Paolo Milito
Una lettera aperta alla nostra squadra del cuore... Per parlare, capire, confrontarci ed essere uniti... Senza alcuna ambizione, ma solo per amore... Noi ci siamo, ragazzi, siamo sempre presenti... Lottiamo, corriamo e soffriamo con voi... Perchè sempre e comunque FINO ALLA FINE, FORZA BOLOGNA!!!
Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
giovedì 4 giugno 2015
Meno due alla metA
Il
Pescara è l'unica squadra abruzzese ad aver giocato in Serie A. Nata nel 1936,
la squadra biancazzurra vanta una storia molto solida in Serie B, intervallata
da alcune brevi apparizioni nella massima serie, la prima delle quali nel 1977,
da un paio di retrocessioni distanziate fra loro di dieci anni per volta, e da
una rovinosa caduta in verticale nel decennio scorso a causa di un fallimento.
Pescara-Bologna conta dodici precedenti, di cui otto in Serie B. Quasi sempre
il risultato è stato a favore dei padroni di casa, in particolare ricordo un
5-0 incassato dal Bologna il 3 maggio 1992, con una doppietta di Frederic
Massara e una di Edy Bivi; per noi tre vittorie, due delle quali per 3-2: in
Serie A, il 3 febbraio 2013, gol di Diamanti, Gilardino e soprattutto uno dei
favolosi e proverbiali tiri al volo di Panagiotis Kone, e lo scorso 12
settembre, quando Buchel per la prima volta potè suonare una chiappa a mo’ di
chitarra prima di dover stringere i denti a causa della furbata del nostro ex
Pasquato, capace di procurarsi un rigore inesistente con conseguente espulsione
dell’incolpevole Coppola. Domani andrà in scena il penultimo atto di questa
lunga e travagliata stagione. Da parte della tifoseria, la partecipazione è
massiccia: martedì contro l’Avellino si sono riversati al Dall’Ara tanto i “
comuni mortali “ quanto i VIP, tra i quali spiccavano, oltre a SuperJoe
Tacopina, il grande Beppe Gazzoni, l’arbitro Rizzoli e Robertino Mancini, il
quale, a precisa domanda, ha fornito una replica talmente varia ed eventuale da
non dissolvere del tutto il sospetto che sarà lui a guidarci il prossimo anno,
a prescindere dall’esito dei play-off. In campo, alcuni riferimenti concreti.
Innanzi tutto il portiere: Da Costa continua a negare di aver toccato il
pallone in occasione della famigerata traversa di Castaldo all’ultimo minuto,
ma le immagini tv dicono il contrario. In questi ultimi due giorni, ho pensato
spesso a quell’episodio, e mi sono domandato cosa sarebbe successo se al posto
di Da Costa ci fosse stato Curci ( capace di farsi male da solo a Bergamo due
giorni dopo avermi ricoperto di letame via Facebook ) o Stojanovic ( qualcuno a
Bologna ancora si sogna di notte l’autotraversa realizzata nella partita di
andata contro il Crotone ). Diciamolo: i nostri attuali portieri, anche il baby
Sarr, rappresentano una sicurezza assoluta. Per quanto riguarda gli altri
settori, Delio Rossi oggi ha invitato tutti a rispondere coi fatti in campo,
quindi, indirettamente, anche Daniele Cacìa, la cui esultanza polemica dell’altro
ieri ha suscitato più di qualche malumore. Per il resto, il quadro è chiaro: si
affrontano l’allievo Oddo e il maestro Rossi, entrambi arrivati sulle
rispettive panchine a tempo quasi scaduto. Il Pescara sta godendo di un ottimo
momento di forma, ha il vantaggio psicologico di essere nel pieno di
un’euforica rimonta ed è guidato da un figlio della stessa città ( come ha
sottolineato Rossi ). Per contro, noi godiamo di una miglior posizione di
classifica, quindi abbiamo a disposizione tre risultati su quattro. Attenti ,
però, a non giocare smaccatamente per ottenere due pareggi: in tal senso quanto
successo contro l’Avellino dovrebbe servire di lezione. Andiamo quindi a
Pescara per giocarcela, ricordando che sarà una vera e propria guerra, e che
comunque i nostri giocatori stavolta hanno veramente dato fondo a tutte le
proprie risorse, come testimonia il risveglio dei cannonieri dalle polveri
bagnate ed anche, come no, il conseguente infortunio muscolare occorso ad
Acquafresca. Meno due alla metA !!!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento