Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

venerdì 21 novembre 2014

Andiamo a La Spezia

Prima di parlare della partita di domani, mi permetto di osservare il ripetersi di eventi ostili al Bologna nel corso del tempo. Mi spiego meglio: nell'estate del 1970 arriva da Terni il giovane Francesco Liguori, che in breve tempo conquista la fiducia di mister Edmondo Fabbri e diventa un punto di forza di una squadra destinata ai piani alti della classifica. La bella favola, tuttavia, si interromperà il 10 gennaio 1971, quando Romeo Benetti, centrocampista fin troppo roccioso del Milan, con un'entrata da codice penale spezzerà un ginocchio e la carriera del nostro nuovo beniamino. In quell'occasione, fu rimarcato in modo universale, Benetti non fu neppure ammonito: l'arbitro si limitò ad un richiamo verbale. Ebbene, ho riscontrato molte analogie tra questa storia e l'infortunio rimediato sabato scorso da Marcel Buchel: giovane, di belle speranze, entrato subito a pieno ritmo nella formazione titolare e nei cuori dei Tifosi Rossoblù, l'austriaco è stato messo fuori combattimento da un intervento non proprio ortodosso del bresciano Olivera, neppure ammonito nell'occasione, e starà fuori almeno fino a gennaio. Corsi e ricorsi, molto difficili da digerire !!! E veniamo al match di La Spezia. Si contano quattro precedenti, due in Serie B e due in C, con due vittorie per parte, equamente distribuite nelle due categorie. Il nostro miglior risultato risale al 30 dicembre 1994, in Serie C, quando vincemmo per 3-1 grazie a una doppietta di Luca Cecconi e ad un gol di Marco De Marchi. Arriviamo a questa gara reduci da un tris disastroso, con un solo punto rimediato nelle ultime tre giornate. I nostri avversari, che dopo aver disputato i play-off lo scorso anno puntano decisamente più in alto, ci precedono in classifica di due punti. Diego Lopez, imperturbabile come sempre, ha convocato Perez, ma non si capisce bene il perchè, visto che sembra orientato a tentare la carta Bessa dall'inizio, senza dare ancora il sospirato turno di riposo a Matuzalem. Curiosa la sua reazione alle voci che vorrebbero Gilardino in procinto di tornare sotto le Due Torri: " Se diamo retta alle chiacchiere, a gennaio mi comprano pure Messi ". In realtà ci sono elementi che favoriscono ed altri che ostacolano l'operazione: Gila e la sua famiglia non si sono ambientati in Cina, e tornerebbero volentieri innanzitutto in Italia, ed in particolar modo a Bologna; però noi siamo in B, e all'orizzonte ci sono anche Inter e Torino. Altra nota dolente, l'ingaggio: cinque milioni all'anno. Ci sono però altri due elementi a nostro favore: la mediazione di Pantaleo Corvino, che portò Gilardino a Firenze, e la garanzia di giocare titolare, che le altre pretendenti non gli danno. Quanto a Corvino, ha rifiutato cortesemente le avances del Bari, confermando di essere prossimo a sbarcare a Bologna. In settimana è saltato fuori il vero motivo per cui gli Americani non hanno subito stravolto i quadri tecnici: Guaraldi & C. avevano preteso un impegno scritto a non sostituire allenatore e DS prima del 15 dicembre, data in cui scade il termine per un eventuale ritorno al comando della vecchia dirigenza. E' comunque confermato che il nuovo DS sarà Corvino; Tacopina ed i suoi avrebbero intenzione di confermare Filippo Fusco come Team Manager, visto il suo affiatamento con lo spogliatoio, ma non si sa se l'avvocato napoletano gradisca questa soluzione. Sul fronte societario, il polverone sollevato da Guaraldi nei confronti di Tacopina si è rivelato un autogol: è stato il Palazzinaro Barbuto a rifiutare di intrattenere rapporti con il Credito Bancario Mediterraneo, una banca pugliese che non è piovuta dal cielo sulla strada del Bologna ma è stata suggerita a Super Joe dal nuovo AD Claudio Fenucci, che vi si era appoggiato frequentemente ai tempi in cui governava il Lecce. Poco male, è stata scelta un'altra banca e nel giro di pochi giorni tutto sarà sistemato. Tacopina non lascia nulla al caso: ha rimediato un altro trionfo personale alla presentazione del libro su Amedeo Biavati, di cui ha redatto la prefazione; ha tenuto a precisare che Fenucci sarà il CEO, ovvero un termine americano che definisce un AD più potente del padrone stesso di un'azienda; infine ha fatto sapere che alcuni soci " forti ", come Hyeon Kang e Shilan Patel ( ricchi come e forse più di Joey Saputo ) non sono entrati nel CDA del Bologna ma nei quadri della controllante BFC 1909 USA ( l'equivalente americano di Bologna 2010 ), ad ulteriore garanzia della solidità finanziaria della nuova Società. Che dire: la squadra non ha motivi di distrazione, per cui possiamo andare fiduciosi a La Spezia; sperando che stavolta Lopez non sbagli i cambi nel finale ...


Paolo Milito



1 commento:

  1. Chissà cosa avrà pensato "Mundì" di quel fallo.... a sui nipote Giamba non ne ha mai parlato.... Benetti, Oliver e Chiellini hanno studiato sullo stesso libro.... Gila Sì. .. Gila no.... Soldi sí. .. Guaraldi no.... Lasciamoli lavorare: Tacopina mi sembra tutto fuorché un incompetente.... ne ammutolirà non pochi!!! Forza Bologna! !!!

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