Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

lunedì 1 giugno 2015

CON GLI OCCHI BENE APERTI

I giorni passano, il clima si riscalda progressivamente ( in tutti i sensi ) e così ci troviamo alla vigilia della seconda gara di play-off, ovvero il match di ritorno fra Bologna e Avellino. Si tratta della quattordicesima volta sotto le Due Torri. I precedenti raccontano di nove vittorie Rossoblù e quattro pareggi, così come quattro sono le giornate rimaste nella storia: il 10 febbraio 1980, vittoria per 1-0 con gol di Beppe Savoldi, ovvero l’inizio della vicenda del primo scandalo del Calcioscommesse; il 7 marzo 1982, vittoria per 1-0 con gol del gioiellino Roberto Mancini, le cui prodezze non sarebbero poi bastate ad evitarci la prima retrocessione in Serie B; il 31 marzo 1996, quando, in pieno Torneo dei Bar, il Bologna di Ulivieri travolse gli irpini per 4-0 con una doppietta di Nervo ed un gol a testa di Doni e Giorgio Bresciani mettendo una serie ipoteca sul ritorno in Serie A; infine, l’1-1 maturato lo scorso 9 maggio, coi biancoverdi portati in vantaggio da Sbaffo, raggiunti poi da Buchel e gratificati dell’omaggio di un rigore sbagliato da Acquafresca, che ci è costato le ultime speranze di promozione diretta. Rispetto a un mese fa qualcosa è cambiato: Delio Rossi comincia a vedere i primi frutti del duro lavoro a cui è andato incontro sostituendo Diego Lopez sulla panchina Rossoblù; i nostri eroi sembrano finalmente essersi scrollati di dosso quella sorta di paura di affrontare il futuro che li avvolgeva quando erano guidati dal tecnico uruguagio, e ne hanno dato prova venerdì scorso, quando hanno gestito con un certo cinismo il risultato che si era venuto a creare. Ora, tutto sta a mantenere i piedi per terra e la testa ben piantata sulle spalle: non eravamo dei cessi prima, non siamo dei fenomeni adesso. Semplicemente, prima Fusco e poi Corvino hanno messo insieme, facendo i conti con i ben noti condizionamenti, un gruppo di professionisti che ha incontrato delle ovvie difficoltà a trovare la quadratura del cerchio. Fermo restando che sarebbe stato più opportuno procedere un pochino in anticipo al cambio in panchina, adesso i nostri giocatori, ben consapevoli della spinta che li accompagnerà in campo ( al momento in cui scrivo si parla di 19.000 Tifosi Rossoblù attesi al Dall’Ara ), dovranno affrontare l’avversario stando ben attenti a non sottovalutarlo ne’ sopravvalutarlo. Non bisognerà commettere l’errore di accontentarsi del pareggio ( o peggio della sconfitta per 1-0 ), ma neanche quello di andare in paranoia temendo di veder spuntare dagli spogliatoi undici fulmini di guerra in biancoverde. Giustamente, Delio Rossi ha ricordato, in conferenza stampa, che non c’è bisogno di fare strani appelli giacchè il Bologna è di chi lo ama. Assente Saputo in quanto oberato di impegni, sarà in tribuna Joe Tacopina, ovvero l’immagine sintetica dell’entusiasmo portato in mezzo a noi dalla nuova gestione. Dunque, domani ci sarà solo da giocare, senza pensare al possibile arrivo di Mancini, a quello di Borini o alla partenza di Cacìa: per i processi c’è tempo, per impostare un futuro proiettato verso l’Europa anche; ora è il momento di sostenere senza ritegno i nostri ragazzi, per fare in modo che domani, oltre alla Festa della Repubblica, si possa celebrare anche la Festa Rossoblù.



Paolo Milito

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