Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 7 giugno 2014

Un malinconico anniversario

Oggi è il 7 giugno. Cinquant'anni fa, a quest'ora, il Bologna conquistava il suo settimo scudetto allo Stadio Olimpico di Roma, battendo l'Inter e tutto il carrozzone di gufi, cornacchie ed altri personaggi inqualificabili che avevano tentato in tutti i modi di impedire quel trionfo. Sappiamo bene che il continuo susseguirsi di emozioni fu fatale al Presidentissimo Renato Dall'Ara, fulminato da un infarto tre giorni prima dello spareggio romano. Già, Dall'Ara. Un nome che resterà scolpito in eterno nei cuori dei Tifosi Rossoblù, capace di far vincere al Bologna quattro scudetti nel giro di sei anni e di riportarlo ai " piani alti " dopo i disastri della Seconda Guerra Mondiale. Cinquant'anni dopo, siamo alle prese con un altro tipo di presidente, il quale rischia anche lui di restare scolpito in eterno nella nostra memoria, ma per ragioni diametralmente opposte. Non contento dei disastri combinati fin qui, Albano Guaraldi sta facendo di tutto per mettere l'ambiente a soqquadro. Aveva preannunciato le proprie dimissioni per il CDA di mercoledì scorso; invece si è presentato annunciando di aver ottenuto da un fondo inglese i soldi necessari a far fronte alle incombenze immediate, e quindi di poter andare avanti affrancandosi dall'aiuto di Massimo Zanetti o di qualunque altro imprenditore attualmente esterno alla Società. Dunque, emergenza risolta, si va avanti con Guaraldi e si tenta di programmare la risalita, tanto più che Zanetti, persa la pazienza, ha emesso un comunicato in cui si chiama fuori da qualsiasi operazione legata al Bologna. O almeno così pare. Eh, sì, perchè mai come in questo caso l'apparenza inganna. Ma andiamo per gradi. Mercoledì sera, dopo il comunicato di Zanetti, si è riunito in tutta fretta il Direttivo di Futuro Rossoblù; al termine della riunione è stato emesso un comunicato in cui l'Associazione esprime forti perplessità sulle garanzie offerte verbalmente da Guaraldi, ed invita il Sindaco Merola a proseguire nei suoi sondaggi presso gli imprenditori più facoltosi di Bologna, allo scopo di individuare un soggetto affidabile e in grado di rendere stabile la Società. Giovedì è la volta del coordinamento della Curva Rossoblù, che dopo una furibonda assemblea prende decisamente le distanze dal comportamento di Guaraldi, stigmatizzando l'allontanamento di Zanetti e di fatto censurando il comportamento degli stessi tifosi rei di aver partecipato alla famosa riunione della settimana precedente. Infine, ieri, due notizie trapelate da persone vicine all'Avv. Fusco: sarebbe pronto un contratto triennale per far entrare in Società, con un ruolo dirigenziale, il giornalista Emanuele Righi, accusato da Alessandro Diamanti di essere l'eminenza grigia delle malefatte guaraldiane; inoltre, lo stesso Fusco ha fatto sapere che, a monte di tante promesse, nelle casse del Bologna non si è visto arrivare ancora un centesimo, ragion per cui tutta questa sicurezza di saldare i debiti ed iscriversi alla Serie B ancora non c'è. Addirittura, Guaraldi starebbe cercando di convincere i suoi soci a ridurre ulteriormente l'ammontare del Capitale Sociale, in modo da non dover mettere mani al portafogli il 12 giugno per la ricapitalizzazione. Quest'ultima notizia ha provocato un'ulteriore uscita del presidente di Futuro Rossoblù, il quale ha annunciato che, in caso di ulteriore riduzione del capitale, è pronto con gli altri tre presidenti delle Associazioni a prendere tutte le iniziative necessarie a tutelare la rappresentanza patrimoniale degli oltre quattromila associati. Insomma, ce n'è a sufficienza per strapparsi i capelli !!! A parziale consolazione, in mezzo a tanta bufera uno spiraglio di sole: alcuni personaggi dell'entourage di Massimo Zanetti, nelle ultime ore, hanno invitato tutti a leggere meglio il comunicato di mercoledì, dando l'indicazione di riscontrare fra le righe non l'abbandono del campo ma bensì l'invito perentorio verso Guaraldi a mantenere sul serio gli impegni presi, facendo intendere che a questo punto il re del caffè è pronto a tornare in pista solo dopo il definitivo naufragio del presidente barbuto. Inoltre Virginio Merola, nel suo giro di incontri, ha ricevuto diversi rifiuti categorici, ma ha anche ottenuto una mezza promessa di impegno da parte di Maurizio Mian, portavoce umano del cane Gunther, e soprattutto avrebbe convinto ad entrare pesantemente in campo un facoltoso industriale bolognese che preferisce restare, almeno fino al 12, nell'anonimato. E andiamo avanti così, rivedendo le belle immagini di cinquant'anni fa, augurandoci che un giorno, in un futuro che temo ancora troppo lontano, si possa tornare a festeggiare qualcosa di simile.


Paolo Milito

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