Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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venerdì 15 aprile 2022

DURI DI CONIO vs DURI DI COMPRENDONIO

Prima di cominciare, vorrei rivolgere un pensiero a quei poveri sventurati della band di Zara & C., che trascorreranno una triste Pasqua, addolorati e affranti dal verdetto emesso dal CONI a proposito del recupero di Bologna-Inter … Per carità, torniamo seri e pensiamo, piuttosto, ad affrontare come si deve la Juve, anziché dare spazio alle cazzate sparate da certi soggetti, incuranti del fatto di avere a che fare con gente del calibro di Mattia Grassani, ovvero il massimo esperto di diritto sportivo esistente al mondo !!! Scusate la franchezza, ma è semplicemente immondo aver dovuto sopportare, per un’intera settimana, la grancassa fornita all’Inter da certi buontemponi, tramite Gazzarosa, allo scopo di avvelenare il clima sul modello del caso Doping 1964. Hanno creato un’aspettativa basata sul nulla, essendo fin troppo evidente che, di fronte al divieto imposto dalle autorità sanitarie, il Bologna non avrebbe potuto fare altro che astenersi dal presentarsi in campo, a prescindere dai colori e dai sapori delle varie formalità burocratiche. Ma, come ben si sa, non si può avere tutto dalla vita, ragion per cui dobbiamo esser contenti di avere in panchina un tecnico duro da rodere, sorvolando sul fatto di dover fare i conti con certi scribacchini duri di comprendonio. E veniamo al calcio giocato. L’anticipo pasquale di domani pomeriggio ci impone, come già accennato, di far visita a Madama Juve. Al netto di sviste arbitrali a senso unico, accomodamenti vari e altre amenità del genere, il confronto vanta, a Torino, qualcosa come 91 precedenti, suddivisi fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia. 52 le vittorie bianconere, 6 quelle Rossoblù, 33 i pareggi. La vittoria più robusta della Juve è il 5-1 ottenuto il 4 giugno 1955: gol di Colombo, Mannucci, doppietta di Bronèe e autogol del nostro Dino Ballacci a cui replicammo col punto della bandiera di Gino Cappello. Le nostre poche vittorie, invece, sono tutte di misura, tanto è vero che si ricordano l’1-0 ottenuto il 5 ottobre 1980 trasformando un rigore che costò la carriera all’arbitro Mattei per aver osato assegnarlo, e il 2-0 del 25 febbraio 2011, ovvero una favolosa vendetta dell’ex Marco Di Vaio, autore di entrambi i gol. Si ricorda altrettanto bene il caotico finale del 24 aprile 1949, quando la concessione alla Juve di un rigore inesistente scatenò una furibonda rissa dovuta all’ira dei nostri giocatori, in quel momento in vantaggio 2-1, e che si concluse con la vittoria a tavolino dei bianconeri. Infine, fra i pareggi, spicca il 7-7 del 15 ottobre 1958: era la finale per il terzo posto di Coppa Italia, e siccome a quel tempo non esisteva la lotteria dei rigori alla fine si passò al sorteggio che ci vide, una volta tanto, vincitori. Se guardiamo solo ai precedenti, domani dovremmo aspettarci l’ennesimo risultato negativo, ma lo spirito di rivalsa messo in campo dai nostri ragazzi dopo il nuovo ricovero di Sinisa Mihajlovic, e soprattutto la scintillante prestazione offerta contro la Sampdoria, contro la quale abbiamo vinto “ solo “ 2-0 dopo aver arricchito la già poco invidiabile collezione di pali&traverse ci autorizzano quanto meno ad un pronostico triplo. Lo stesso tecnico juventino Allegri sa benissimo che Sinisa non è un tipo arrendevole, e non dà affatto per scontato il risultato di domani, a differenza, tanto per citarne uno, di Antonio Conte, che nel periodo in cui ha allenato la Juve si è distinto per la sufficienza e la spocchia con cui si approcciava di volta in volta ad affrontarci. Insomma, non partiamo battuti a prescindere, anzi, ci sono le condizioni per poter trascorrere una discreta Pasqua. Staremo a vedere.

 


Paolo Milito

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