Nella prima
metà del Ventesimo Secolo, Pro Vercelli e Bologna furono due squadre di punta
del movimento calcistico italiano, tanto da conquistare sette scudetti a testa.
Con l’avvento del professionismo, i piemontesi dovettero rassegnarsi a
vivacchiare nelle categorie dilettantistiche, cosa che hanno fatto fino al
2012, quando una Società un po’ più baldanzosa delle precedenti ha dato vita ad
un progetto che ha fruttato il ritorno in Serie B. Di conseguenza, i precedenti
fra le due squadre non sono molti, riguardano solo la Serie A e risalgono al
periodo precedente la Seconda Guerra Mondiale. In terra vercellese le due
squadre si sono affrontate per sei volte; il bilancio parla di tre vittorie dei
padroni di casa, due pareggi e una sola vittoria Rossoblù, ottenuta il 26 marzo
1933. Finì 3-1 per noi; segnarono Fedullo, Reguzzoni, il vercellese Zanello e,
udite udite, Raffaele Sansone. Il che potrebbe rappresentare un precedente
beneaugurante per il nostro attuale attaccante, Gianluca, che non è un
discendente del Campionissimo ma nel suo piccolo ha già avuto modo di
dimostrarsi il migliore degli acquisti realizzati a gennaio. Nella gara di
andata, giocata la vigilia di Natale, abbiamo vinto 3-0 battendo una squadra
che, fino a quel momento, aveva coperto un percorso molto simile al nostro, a
ridosso delle posizioni utili per poter aspirare in qualche modo alla promozione.
Dalla giornata successiva, mentre il Bologna, vincendo fortunosamente a
Lanciano, dava il via all’infelice tormentone del secondo posto assicurato, la
Pro Vercelli ha pian piano ridimensionato le proprie ambizioni, fino ad
arrivare alla situazione attuale che la vede tranquilla ma non del tutto al
riparo da rischi di retrocessione, o quanto meno di coinvolgimento nei
play-out. Domani i nostri eroi sono COMUNQUE obbligati a vincere: se il Crotone
dovesse riuscire nell’impresa impossibile di battere il Frosinone, potremmo
ancora avere qualche speranza di acciuffare all’ultimo tuffo la promozione
diretta; in caso contrario, è sempre meglio affrontare i play-off nella miglior
posizione possibile ( alla terza in classifica, in teoria, bastano quattro
pareggi per salire in Serie A ). Delio Rossi, giustamente, in conferenza stampa
ha fatto notare che, per quanto possa essere bravo, in così poco tempo non può
aver trasmesso alla squadra tutti i propri dettami tecnico-tattici ( a
proposito: se Fenucci, Di Vaio e Corvino sono così amici del riminese, perché hanno
aspettato tutto quel tempo ad ingaggiarlo ??? ); al tempo stesso, il nuovo
mister si è detto fiducioso in una buona prestazione della squadra, alla luce
della già convincente partita di sabato scorso e della settimana di lavoro
avuta a disposizione per apportare ulteriori miglioramenti. Sul percorso non
mancano le travi sconnesse: recuperato faticosamente Krsticic, Rossi dovrà fare
a meno di Gastaldello, infortunato dell’ultima ora. Per il resto, confermato Da
Costa in porta e designata come coppia d’attacco quella formata da Sansone e
Mancosu, con Cacìa pronto ad entrare in caso di bisogno. Detto di un’intervista
sibillina rilasciata da Roberto Mancini, che autorizza a rafforzare i sospetti
su un suo possibile sbarco a Bologna in estate, due parole sulla sconcertante
vicenda dei tifosi. In un’epoca in cui dominano le telecamere di sorveglianza,
gli organi federali hanno comminato una specie di Daspo collettivo ai Tifosi Rossoblù partecipanti alla trasferta di Frosinone sulla base di semplici testimonianze verbali, senza
degnarsi di visionare eventuali filmati che forse nemmeno esistono. In
settimana abbiamo dovuto assistere alla presa di posizione di alcuni politici
vercellesi che caldeggiavano provvedimenti anche più pesanti, bilanciata dai
comunicati della tifoseria vercellese pronta a solidarizzare con la nostra. Il
risultato sarà che domani, allo Stadio Piola, ci saranno dei vuoti desolanti,
in quanto, oltre ai nostri amici obbligati a restare a casa, mancheranno
parecchi gruppi organizzati locali, che diserteranno il match per protestare
contro la decisione delle autorità competenti in materia. Davvero una brutta
pagina di non-calcio, di cui non si sentiva affatto il bisogno. Comunque, da
una parte noi vogliamo vincere per continuare a sperare, dall’altra la Pro
Vercelli non disprezzerebbe la conquista di uno o tre punti per respirare
meglio: ci sono tutte le premesse per assistere ad una VERA partita di calcio.
Paolo Milito
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