Me lo ricorderò per tutto il resto dei
miei giorni. 19 febbraio 2011: siamo nei minuti di recupero di Bologna-Palermo;
il nostro Paponi, da poco entrato in sostituzione di Ramirez, segna un gol da
urlo, e nella concitazione il telecronista di SKY esclama: “ Paponi uno,
Palermo zero !!! “, quasi a voler dire che da quelle parti hanno difficoltà
anche solo a pronunciare correttamente il nome della nostra squadra. Comunque,
non è stata quella l’unica vittoria ottenuta sul nostro campo ai danni dei
rosanero siciliani. Tra Serie A, Serie B e Coppa Italia il confronto vanta 28
precedenti, con 17 vittorie del Bologna, 3 del Palermo e 8 pareggi. La nostra
vittoria più vistosa risale al 5 ottobre 1952: 5-2 il risultato finale, grazie
ad una doppietta di Bacci a cui si aggiunsero i gol di Cervellati, Pilmark e
Campatelli. Per contro, i siciliani hanno vinto per ben due volte per 3-1: il 3
ottobre 1982, in Serie B, contro una squadra destinata allo sfascio, e il 1
aprile 2012, contro il Bologna di Pioli partito malissimo sotto la guida di
Bisoli e piazzatosi poi al nono posto con tanti squilli di tromba. Da notare
che l’unico confronto in Coppa Italia è la finale disputata all’Olimpico di
Roma il 23 maggio 1974 e vinta dal Bologna per 5-4 ai rigori: essendo noi la
prima squadra in cartellone il match è conteggiato negli archivi come giocato
in casa nostra. Dunque, la tradizione ci è favorevole. Purtroppo, però, ci
presentiamo in campo forti di un misero bottino di tre punti che ci relega
mestamente all’ultimo posto in classifica, contro un Palermo a sua volta
bisognoso di punti, tanto è vero che il fantasma di Roberto Donadoni volteggia
sulle teste di entrambi gli allenatori. In fin dei conti, il Bologna visto fin
qui non è stato un disastro assoluto: se togliamo i primi venti minuti contro
la Lazio, per il resto i nostri ragazzi hanno tenuto benissimo il campo nella
prima parte delle gare, salvo cedere clamorosamente alla distanza, vuoi per il
festival dei rimpalli, a cui contro la Juve si è aggiunto inopinatamente anche
Gastaldello, vuoi per inesperienza, vuoi per sviste arbitrali in buona o mala fede, ma anche per qualche errore nella
preparazione atletica, che ha generato fra l'altro un eccessivo numero di infortuni
muscolari. In conferenza stampa Delio Rossi ha reso bene l’idea, parlando della
forza di una mano che se si chiude sferra un pugno mentre restando aperta molla
solo uno schiaffo: una sintesi perfetta. Come auspicavo la volta scorsa, in
settimana la Società si è fatta sentire tramite l’AD Fenucci, che ha tenuto i
giocatori a rapporto. Adesso, dopo due settimane di sosta, i nostri eroi hanno
la possibilità di dimostrare di aver appreso gli insegnamenti del tecnico
riminese, di certo non l’unico responsabile della situazione attuale. Andiamo quindi
ad affrontare il Palermo, nella speranza di concludere positivamente una
settimana in cui sono stati celebrati gli 80 anni di Giuseppe Gazzoni Frascara
e i 110 dalla nascita dell’indimenticabile Angiolino Schiavio.
Paolo Milito
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