Nell’ormai inconsueta collocazione domenicale delle ore 15, domani va
in scena un’edizione del Derby dell’Appennino che promette di restare
memorabile. Ma andiamo per gradi. I numeri raccontano che fra Prima Divisione,
Serie A e Coppa Italia il confronto vanta qualcosa come 71 precedenti, con 38
vittorie della Fiorentina, 14 del Bologna e 19 pareggi. Il 23 novembre 1958 si
verificò il trionfo più solenne dei viola: 6-3, con una tripletta di Gino
Pivatelli vanificata dalla doppietta di Lojacono in aggiunta ai gol di
Montuori, Cervato, Petris e Hamrin. La nostra giornata più felice, invece,
risale al 25 gennaio 1942: finì 5-2, con una doppietta di Biavati, una di
Puricelli e un gol di Arcari IV in risposta ai gol di Valcareggi e Degano. Per tre
volte è uscito il 2-2 finale, compreso il 10 marzo 1999, Coppa Italia, mani di
Repka non rilevato dall’arbitro falsando partita, competizione e finale di stagione,
mai immaginando che un mese dopo, contro il Marsiglia, sarebbe successo anche
di peggio. Fermo restando che, in 71 partite, si è visto di tutto, anche un 2-0
a tavolino, il 2 gennaio 1955, scaturito da una vittoria per 3-0 conseguita sul
campo e mal digerita dai tifosi viola, che avevano reagito dando luogo ad un
vero e proprio far west. Roba di poco conto, comunque, in confronto a quello
che sarebbe avvenuto il 18 giugno 1989, e di cui lo sfortunatissimo Ivan Dall’Olio
paga ancora, e pagherà per sempre, le conseguenze. L’ultima nostra impresa in casa
viola risale al 17 gennaio 2010, quando Gimenez visse l’unico pomeriggio di
gloria della sua esperienza Rossoblù battendo i nostri avversari praticamente
da solo. E domani ? nelle previsioni della vigilia, avrebbe dovuto essere un
confronto fra ex allenatori incrociati, ma i dirigenti viola hanno pensato bene
di avvolgere Stefano Pioli in un imbuto che lo ha convinto a dimettersi
sbattendo la porta, cosa per lui del tutto inusuale. Al suo posto, troveremo un
amico di Sinisa Mihajlovic, quel Vincenzo Montella che, da giocatore, ha
vissuto tante stagioni sulla stessa barca e altrettante in contrapposizione, a Genova
come a Roma. Noi ancora non siamo al sicuro; la Fiorentina vorrebbe chiudere la
stagione qualificandosi in Europa, e ovviamente risentirà dello scossone dovuto
al cambio dell’allenatore. A prima vista, verrebbe da dire che sarebbe stato
meglio incontrare Pioli, ma è tutto da dimostrare. Così come potrebbe avere un’incidenza
particolare il minacciato sciopero del tifo da parte dei sostenitori viola, ben
sapendo che in una qualsiasi squadra, non solo nella Fiorentina, possono
trovarsi giocatori a cui una protesta del genere non provoca alcuna reazione. Pronostico
triplo, dunque, in attesa di sapere chi sarà ad organizzare il nostro prossimo
campionato dalla stanza dei bottoni. Da questo punto di vista, negli ultimi
giorni Joey Saputo ha esternato lievi segnali di ravvedimento. È presto per
dire che ha imparato la lezione, ma la buona volontà va sempre apprezzata. E adesso,
sotto con la Fiorentina.
Paolo Milito
Nessun commento:
Posta un commento