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sabato 22 febbraio 2014

Aspettando la Roma

Contro questa Roma, seconda potenza del campionato, il confronto appare proibitivo. La differenza tecnica fra le due squadre è enorme; quanto successo venerdì scorso a Milano, però, autorizza tutti noi a guardare questa partita con occhi meno pessimisti di quanto le circostanze potrebbero suggerire. Bologna e Roma si sono sfidate al Dall'Ara, in passato, per 66 volte, sempre in Serie A. I risultati sono stati vari, anche perchè non sempre le due squadre hanno vissuto momenti di gloria in contemporanea. Per esempio, il 19 gennaio 1964 i nostri eroi, guidati da Fulvio Bernardini, travolsero 4-0 una squadra di medio cabotaggio, prendendo definitivamente coscienza di poter vincere quel campionato, a dispetto dello scandalo-doping che sarebbe andato vergognosamente in scena nelle settimane successive. Andiamo un po' avanti nel tempo, ed arriviamo al 28 settembre 1980. I Rossoblù di Gigi Radice ricevono la Roma di Falcao e Bruno Conti. Ne viene fuori una partita combattutissima tra due squadre destinate a terminare ai primi posti della classifica ( la Roma seconda, noi settimi con cinque punti di penalizzazione ), finita 1-1 con gol di Garritano e Pruzzo. Le sorti dei due club divergeranno da lì in poi: i giallorossi vinceranno lo scudetto mentre il Bologna, nel giro di un anno solare, si ritroverà in Serie C. Le strade torneranno ad incrociarsi a fine Anni '80. Il 30 dicembre 1989 il Bologna di Maifredi, al centro del cui attacco presenta l'ex laziale Bruno Giordano, pareggia 1-1 un match giocato in un clima polare e passato alla storia per l'inconveniente occorso a Lionello Manfredonia, colpito durante la gara da un infarto che ne avrebbe decretato la fine della carriera. Impossibile dimenticare, poi, l'amara giornata dell'11 febbraio 2001: Niccolò Galli era morto 48 ore prima, il Presidente Gazzoni chiese inutilmente di rinviare la partita ( la Roma era disponibile, furono i vertici della FIGC a negare il rinvio; stranamente, qualche anno dopo, la Juventus, trovatasi in una situazione analoga, ottenne di posticipare una gara ); i giocatori Rossoblù, allenati da Guidolin, scesero in campo ancora scossi per l'accaduto. La Roma, destinata allo scudetto, vinse 2-1, e diede l'impressione di non voler ulteriormente infierire su una squadra in preda ad un grande dolore. Decisamente non riesco a catalogare con una sola parola quanto successo il 25 settembre 2004: il Bologna di Mazzone giocò una gran partita contro i giallorossi di Rudi Voeller, vincendo 3-1 con una doppietta di Meghni ed un gol di Cipriani, a cui rispose Totti. Il problema fu che ci trovammo a fare i conti col famigerato arbitro Pieri, capace ( come sempre ) di invertire le decisioni e di espellere per simulazione Giacomo Cipriani che aveva appena subito un clamoroso fallo da rigore. Non contento, Pieri decretò una seconda espulsione lasciando i Rossoblù in nove uomini; riuscimmo, come detto, a vincere lo stesso quella partita, al termine della quale il tecnico tedesco, furibondo per non essere riuscito a raddrizzare il risultato nonostante il colpo di vento favorevole, lasciò la Roma sbattendo la porta. Curioso il ricordo di fine gennaio 2011, quando si abbattè su Bologna una copiosa nevicata che costrinse l'arbitro a sospendere la partita dopo pochi minuti per rinviarne il seguito a tempi migliori .E veniamo a tempi più recenti, ovvero allo scorso campionato. E' vero, la Roma non era lo squadrone messo su nel frattempo da Rudi Garcia, e anche noi eravamo messi un po' meglio, disponendo in attacco di Gabbiadini e soprattutto di Gilardino il quale, non contento di aver giustiziato i giallorossi a domicilio nella partita di andata, trascinò la squadra in un match furibondo, giocato a mezzogiorno, e finito 3-3 solo perchè il tempo era scaduto: sono convinto che, se la gara fosse durata di più, avremmo visto segnare altri gol, in quanto le due squadre decisamente non si risparmiarono. Dunque, dopo quanto ho visto contro il Milan, credo di poter aspettare questo incontro senza il pensiero di essere sconfitto in partenza; sotto la guida di Ballardini la squadra sta dimostrando di poter reggere i vari confronti. L'unica cosa che mi infastidisce è rappresentata dalle voci di mercato: Bianchi e Kone sono corteggiati da squadre russe e cinesi, le cui sessioni di mercato si chiudono ai primi di marzo, e non vorrei che finissero per partire entrambi. Se perdessimo in questa fase due elementi di questo calibro, allora sì che la strada verso la salvezza diverrebbe davvero impraticabile. Spero proprio che la saggezza guidi le scelte di chi si occupa di certe questioni.



Paolo Milito



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