Il posticipo di domani sera porterà il Bologna a far visita, per la prima volta in Serie A, al Monza di Berlusconi e Galliani. Purtroppo, però, in queste ultime ore ha tenuto banco una vicenda spiacevole, di cui nessun componente del Bologna ha colpa, ma che ha messo a nudo, ancora una volta, umane meschinità di cui non si sentiva affatto la mancanza. In particolare, la richiesta, da parte del DG monzese Galliani, di rinviare la partita perché “ i ragazzi sono sotto choc “. Già. Non metto in dubbio che non sia piacevole dover scendere in campo dopo aver visto un compagno di squadra perforato dalle coltellate di uno squilibrato. Peccato, però, che lo stesso Galliani, nel 2001, quando era ai vertici della Lega Calcio, se ne fregò beatamente del dolore dei nostri ragazzi, che avevano appena visto MORIRE Niccolò Galli, e impose di giocare una partita che perdemmo malamente, contro la Roma. Così come, nello scorso campionato, ci è stato imposto di giocare contro il Cagliari all’indomani di un’impennata di contagi Covid, e anche lì è andata in scena una sconfitta annunciata. Almeno in questo caso, dobbiamo dare atto che l’attuale dirigenza della Lega Calcio non ha usato due pesi e due misure, motivando il mancato rinvio col fatto che l’unica data utile per il recupero sarebbe caduta tre giorni prima della partita di ritorno, a causa del calendario asimmetrico. A questa manfrina, si è aggiunto un altro risvolto fastidioso: è stato sottolineato da tutti che a disarmare lo squilibrato è stato Massimo Tarantino, un personaggio che il Popolo Rossoblù conosce fin troppo bene. Il guaio è che da più parti è stato presentato come “ l’ex campione dell’Inter “, quando sappiamo benissimo che in nerazzurro Tarantino ha giocato poche partite prima di essere scaricato a causa di un brutto infortunio, dopodichè il lungimirante Peppino Gazzoni lo prese in prestito e, una volta compreso il suo reale valore, lo riscattò facendolo diventare un idolo della nostra Curva. Insomma, ogni occasione è buona per sminuire il valore del Bologna !!! Vabbè, guardiamo avanti. Come già accennato, il Monza è al debutto in Serie A, ragion per cui il confronto vanta pochissimi precedenti, otto, distribuiti fra Serie B, Serie C e Coppa Italia, con un bilancio in perfetta parità: tre vittorie a testa e due pareggi. La vittoria più robusta dei lombardi è il 3-2 ottenuto il 4 settembre 1977 in Coppa Italia: per il Monza, gol di Silva, Cantarutti e un autogol di Bellugi, per noi a segno Maselli e Giuliano Fiorini. Le nostre vittorie e i pareggi, invece, sono tutti risultati di stretta misura. Domani, di fatto, sarà uno scontro diretto, contro un’avversaria che ha i nostri stessi punti e che, come noi, ha già cambiato allenatore. Galliani avrebbe voluto rinviare il match anche per ovviare a delle assenze pesanti ( oltre a Pablo Marì, vittima dello squilibrato, il Monza deve fare a meno di Ranocchia, nostra vecchia conoscenza, che vorrebbe smettere di giocare nonostante i reiterati inviti a ripensarci da parte di Berlusconi ). Per contro, nelle nostre file mancherà Arnautovic, messo fuori combattimento da un virus intestinale ( … allegria … ). In ogni caso, i nostri eroi dovranno dare continuità alla bella vittoria ottenuta contro il Lecce, in modo da concretizzare le teorie di Thiago Motta e scacciare i pericolosi fantasmi che si stavano affacciando nei paraggi di Casteldebole. Il tutto, una volta tanto, alla presenza di Joey Saputo ( meglio tardi che mai ). Buona partita a tutti.
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