Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 20 giugno 2015

AL MERCATO, FRA LAVATRICI ROTTE E FONDI DI MAGAZZINO

Una recente intervista rilasciata da Joey Saputo ha fatto il giro del mondo. Fra le altre cose, il nostro chairman ha raccontato di quando, appena sbarcato sotto le Due Torri, gli è stato riferito che in cassa non c’erano nemmeno si soldi per poter rimpiazzare una lavatrice rotta. È stao in quel frangente che, di concerto con Tacopina, il magnate canadese si è ripromesso di sviluppare in tutti coloro che avessero a che fare coi colori Rossoblù, dal campionissimo fino all’ultimo dei magazzinieri, un forte senso di appartenenza, da trasmettere anche alla tifoseria. Secondo Saputo, dunque, far parte del carrozzone del Bologna deve essere un motivo di vanto, di orgoglio, non una vergogna da tenere nascosta, come purtroppo è accaduto troppo spesso negli ultimi anni. Un proprietario che non lesinerà sforzi e quattrini per allestire una grande squadra, stando ben attento a non farsi prendere per il collo. A tal proposito, si commenta da se’ la scelta di avvalersi, per il mercato, di un volpone del calibro di Pantaleo Corvino. E sì che la strada non è affatto in discesa: gli stessi club che solo un anno prima ci snobbavano sdegnosamente, stanno facendo a gara ad offrirci tutto il ciarpame in soprannumero. Ovviamente Corvino non ci casca, e prende tempo strategicamente per valutare le caratteristiche di ciascuno dei giocatori che gli vengono quotidianamente proposti. Di certo, chi ritiene di aver a che fare con un cosiddetto ricco-scemo ci rimane con un palmo di naso: lo stesso Saputo, sempre nella famosa intervista, ha precisato che in certi casi preferisce valorizzare un grande futuro piuttosto che un grande passato. Ecco perché, a mio avviso, sono più fattibili gli arrivi di Emiliano Viviano e di Mattia Destro che quelli di Marco Storari e Giampaolo Pazzini. Dal canto suo, Delio Rossi ha forse consultato la sezione del sito del BFC a cui si riferiva qualche giorno fa Alessandra Sportelli Negrini, e deve aver scoperto la presenza, tra i nostri Padri Fondatori, del minore dei fratelli Bernabeu; sta di fatto che il tecnico riminese ne fa una questione di motivazioni: ben vengano i riciclaggi alla maniera di Baggio, Signori, Di Vaio & C., a patto che i giocatori interessati considerino il Bologna alla stregua del Real Madrid, non una soluzione di ripiego. Il terreno, ripeto, è comunque accidentato: perso Laribi per un risvolto imprevedibile ed imprevisto ( per tutto il campionato si era detto che era in prestito con diritto di riscatto, invece era stato previsto un contro riscatto regolarmente esercitato dal Sassuolo ), Corvino da una parte deve smaltire un’eccedenza cospicua ( almeno diciotto elementi ), dall’altra deve fare i conti con manovre di disturbo, anche a livello personale. Mi riferisco all’intromissione del Milan nella trattativa per Pjaca, che ha ottenuto il solo risultato di alzare il prezzo del giocatore; mi riferisco all’intromissione del Torino nella trattativa per Destro ( idem ); mi riferisco alla notizia della presenza di Corvino nella cordata allestita per rilevare il Lecce, seccamente smentita con un comunicato stampa dall’avvocato che guida la cordata stessa. Come ho già detto la volta scorsa, l’estate sarà lunga e tortuosa: sarà bene mantenersi calmi e non caricare la Società di pressioni eccessive e fuori luogo: a differenza di chi li ha preceduti, questi dirigenti sanno bene quel che devono fare.


Paolo Milito

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