Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 15 ottobre 2022

CALCI NEL CULO

Sono quelli che Gary Medel, in questi giorni, rifila a chiunque gli capiti a tiro sui campi di Casteldebole. A conferma che tira una brutta aria. Se vogliamo rispettare il protocollo, diamo un’occhiata ai numeri: Napoli-Bologna conta ben 74 precedenti, ripartiti fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia; 38 le vittorie dei campani, 13 quelle Rossoblù, 23 i pareggi. La vittoria più robusta del Napoli è il 6-0 ottenuto il 19 aprile 2016: tripletta di Mertens, doppietta di Gabbiadini e gol di Lopez. Il 15 gennaio 1939, invece, fummo noi a vincere 6-1, grazie a una doppietta di Puricelli ed ai gol di Biavati, Raffaele Sansone, Reguzzoni e Andreolo, a cui replicò il solo Nereo Rocco. Fra i pareggi, spicca il 4-4 uscito il 10 novembre 1940: per gli azzurri tre gol di Rosellini e uno di Barrera, per i nostri doppietta di Reguzzoni e gol di Puricelli e Andreoli. La Storia ci insegna, comunque, che la partita di domani è tradizionalmente ricca di gol ed emozioni, basti pensare alla doppia sfida a distanza ravvicinata, prima in campionato e poi in Coppitalia, che portò sugli scudi Panagiotis Kone, oppure alla goleada rifilata nel 2000 ( 5-1 ) dalla Banda-Signori a un Napoli in piena crisi, destinato a precipitare nelle serie inferiori. Tutt’altra cosa rispetto alla corazzata che, ai giorni nostri, Luciano Spalletti sta pilotando in una clamorosa marcia trionfale, in Italia e in Europa. Insomma, le premesse per un disastro ci sono tutte: sabato scorso, contro la Samp, ci siamo fatti rimontare in casa, pareggiando una partita che il Bologna di Sinisa probabilmente avrebbe vinto ad occhi chiusi. Arnautovic non sarà della partita, afflitto ufficialmente da mal di schiena e, probabilmente, da un fortissimo malumore. Come Gary Medel, che a differenza dell’austriaco non marca visita e scalcia in malo modo chiunque osi contrastarlo in allenamento. Insomma: Thiago Motta è stato presentato come un investimento in prospettiva futura, ma se continua a farsi sfuggire di mano la situazione rischia di diventare un’irrimediabile zavorra nel presente. E il Popolo Rossoblù, come testimoniano i fischi che hanno salutato l’uscita dei giocatori dal campo sabato sera, comincia a perdere la pazienza. Lo stesso Sartori, che altrove si era fatto un nome a suon di risultati prestigiosi, sotto le Due Torri, finora, si è distinto solo per essersi spaventato alla vista della faccia di Sinisa appena uscito dall’ospedale e averne pilotato l’allontanamento, temendo che fosse prossimo alla dipartita. Non ci siamo proprio. Bisogna guardare avanti ??? Fermo restando che l’esonero del serbo è stato troppo precipitoso, si fa sempre in tempo a richiamarlo, oppure a dare maggior fiducia a Vigiani, pensando a quel che sta succedendo a Monza in una situazione analoga. Ogni pianista ha il suo tocco ??? Va bene, però Thiago ci sta mettendo troppo tempo a prendere le misure al pianoforte Rossoblù. Non oso sbilanciarmi in previsioni, anche perché temo una disfatta epocale, viste le premesse, ma è chiaro che la Società dovrà decidersi ad agire in maniera più appropriata, anziché aspettare perennemente la manna dal cielo. Altrimenti resteranno solo i calci nel culo. 


Paolo Milito


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