Però c’è un però: non giocando il giovanotto, la sua quotazione di mercato scende. Un dilemma non da poco. A scanso di equivoci, va precisato che domani l’attaccante marchigiano non sarà nemmeno in panchina per infortunio. Vabbè, affrontiamo questo viaggio in Calabria, sperando di trarre maggior vantaggio dalle prodezze di Verdi, a differenza di quanto successo nella gara di andata.

Paolo Milito


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