L’impegno di domani sera in Coppa Italia contro il Cagliari offre al Bologna di Thiago Motta la grande opportunità di dare continuità ai grandissimi progressi messi in mostra nella turbolenta trasferta napoletana. In effetti eravamo andati lì a fare da agnello sacrificale: è finita con Spalletti che pretendeva scompostamente il fischio finale quando ancora c’era da giocare un abbondante minuto di recupero, e con l’immancabile regalino arbitrale a Mister Minuzzaglia sotto forma di fischio finale lanciato col pallone in gioco e i nostri attaccanti potenzialmente in grado di rinverdire i fasti di Rolando Bianchi in versione Toro. Peccato, perché eravamo pure riusciti a passare in vantaggio per primi. Con la prospettiva di realizzare una Grande Impresa. In ogni caso, meglio voltare pagina e guardare avanti, pensando ad affrontare la partita di domani al meglio delle possibilità attuali. Il confronto, al Dall’Ara, conta 36 precedenti, spalmati fra Serie A, Serie B e Coppa Italia; 18 le vittorie del Bologna, 8 quelle dei sardi, 10 i pareggi. La nostra vittoria più vistosa è il 4-2 ottenuto il 20 maggio 1973: a segno Beppe Savoldi ( doppietta ), Roberto Vieri e Adriano Fedele per i nostri colori, Gigi Riva e Mario Maraschi ( un ex ) per i nostri avversari. Il Cagliari, invece, ha vinto per due volte 3-1: il 30 maggio 1965 ( doppietta di Nenè e gol di Rizzo in risposta ad Helmuth Haller ) e il 2 maggio 1999 ( per i sardi a segno ‘O Neill, Macellari e Mboma, per noi Beppe Signori ). Riguardo ai pareggi, per due volte è finita 2-2: il 13 aprile 1969, quando alla doppietta del nostro Muiesan replicarono Gigi Riva e Mario Brugnera, e il 6 marzo 2011, a segno Di Vaio e Ramirez per il Bologna in risposta a Cossu e Ragatzu. Dunque, cominciano a vedersi, sia pure con molta difficoltà, i primi effetti della Cura-Thiago. Al netto delle cazzate arbitrali, c’è ancora molto lavoro da fare: oltre al solito calo nel finale, e all’immancabile cappella di Skorupski poi compensata con due interventi alla Jascin, il nostro attuale tecnico deve fare i conti con le bizze di certi soggetti, vedi alla voce Vignato, partiti al mondo come fenomeni e tornati a casa come lavativi. Insomma, non ci facciamo mancare proprio nulla. Vabbè, il Cagliari non è una potenza euromondiale e oltretutto è pure in B, quindi non dovrebbe esercitare pressioni psicologiche sul team arbitrale, quasi interamente abruzzese. Quindi, non dovrebbero esserci problemi a superare l’ostacolo e il turno, facendo anche bella figura. Sperando di non trovare sgradite sorprese dietro l’angolo.
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