Da bambina, e fino ai 16 anni abbondanti, vivevo praticamente a Bologna. Le sorelle della mia nonna, con svariati figli e nipoti al seguito, abitavano lì, e noi andavamo a trovarle spessissimo, anche perchè non si può tenere "la" bolognese lontana da Bologna...
Oggi ogni tanto torno a trovare i cugini, per fare acquisti bolognesi, per andare allo stadio e per farmi un sano e rigenerante "frullo" sotto i miei amati portici, e una cosa è rimasta intatta, nonostante Bologna negli ultimi trent'anni sia cambiata molto: l'arte che si respira nell'aria...
Sono nata e cresciuta sentendo parlare di Gino Cervi (da me amatissimo!), Gianni Morandi, Lucio Dalla, Andrea Mingardi, Magnus, Nilla Pizzi, Raffaella Carrà, Rossano Brazzi, Raffaele Pisu, Giulietta Masina, Raul Grassilli, Giorgio Bassani, Dino Sarti, Pier Paolo Pasolini e Giorgio Morandi, per poi arrivare a conoscere ed apprezzare Alessandro Bergonzoni, Luca Carboni, Cesare Cremonini, Eraldo Turra, Alberto Tomba, Alex Zanardi, Dodi Battaglia, Stefano Accorsi, Alessandro Haber, Andrea Roncato, Gigi Sammarchi e Roberto Freak Antoni...
Non me ne vogliano i personaggi che ho tralasciato, ma i miei bolognesi famosi e amati sono davvero tanti...
Quando passeggio per Bologna, vedo animarsi tante canzoni che sono la colonna sonora della mia vita: mi sembra di vedere il berlinese che chiede indicazioni, Guglielmo Marconi in vàtta a la so culeina, le vespe truccate anni '50 e i tifosi che tornano dalla trasferta, col thermos sul braccio e la coperta... e arrivando al caffè Zanarini in piazza Galvani, sento una voce che con orgoglio canta: "Se non siete del Bologna, arrossite di vergogna!".
Roberto Freak Antoni è stato un cabarettista comico e un poliedrico artista che ha vestito i panni di numerosi personaggi e creato varie formazioni musicali. Il suo rock era ironico e dissacrante e spesso demenziale, ma era davvero un geniaccio che non si è mai debolognesizzato: forse perchè il successo, quello che porta soldi, non lo aveva mai davvero raggiunto, o forse perchè la sua arte di cabarettista, autore e cantante, in una Bologna fine anni settanta, è nata e cresciuta in un contesto underground, e lì è rimasta...
Era un provocatore purosangue, senza peli sulla lingua e di un'ironia davvero pungente: "Si dice che una volta toccato il fondo non si possa che risalire... A me è capitato di cominciare a scavare!"...
Mi chiedo spesso perchè quando esco di casa io debba avere una "faccia da circostanza", debba rapportarmi con un prossimo che si aspetta che io sia nei loro standard e debba spendere il mio tempo vedendomi fare cose che non mi appartengono... Probabilmente è il mondo che ci impone i suoi ritmi e il suo modo di essere, e se si naviga controcorrente, al solito, si fa parte di quelli "sguasti"...
Io ringrazio per la presenza di quelli "sguasti", ringrazio chi ancora sa essere se stesso, chi non ha paura di esprimere i propri sentimenti, chi è coerente con le proprie idee e non ha paura di condividerle con gli altri.
"Non c'è gusto in Italia ad essere intelligenti"...
E il cuore rossoblu ringrazia per la grinta e la spontaneità di un inno ruvido, ma rappresentativo e verace!
Dal sito degli Skiantos:
IL GRANDE FREAK ANCORA UNA VOLTA CI HA FREGATO,
E HA DECISO DI ANDARE A FARE DANNI DA QUALCHE ALTRA PARTE!
ESSENDO PERO' DI ANIMO BUONO, CI HA LASCIATO
IN COMPAGNIA DELLE SUE CANZONI,
DELLE SUE POESIE E ANCHE DELLE SUE STRAVAGANZE
...E QUESTA IN FONDO E' LA COSA PIU' IMPORTANTE
Alessandra Sportelli Negrini
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