Lo so. Lo so benissimo: a un certo punto del programma, quando gli
atalantini ad ogni tiro segnavano anche dagli spogliatoi, parecchi di noi hanno
sperato che uscisse fuori qualcuno a dire: “ Sorridete, siamo su Scherzi a
Parte !!! ”. E invece no. Era tutto
vero. Istintivamente, ho pensato che fossero scese in campo le controfigure dei
nostri giocatori, e quelli veri fossero rimasti a casa. In realtà, molto più
semplicemente, Sinisa ha sbagliato la partita, esagerando col turnover e
lasciando troppi pezzi pregiati in panchina. La batosta di stasera ha messo a
nudo le ultime magagne di una squadra allestita male e sviluppata peggio:
Mihajlovic può ancora raggiungere la salvezza, ma può fare affidamento solo su
una parte della rosa, quella che ci ha portato a battere l’Inter, a fare bella
figura con le grandi e a vincere tre partite di seguito, compresa quella dal
pirotecnico finale contro il Sassuolo. Mattia Destro, per esempio, va avanti a
suon di flashback, alternando sprazzi di classe a figuracce epocali. Di certo,
però, non poteva ricordare lo scazzo dell’interista Desideri contro l’allenatore
Luisito Suarez: aveva appena un anno quando, il 15 marzo 1992, entrando dalla
panchina Desideri segnò un grandissimo gol a Napoli e corse verso la panchina
urlando “ Beccati questo, stronzo !!! “, una scena che fa tranquillamente il
paio con il “ Pezzo di m… “ ripetuto più volte dal nostro attaccante all’indirizzo
di un personaggio non ben identificato, forse Inzaghi, forse chissà chi.
Mihajlovic lo ha invitato ad allenarsi più spesso, segno evidente che è a
conoscenza di retroscena che noi non sappiamo. La strada per la salvezza,
dunque, è ancora lunga e lastricata di insidie. Sarà bene fare tesoro della
serataccia appena trascorsa per evitare di prendere sottogamba le situazioni e
commettere altri errori così gravi. In questo turno, poi, non ci hanno aiutato
nemmeno gli altri risultati, a cominciare dall’imprevedibilissima sconfitta del
Napoli contro l’Empoli. Tant’è: rimbocchiamoci le maniche e ripartiamo all’arrembaggio.
I processi si faranno dopo. A risultato acquisito.
Paolo Milito
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