Di
sicuro noi tifosi del Bologna non ci annoiamo… nell’ultimo anno abbiamo vissuto
quello che potrebbe essere definito in un gergo attuale “un’infinità di
emozioni zippate”… tante sono state per essere ricordate e compresse nella
nostra memoria. Piano piano le estraiamo, e scopriamo come si è definito il nuovo
mondo rossoblù; con interesse per tutto quello che potrà essere ricordato per
sempre, che ruota nel mondo del pallone, e anche i profani avranno un’indicazione di come è questo mondo… si sono
incrociati: sofferenza, sentimento, ricordi, felicità, delusione, realtà e speranza.
Tutti insieme, tanti aggettivi che, mai come questa volta, resteranno nella
memoria dei tifosi di tutte le attuali generazioni.
Provo
a tradurre in concreto questi aggettivi che rappresentano lo stato d’animo dei
tifosi:
Sofferenza: il passaggio societario vissuto dai
tifosi come un vero calvario causato dall’innominabile ex presidente
Guaraldi, che sarà ricordato come il peggiore della gloriosa storia rossoblù; fondamentale
la determinazione “americana” di Joey Saputo e Joe Tacopina di volere fortemente
la società, riuscendo poi a conquistarla vincendo la diffidenza di chi pensava
che fossero incerti, avventurieri, inaffidabili, e abbracciando i tifosi che
volevano questo cambiamento.
Sentimento e ricordi: il vero artefice del miracolo della rinascita rossoblù è
stato Joe Tacopina. La città tutta, non solo quella sportiva, ha scoperto cosa
significasse essere “tifosi del Bologna”… dando lustro alla società per anni
calpestata nella sua credibilità, riconoscendo i meriti del passato e onorando i
campioni che hanno fatto la storia visitando il cimitero della Certosa, ridando
la giusta importanza con il ruolo di “presidente onorario” all’ultimo grande
presidente Gazzoni Frascara, sorpreso e contento di questo importante
riconoscimento, riaprendo il dialogo con le Istituzioni cittadine, e ultimi ma
primi, noi tifosi, mai retrocessi, coi quali aveva instaurato un rapporto
straordinario… disponibilità a 360 gradi con foto e abbracci per tutti.
Felicità: si chiama Joey Saputo.Teniamocelo
stretto. Tanti soldi investiti, dopo l’ultimo aumento di capitale del 28 ottobre
2015, circa 105 mln di euro in totale! Subito idee chiare nel formare un assetto
societario che desse le maggiori garanzie per un progetto di lunga durata, con
figure importanti ricercate per avere esperienza e capacità nel settore. Per i
tifosi un sogno ad occhi aperti dopo tanti anni di incertezze, silenzi, bugie. Nonostante
lo spessore di quest’uomo, che dimostra grandi capacità manageriali, c’è ancora
chi lo critica. I cosiddetti “maigoduti” che non si sa dove possano trovare la
“felicità”… Ma felicità si chiama anche serie A!!!! Un solo anno in serie B,play
off sofferti, ma una grande festa!!! Bologna ancora una volta tinta di
rossoblù, tra i souvenir più ambiti i pezzetti bianchi di rete della porta
difesa da Da Costa… poi tutti in piazza, ancora una volta, sapendo che stavolta
sarebbe stato diverso… e tutti su quel carro, ovviamente anche i detrattori più
accaniti!!!
Delusione: premetto che sono tra quelli che non
amano questa parola, perché alla fine gli obiettivi sono stati raggiunti e lo saranno
anche quest’anno. Va però riconosciuto che non sono solo i “maigoduti” a
parlarne ma anche una parte di tifosi: la prima delusione della nuova società è in
serie B; il mercato del gennaio 2015 avrebbe dovuto far fare il salto di qualità
e passare dal secondo posto del girone di andata, ad un primo o secondo a fine
stagione, senza patemi... 10 mln di euro spesi da Saputo, con Corvino finalmente
operativo (era stato liquidato Fusco). Un mercato promosso anche dalla maggior
parte dei tifosi, che si rivelerà invece alla fine meno efficace delle
aspettative… azzeccati gli acquisti di Sansone, Gastaldello, Da Costa ed in parte
Krsticic, meno Mancosu e Mbaye. Il licenziamento di Lopez dopo la sconfitta col Frosinone,
evidenziò una caratteristica dell’attuale dirigenza societaria. La tendenza ad
aspettare a licenziare un tecnico, non per incapacità decisionale, ma per un’inerzia
che tende a dare delle chances al tecnico in carica… si è ripetuta anche con
Rossi, fino all’avvicendamento con Donadoni.
Qualcosa
non ha funzionato anche nel ritiro estivo dell’anno in corso… complice anche il
ritardo dovuto ai play off, Rossi ha fatto la preparazione estiva senza la spina
dorsale della squadra… solo la difesa poteva considerarsi definita, gli altri
due reparti no. C’è da fare sicuramente una critica al sistema, perché non può
esserci ancora il mercato aperto quando inizia il campionato… le operazioni
andrebbero concluse molto prima. Qui ci furono delle responsabilità da parte di
Saputo, che non consentì a Corvino di concludere almeno due delle trattative che
aveva opzionato da tempo (Duncan e Defrel). Il DS portò poi a termine altri
acquisti, in linea con il suo modo di operare, cioè investendo sui giovani.
Diawara, Donsah, Rizzo, Pulgar sono pensati per una mediana di prospettiva che fa
ben sperare. Brighi, Brienza e Taider hanno più esperienza, e
Giaccherini, Mounier(già 3 reti al suo attivo) e Destro, sulla carta potevano
dare, e secondo me daranno, le giuste garanzie. La difesa con Mirante e Rossettini
poteva considerarsi definita. Restano tuttora da chiarire alcune situazioni che
non rientravano nelle idee di Rossi. Crisetig (è un under 21), Mbaye, Krafth (da
vedere) sono giocatori che potrebbero avere una diversa considerazione da Donadoni, come
del resto Morleo…
Il
capitolo Rossi è delicato… rinnovato automaticamente il suo contratto per la
promozione, Delio, ottimo tecnico, fu forse troppo morbido quando capì che non
poteva avere la squadra a disposizione già dal ritiro estivo, cosa questa che l’avrebbe
poi costretto a recuperare in tempi successivi. Ho seguito diversi allenamenti
e ho notato come fosse differente il suo modo di insegnare calcio rispetto a
Lopez… un calcio curato nei particolari, che necessitava di tempo per essere
assimilato dai giocatori e per il recupero di quelli più quotati. In questo caso
la delusione può essere riferita alla posizione di Destro, o di Mancosu come
nella gara con l’Inter… un solo attaccante che deve fare reparto da solo e
riceve palloni col contagocce… e quando fallisce l’unica, o le pochissime
occasioni che gli capitano, oltre a lui ne soffre tutta la squadra.
Tra
le delusioni anche l’uscita di Tacopina… ci mancherà..
Realtà: terz’ultimo posto in classifica con
6 punti; 10 partite giocate con 2 vittorie e 8 sconfitte; 6 gol fatti (peggior
attacco della serie A), 15 reti subite. Poco da dire…
Speranza: oggi è stato presentato
ufficialmente il nuovo tecnico: Roberto Donadoni. Ho sentito la conferenza
stampa, mi ha fatto una buona impressione. Tra le risposte più interessanti
quella di non lasciare Destro da solo in attacco, la valutazione di tutti i
giocatori dopo averli conosciuti senza escludere nessuno (ha ricordato che Crisetig
è un under 21), l’importanza dei due prossimi impegni con l’Atalanta in casa e
il Verona fuori, la scelta di Bologna per il progetto, che ha preferito ad altre
destinazioni più remunerative, l’importanza di avere un presidente più giovane
di lui ma con solidità economica e altro con risposte convincenti. Vedremo se il
cambio tecnico porterà i benefici. Noi speriamo tutti di si.
Massimo Turricchia
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