Se teniamo conto di Serie A, Serie B e
Coppa Italia, Bologna-Udinese conta 33 precedenti, con 18 vittorie Rossoblù, 9
dell’Udinese e 6 pareggi. La nostra vittoria più cospicua coincide con la prima
volta in cui si giocò il match: 25 marzo 1951, 5-2 il risultato finale, da
segnalare in particolare le doppiette dei nostri Cappello e Cervellati. Per contro,
il 13 marzo 1955 fu l’Udinese a vincere per 4-2, nonostante i gol di Cervellati
e Pivatelli. Nel complesso, dunque, la tradizione ci è favorevole. Va detto,
però, che dal 2010 il risultato sorride sempre ai nostri avversari. Entrambe le
squadre si avvicinano al match col misero bottino di tre punti in classifica. I
friulani sono in piena crisi, pur vantando la clamorosa vittoria ottenuta in
apertura di campionato contro la Juventus; il tecnico Colantuono è dunque in
bilico, inseguito dietro le quinte dall’ombra di Roberto Donadoni.
Curiosamente, Donadoni sembra sul punto di essere chiamato a sostituire anche
Delio Rossi, sia pure in ballottaggio con Vincenzo Montella. In realtà si
tratta di due storie completamente diverse: i friulani vengono da una lunga
serie di stagioni positive, e questo avvio stentato non fa fare i salti di
gioia ne’ a i tifosi ne’ ai dirigenti; il Bologna, invece, è alla faticosa
ricerca della quadratura del cerchio. Siamo stati gli ultimi ad avere la
certezza di disputare il campionato di Serie A; abbiamo dovuto fare i conti con
difficoltà varie, che hanno portato l’allenatore a disporre delle forze
effettive con notevole ritardo; adesso ci troviamo alle prese con degli errori
dovuti soprattutto all’inesperienza dei giocatori, in gran parte giovani in
cerca di affermazione. La partita persa a Firenze, però, ha evidenziato anche
una scarsa tenuta alla distanza, che sommandosi con qualche infortunio
muscolare di troppo fa sorgere delle perplessità nei confronti dei preparatori
atletici. Delio Rossi, dal canto suo, in conferenza stampa ha precisato che “
non siamo ancora un prodotto finito “, e che quindi ritiene di dover ancora
lavorare per ottenere i risultati che si è prefisso. Dal punto di vista
societario, il CDA ha evidenziato la necessità di un nuovo aumento di capitale,
ed ha prodotto la nomina di Joey Saputo a Presidente ( in realtà il magnate
canadese ha inglobato la carica presidenziale nelle prerogative del Chairman ).
Fonti di stampa specializzate, però, riportano l’intenzione di affidare la
poltrona a Luca Cordero di Montezemolo. Al di là delle facili ironie, se fosse
vera la scelta non sarebbe strategicamente sbagliata: durante l’Era Gazzoni l’ex
presidente della Ferrari ebbe un ruolo di rappresentanza in Società; inoltre,
il fatto di aver passato una vita in casa FIAT-Agnelli gli consentirebbe di
garantire al Bologna una certa considerazione ai cosiddetti “ piani alti “. Insomma,
innanzi al Bologna si presenta un cammino ancora denso di incertezze, ma
potrebbe bastare un piccolo colpo ben assestato per cominciare a respirare un’aria
più rassicurante. Staremo a vedere.
Paolo Milito
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