Finalmente si
è concluso l’interminabile mercato estivo. Dalle grandi manovre sembra essere
uscito un buon Bologna, che una volta assemblato e amalgamato dovrebbe
garantire una navigazione tranquilla. L’opera di Pantaleo Corvino, però, ha
lasciato in me qualche domanda. Innanzi tutto: perché correre dietro a dei
presunti assi del pallone, pronti a snobbarci sdegnosamente e a preferirci
squadre di rango minore, tipo Chievo e Sassuolo, anziché provare a fare un
piccolo sforzo per trattenere Matuzalem, Laribi e Sansone ? Leggo poi le
interviste di presentazione dei nuovi arrivati: tutti dicono di aver scelto il
Bologna da subito, di essere convinti del progetto; e allora, perché tutte
quelle interminabili trattative? Prendendo in esame il calcio giocato, una
considerazione: abbiamo giocato tre partite ufficiali, perdendole tutte. Ebbene,
in due occasioni su tre ( Pavia e Sassuolo ) la sconfitta è stata determinata
dalle deleterie conseguenze di un rimpallo. Forse è il caso che Delio Rossi lavori
un po’ sulla concentrazione dei giocatori, soprattutto dei tanti giovani, in
modo da evitare di cadere nuovamente in errori del genere. Veniamo agli
esuberi: non capisco l’esclusione di Cacìa dalla lista dei venticinque; siccome
era possibile inserirlo, sarebbe stato meglio farlo, per poterlo sfruttare in
caso di necessità. Pagarlo per stare senza giocare non ha senso: a questo
punto, meglio rescindere il contratto. Infine, la madre di tutte le
perplessità: a prescindere dalle voci che vogliono il Presidente Amerikano in
procinto di sbarcare a Venezia, proprio non è possibile ricomporre il dissidio
fra Taco & Saputo? È vero che il magnate canadese ha sborsato tantissimi
soldoni per la causa Rossoblù, ma è altrettanto vero che, senza l’opera dell’avvocato
americano a Bologna non ci avrebbe nemmeno messo piede. È del tutto legittimo
che Saputo non gradisca le esternazioni pittoresche del socio in affari, ma
nella vita bisogna sempre trovare un punto di equilibrio; non è certo un bel
vedere il fatto che Super Joe sia tornato a Bologna in questi giorni
rigorosamente dopo la ripartenza di Saputo per il Canada. Anziché evitarsi, i
due farebbero meglio a parlarsi, cercando possibilmente un punto di intesa per
proseguire insieme il cammino intrapreso: Joe ha riportato l’entusiasmo e la
voglia di tifare Bologna, Joey ha speso tanti soldi senza batter ciglio per
riportarci in una posizione dignitosa, per cui sarebbe bene non perdere per
strada nessuno dei due. E adesso guardiamo avanti: la partita con il Sassuolo,
a dispetto del risultato, ha lasciato intravvedere la bontà del lavoro che sta
svolgendo Delio Rossi. Gli innesti di Mounier, Taider, Krafth e Giaccherini, e
in seguito i recuperi di Gastaldello e Zuculini, dovrebbero garantire la quadratura
del cerchio, per dar vita ad una squadra che magari non si qualificherà per l’Europa,
ma ci garantirà un campionato tranquillo, arricchito ( perché no? ) da qualche grande
soddisfazione di giornata.
Paolo Milito
Nessun commento:
Posta un commento