Paolo Milito
Una lettera aperta alla nostra squadra del cuore... Per parlare, capire, confrontarci ed essere uniti... Senza alcuna ambizione, ma solo per amore... Noi ci siamo, ragazzi, siamo sempre presenti... Lottiamo, corriamo e soffriamo con voi... Perchè sempre e comunque FINO ALLA FINE, FORZA BOLOGNA!!!
Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
sabato 20 giugno 2015
AL MERCATO, FRA LAVATRICI ROTTE E FONDI DI MAGAZZINO
Una recente
intervista rilasciata da Joey Saputo ha fatto il giro del mondo. Fra le altre
cose, il nostro chairman ha raccontato di quando, appena sbarcato sotto le Due
Torri, gli è stato riferito che in cassa non c’erano nemmeno si soldi per poter
rimpiazzare una lavatrice rotta. È stao in quel frangente che, di concerto con
Tacopina, il magnate canadese si è ripromesso di sviluppare in tutti coloro che
avessero a che fare coi colori Rossoblù, dal campionissimo fino all’ultimo dei
magazzinieri, un forte senso di appartenenza, da trasmettere anche alla
tifoseria. Secondo Saputo, dunque, far parte del carrozzone del Bologna deve
essere un motivo di vanto, di orgoglio, non una vergogna da tenere nascosta,
come purtroppo è accaduto troppo spesso negli ultimi anni. Un proprietario che
non lesinerà sforzi e quattrini per allestire una grande squadra, stando ben
attento a non farsi prendere per il collo. A tal proposito, si commenta da se’
la scelta di avvalersi, per il mercato, di un volpone del calibro di Pantaleo
Corvino. E sì che la strada non è affatto in discesa: gli stessi club che solo
un anno prima ci snobbavano sdegnosamente, stanno facendo a gara ad offrirci
tutto il ciarpame in soprannumero. Ovviamente Corvino non ci casca, e prende
tempo strategicamente per valutare le caratteristiche di ciascuno dei giocatori
che gli vengono quotidianamente proposti. Di certo, chi ritiene di aver a che
fare con un cosiddetto ricco-scemo ci rimane con un palmo di naso: lo stesso
Saputo, sempre nella famosa intervista, ha precisato che in certi casi
preferisce valorizzare un grande futuro piuttosto che un grande passato. Ecco perché,
a mio avviso, sono più fattibili gli arrivi di Emiliano Viviano e di Mattia
Destro che quelli di Marco Storari e Giampaolo Pazzini. Dal canto suo, Delio
Rossi ha forse consultato la sezione del sito del BFC a cui si riferiva qualche
giorno fa Alessandra Sportelli Negrini, e deve aver scoperto la presenza, tra i
nostri Padri Fondatori, del minore dei fratelli Bernabeu; sta di fatto che il
tecnico riminese ne fa una questione di motivazioni: ben vengano i riciclaggi
alla maniera di Baggio, Signori, Di Vaio & C., a patto che i giocatori
interessati considerino il Bologna alla stregua del Real Madrid, non una
soluzione di ripiego. Il terreno, ripeto, è comunque accidentato: perso Laribi
per un risvolto imprevedibile ed imprevisto ( per tutto il campionato si era
detto che era in prestito con diritto di riscatto, invece era stato previsto un
contro riscatto regolarmente esercitato dal Sassuolo ), Corvino da una parte
deve smaltire un’eccedenza cospicua ( almeno diciotto elementi ), dall’altra
deve fare i conti con manovre di disturbo, anche a livello personale. Mi
riferisco all’intromissione del Milan nella trattativa per Pjaca, che ha
ottenuto il solo risultato di alzare il prezzo del giocatore; mi riferisco all’intromissione
del Torino nella trattativa per Destro ( idem ); mi riferisco alla notizia
della presenza di Corvino nella cordata allestita per rilevare il Lecce,
seccamente smentita con un comunicato stampa dall’avvocato che guida la cordata
stessa. Come ho già detto la volta scorsa, l’estate sarà lunga e tortuosa: sarà
bene mantenersi calmi e non caricare la Società di pressioni eccessive e fuori
luogo: a differenza di chi li ha preceduti, questi dirigenti sanno bene quel che
devono fare.
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