Credo che un regalo più bello non si potesse ricevere!
Grazie di tutto!
Queste sono le risposte che ci piacciono!
Questi sono gli argomenti!
Questo è il mio Bologna!!
Una lettera aperta alla nostra squadra del cuore... Per parlare, capire, confrontarci ed essere uniti... Senza alcuna ambizione, ma solo per amore... Noi ci siamo, ragazzi, siamo sempre presenti... Lottiamo, corriamo e soffriamo con voi... Perchè sempre e comunque FINO ALLA FINE, FORZA BOLOGNA!!!
Credo che un regalo più bello non si potesse ricevere!
Grazie di tutto!
Queste sono le risposte che ci piacciono!
Questi sono gli argomenti!
Questo è il mio Bologna!!
Speriamo proprio di no, però, dopo tre sconfitte consecutive, non è che siamo portati esattamente a pensare in positivo. Paradossalmente, siamo ancora in tempo, vincendo domani, a realizzare il miglior punteggio nel girone di andata da quando si è tornati a 20 squadre in Serie A. Di certo, per la prima volta da quando esiste questo derby 2.0, sarà uno scontro diretto nel vero senso della parola, in quanto abbiamo in classifica gli stessi punti del Sassuolo. La retrospettiva è semplice e veloce, in quanto il match vanta appena sette precedenti, con tre vittorie del Bologna, due del Sassuolo e due pareggi. La nostra miglior partita risale al 24 gennaio 2016: vincemmo 2-0 grazie a Giaccherini e Floccari. Per contro, l’8 novembre 2019 abbiamo incassato un 3-1 dovuto alla doppietta di Caputo e ad un gol di Boga, contro un gol di Orsolini. Dei due pareggi, notevole quello del 28 ottobre 2018: finì 2-2, coi Rossoblù due volte in vantaggio, con Palacio e Mbaye, e raggiunti prima da Marlon e poi, su rigore, da Boateng. E domani ??? Sinisa si è detto soddisfatto dell’atteggiamento tenuto contro la Juve; sarebbe il caso, però, di concretizzare certe situazioni, in quanto i complimenti e gli elogi da soli non portano punti e miglioramenti in classifica. Visto quanto successo nelle ultime tre partite, a questo punto non mi sbilancio in previsioni. Sperando che i nostri baldi giovani non ci riservino un’ultima incazzatura prima di consegnare agli archivi questo contraddittorio 2021. Staremo a vedere. E Buon Natale.
Con una nebbia che si tagliava letteralmente col coltello vado in quel di Bologna, al dall'Ara, a casa... accompagnata da due tifosi avversari dotati di una signorilità e di un rispetto che non ho trovato, invece, tra i "bolognesi" presenti tifanti Juventus (vi garantisco che sentire un bolognese di Bologna che chiede "chi è il numero 9 del Bologna" è aberrante!!!).
Con non poca fatica visiva ho seguito la partita e sinceramente non ho visto tutto questo "non gioco" del Bologna. Ha vinto la Juventus, ma non certo la squadra più forte in campo!Lo ha ribadito Sinisa Mihajlovic in sala stampa: non è una nostra allucinazione, dopo anni e anni di vacche magre siamo in diretta concorrenza con l’odiatissima banda bianconera, alla quale domani pomeriggio potremmo riservare un’adeguata accoglienza. A patto che i nostri eroi riducano all’osso disattenzioni e svarioni. Per tacere di certe sviste arbitrali a senso unico sempre in agguato. Ma andiamo per gradi. La nonna ( o la trisavola ??? ) di tutte le partite vanta, in territorio bolognese, la bellezza di 89 precedenti, suddivisi fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, ed è una delle poche gare in cui il fattore campo finisce per essere ininfluente: 38 vittorie per la Juventus, 23 per il Bologna e ben 30 pareggi. La nostra vittoria più larga risale al 24 maggio 1931: un bel 4-0, dovuto alla tripletta di Reguzzoni e al tocco finale di Ottani. La vittoria più consistente della Juve è invece il 5-0 ottenuto il 29 ottobre 1950: doppietta di Praest accompagnata dalle reti di Manente, Karl Hansen e John Hansen. Quanto ai pareggi, notevole il 7-7 maturato il 15 ottobre 1958, finale per il terzo posto di Coppa Italia: nei tempi regolamentari era finita 3-3, dopo i rigori si era appunto sul 7-7; da regolamento dell’epoca, a quel punto l’arbitro procedette al sorteggio, che arrise ai nostri colori. Al di là dei semplici numeri, ovviamente ricordiamo con immutato affetto Carletto Mazzone e le mazzate rifilate il 28 novembre 1998 alla Juve di Marcello Lippi, coi Rossoblù in trionfo per 3-0 dopo appena mezz’ora di gioco: segnarono Michele Paramatti, Beppe Signori e Davide Fontolan. Così come non possiamo dimenticare l’infelice serata del 13 aprile 2003, quando, al momento di acciuffare un insperato 2-2, il nostro tecnico Guidolin non trovò di meglio che paragonare la Città di Bologna ad un gigantesco pozzonero … Vabbè, questione di punti di vista. Domani , dunque, riceveremo la visita di una Juve leggermente più scadente rispetto ai livelli dell’ultimo decennio, e potremmo tentare di rifarci dopo le ultime due sconfitte consecutive, maturate comunque in contesti diametralmente opposti. In fin dei conti la squadra è ottima, vanno solo corrette alcune imprecisioni. Insomma: pronostico triplo. Buona partita a tutti.
"Se i tre attaccanti non attaccano, se non si vince un contrasto, se non si fa un dribling e non si attacca, è chiaro che si perdano le partite! Oggi siamo stati mosci, presuntuosi e non abbiamo creato nulla!"
Credo che il Mister abbia riassunto alla perfezione la partita di oggi. Con la Fiorentina, nonostante la sconfitta, quello che avevano preparato in allenamento è stato portato sul campo e la differenza si è vista! Oggi, nonostante si fossero preparati, in campo non hanno giocato! Non ci hanno neanche provato! La differenza nell'atteggiamento è fondamentale!Dopo aver fatto la felicità di Maleh, compaesano di Giacomino Bulgarelli dal nome fuorviante e ingannevole, il Bologna riparte dalla sponda granata di Torino, ancora una volta alle 12.30, ancora una volta col conforto della diretta SKY, nel tentativo di mettere subito alle spalle la sconfitta nel Derby dell’Appennino e consolidare la posizione in classifica in prospettiva europea. Il confronto vanta qualcosa come 74 precedenti, suddivisi fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia. 42 le vittorie del Toro, 10 quelle Rossoblù, ben 22 i pareggi. La vittoria più larga dei padroni di casa risale al 4 luglio 1926: finì 6-2, cinque gol di Janni ed uno di Baloncieri contro i nostri Tarabusi ed Urik. Il nostro maggior trionfo è invece il 4-2 ottenuto il 19 dicembre 1965: per noi a segno Haller, Furlanis, Micelli e Nielsen, per loro Meroni e Orlando. Per due volte è finita 3-3: il 7 marzo 1937 ( gol di Buscaglia, Galli e autogol di Allasio per il Torino, gol di Maini, Raffaele Sansone e autogol di Gasperi per noi ) e il 16 marzo 1975, quando replicammo alla tripletta di Paolo Pulici con una doppietta di Fausto Landini e un gol di Beppe Savoldi. Domani, ancora una volta contro un pezzo del passato di Sinisa Mihajlovic, andiamo a far visita ad un avversario che in classifica ha cinque punti meno di noi, ma tradizionalmente ostico e spigoloso. Senza dimenticare l’interminabile strascico dello Scudetto 1927: due anni fa, di questi tempi, il presidente federale Gravina, dopo un secolo di immobilismo, si era impegnato a risolvere la questione “ entro la fine delle festività “; purtroppo non aveva specificato di quale anno, ragion per cui siamo ancora in attesa. Con gli amici di Futuro Rossoblù nel frattempo avevamo chiesto spiegazioni, ma la risposta della FIGC è stata molto evasiva e sfuggente: hanno accampato la scusa della pandemia ( scoppiata DOPO, non PRIMA della fine delle festività 2019 ), evitando di rendere conto della possibile causa del nuovo stop, ovvero l’assurda proposta di assegnare mezzo Scudetto a ciascuna delle parti, che se da un lato serviva ad ingraziarsi Urbano Cairo, editore della Gazzetta dello Sport, dall’altra avrà sicuramente irritato la dirigenza del Bologna, pur essendo mancata una comunicazione ufficiale al riguardo. Vabbè, pensiamo al calcio giocato e andiamo a Torino, nella speranza di vedere tra i pali lo Skorupski fenomenale autore di paratissime da tre punti contro la Roma anziché quello da calci-nel-culo che ha provocato il rigore che ha dato la vittoria alla Fiorentina. Sperando nel fondamentale recupero di Arnautovic. E in attesa del ritorno di Dominguez, assente per squalifica. Buona partita a tutti.
Dopo aver bastonato, a metà settimana, la squadra che lo portò per prima in Italia, Sinisa Mihajlovic ritrova, nell’anticipo scomodoso del mezzogiorno di domani ( per fortuna in diretta su SKY ), un altro pezzo del proprio passato, per dar vita al tradizionale Derby dell’Appennino, ma anche delle proprietà nordamerikane. Il confronto vanta la bellezza di 76 precedenti, suddivisi fra Prima Divisione, Serie A e Coppa Italia, con 29 vittorie del Bologna, 18 della Fiorentina e 22 pareggi. La nostra vittoria più robusta è il 5-3 ottenuto il 5 gennaio 1941: doppietta di Puricelli e reti di Reguzzoni, Andreoli e Biavati, contro i gol di Di Benedetti e Menti II e un autogol del nostro Pagotto. Per contro, la Fiorentina ci rifilò un sonoro 4-0 il 5 aprile 1959, grazie alla tripletta di Petris e al sigillo finale di Hamrin. Per quel che riguarda i pareggi, per ben due volte è finita 3-3: il 21 maggio 1961, doppietta di Pascutti e gol di Vinicio contro una doppietta di Hamrin e un gol di Milan, e lo scorso 2 maggio, coi viola per tre volte in vantaggio con Vlahovic, Bonaventura e ancora Vlahovic e per tre volte raggiunti da Rodrigo Palacio, che con quella tripletta ha stabilito un record, diventando il più anziano giocatore a mettere a segno una tripletta in Serie A. Domani riceveremo la visita di una squadra che ha gli stessi nostri punti, e nella stagione corrente ha effettuato un percorso molto simile al nostro. In sala stampa Sinisa ha invitato tutti a mantenere i piedi per terra, ma è chiaro che, dopo le ultime due vittorie consecutive, ci aspettiamo tutti un ulteriore passo in avanti verso la realizzazione di un sogno che, alla fine della famigerata partita di Coppa Italia con la Ternana, non sarebbe passato neppure per l’anticamera del cervello di nessuno di noi. Avanti con giudizio, dunque, e aspettarsi belle notizie a questo punto è lecito. Buona partita a tutti.
Nemmeno il tempo di festeggiare la complicata vittoria ottenuta a La Spezia, grazie al nettissimo rigore trasformato da Arnautovic dopo aver colpito TRE pali, che il calendario ci chiama a ricevere, nel turno infrasettimanale, la visita a domicilio della Roma di Mourinho, ovvero il primo grande amore italiano di Sinisa Mihajlovic. Il confronto vanta qualcosa come 77 precedenti, suddivisi fra Prima Divisione, Serie A e Coppa Italia, con 33 vittorie Rossoblù, 22 della Roma e 22 pareggi. La vittoria più robusta del Bologna è il 5-2 del 29 giugno 1930: tripletta di Maini, gol di Busini e autogol del romanista Degni, a cui replicarono Volk e … Fulvio Bernardini, all’epoca giocatore giallorosso. Per rintracciare la nostra giornata più disastrosa, invece, è sufficiente rivedere il campionato scorso, e tornare al 13 dicembre 2020, quando la Roma ci ha preso letteralmente a pallonate uscendo vittoriosa dal Dall’Ara per 5-1: autogol di Andrea Poli, gol di Dzeko, Pellegrini, Veretout e Mkhitharyan ( … urka … ) inframmezzati da un autogol di Cristante a nostro favore. Passando ai numerosi pareggi, per ben due volte è uscito il risultato finale di 3-3: il 9 novembre 1930,doppietta di Maini e gol di Reguzzoni per il Bologna contro i gol dei giallorossi Chini, Lombardo e Volk, e il 27 gennaio 2013,a segno per noi Gilardino, Gabbiadini e Pasquato, per la Roma Florenzi, il nostro ex Osvaldo e Tachtsidis. Domani avremo di fronte un avversario che, nono stante certi squilli di tromba, in classifica ci precede di una sola posizione e di quattro punti, e che come noi ha vissuto finora una stagione a fasi alterne, basti pensare alla clamorosa sconfitta rimediata in campo internazionale contro il Bodoe Glimt. In conferenza-stampa, Sinisa ha detto che bisognerà avere per la Roma il massimo rispetto, e che i nostri dovranno mettere in atto la partita perfetta. In effetti possiamo giocarcela, a patto che si riesca ad evitare certe dormite collettive improvvise piuttosto frequenti nelle file del Bologna più recente, vuoi per inesperienza dei singoli, vuoi per stanchezza, per contrasti interni o per chissà cos’altro. In ogni caso, abbiamo una buona squadra, e senza voler strafare possiamo legittimamente aspirare a consolidare la posizione nella parte sinistra della classifica, in attesa di ulteriori progressi negli anni a venire. Per finire, una constatazione: alla ripresa delle partite, dopo la pausa fra il primo e il secondo tempo, per varie ragioni il gioco riparte con un po’ di ritardo rispetto al dovuto, e nessuno ha mai nulla da obiettare. Ebbene, sappiate che il Bologna si è beccato una multa “ per aver ritardato senza motivo l’inizio della ripresa “ a La Spezia !!! A pensar male … Vabbè, buona partita a tutti.
Dalla mervagliosa penna del Nostro super tifoso, super poeta, super attore, super tutto Gianni Parmiani:
Non è mica una facezia
vincer contro questo Spezia!
Pali fatti? Sono tre…
come i punti! Avanti, alé!
*
Spezia - Bologna 0 - 1 ☺️
Niente da aggiungere❤💙
Alessandra Sportelli Negrini
Dopo la sconcertante sconfitta interna di domenica scorsa contro il Venezia, incassata al termine di una partita stradominata dai nostri e vinta dai veneti grazie ad un rimpallo fortunoso ( oltre che all’immancabile svista arbitrale nel finale di gara ), il Bologna va a far visita a quella che, nell’ultimo anno solare, è diventata la sua bestia nera, e non solo per via dei suoi colori sociali. In terra ligure il confronto vanta appena sei precedenti, con un bilancio di assoluta parità: due vittorie per parte e due pareggi. Volendo spaccare il capello, possiamo evidenziare la nostra vittoria ottenuta il 30 dicembre 1994, in Serie C: un bel 3-1 dovuto alla doppietta di Luca Cecconi e al rigore di Marco De Marchi con cui ribaltammo il vantaggio iniziale messo a segno da Della Costa. Quanto ai liguri, il 10 febbraio 2007, in Serie B, ci rifilarono un 2-0 con Guidetti e Varricchio. Infine i pareggi: uno 0-0 e il 2-2 uscito il 16 dicembre 2020, doppietta di Nzola e replica dei nostri Dominguez e Barrow, autore di un gol pirotecnico. La partita di domani, in teoria, sarebbe solo da vincere, senza troppi giri di parole, ma dopo quanto accaduto contro il Venezia è lecito non dare nulla per scontato. Potrebbe essere l’occasione per veder giocare dall’inizio Nicolas Viola, così come potrebbe essere la volta di Orsolini di legittimare i soldi del proprio stipendio, dovendo rimpiazzare l’infortunato De Silvestri in una posizione a lui congeniale. Sulla carta siamo nettamente favoriti, ma sarà bene non peccare di sufficienza contro un avversario che negli ultimi tempi ci ha sempre riservato brutte sorprese. Staremo a vedere.
Il Dall'Ara e il presidente Saputo vengono freddati da Okeke con un gol di rimpallo al 61'. In due parole, il succo della sfida tra Bologna e Venezia è questo! Inutilmente, poi, i tifosi rossoblu reclameranno il rigore non dato per fallo su Santander.
Sotto gli occhi di Joey Saputo (ultimo suo capolino a Bologna per la sconfitta contro l’Empoli... io una domanda me la sono fatta..), il Bologna di Sinisa Mihajlovic commette un passo falso, permettendo al Venezia di Zanetti di uscire dal Dall’Ara con tre punti.Volendo, potremmo definire la partita di domani fra Bologna e Venezia il derby di Joe Tacopina, essendo le due società accomunate dalla cura ricostituente messa a punto dal vulcanico avvocato italoamericano. A Bologna il confronto conta 23 precedenti, spalmati fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, con 10 vittorie Rossoblù, 4 del Venezia e 9 pareggi. La nostra vittoria più larga è il 6-1 ottenuto il 4 dicembre 1949, in Serie A: gol di Taiti, poker di Mike e sesto gol di Cesarino Cervellati, a cui replicò nel finale Bercarich per il punto della bandiera. Il 25 maggio 1941, in Coppa Italia, fu invece il Venezia a vincere contro i freschi e ormai appagati Campioni d’Italia per 4-3: per i neroverdi segnarono Loik, Alberico e Pernigo ( doppietta ), in risposta alla doppietta di Puricelli e al rigore messo a segno da Sdraulig. Quanto ai pareggi, tutti di stretta misura. Domani pomeriggio, nell’ormai insolita collocazione delle 15, i nostri eroi saranno chiamati a dare continuità al trionfale pomeriggio genovese realizzato prima della sosta, tentando quel salto di qualità che negli ultimi anni è stato sempre in agguato ma per varie ragioni, non tutte tollerabili, non si è mai concretizzato. Sinisa Mihajlovic, che ha “ festeggiato “ la cittadinanza bolognese con un febbrone da cavallo, dovuto comunque all’influenza stagionale e non al terzo vaccino Covid, come invece aveva insinuato qualcuno, dovrebbe essere regolarmente in panchina, visto che si è presentato in sala stampa in compagnia di Musa Barrow. Insomma, sembrano esserci tutti i presupposti per una bella domenica di calcio. Buona partita a tutti.
Una Sampdoria alla disperata ricerca di risultati positivi... D'Aversa in una situazione difficile... I blucerchiati dovranno affrontare un Bologna reduce dalla vittoria contro il Cagliari e in una buona situazione di classifica. La vittoria proietterebbe i felsinei in zona Europa (boni.... Ttate boni... 🤭).
Prima di cominciare, mi permetto una divagazione: nel recente passato, mi sono beccato una robusta dose di critiche per essermi schierato apertamente contro il ventilato sbarco, sotto le Due Torri, di un certo Mario Balotelli. Ebbene, continuo a pensare che soggetti del genere non possano essere utili alla causa, come non lo fu un certo Daniele Vantaggiato, la cui più eclatante impresa messa a segno con la nostra maglia fu quella di avventarsi contro un guardalinee durante un’insignificante amichevole d’agosto, costringendo il nostro mister dell’epoca, Pierpaolo Bisoli, a prenderlo di peso per buttarlo fuori dal campo dopo essere stato espulso. In questi giorni Vantaggiato ha rimediato una maxi-squalifica per aver minacciato un arbitro, appoggiato da Igor Protti, grande bomber del passato che da dirigente, evidentemente, non ha la stessa brillantezza di quando giocava. Come dice un famoso spot: se li conosci, li eviti. E veniamo alle vicende di Casa Rossoblù. Dopo la trionfale nottata contro il Cagliari, il calendario ci chiama, nell’ormai insolita collocazione domenicale delle 15, a far visita alla Sampdoria, che aveva iniziato questa stagione con ben altre ambizioni rispetto all’attuale posizione di classifica. Il match richiama alla mente tanti incroci, presenti e passati: Mister Sinisa, protagonista su quella sponda genovese sia da giocatore che da tecnico; e poi Manolo Gabbiadini, Angelo Da Costa, Andrea Poli, Roberto Soriano, Lorenzo De Silvestri, Albin Ekdal, Alex Ferrari, Daniele Gastaldello, via via fino a Gaston Ramirez che ha approfittato della circostanza per annunciare al mondo di essere stato respinto dal Bologna, dove avrebbe voluto ritornare dopo essere stato scaricato dalla Samp. Se non ricordo male, però, quando andò via Gastoncito se ne uscì con uno dei tanti abusatissimi paragoni fra le utilitarie e le fuoriserie di lusso, ragion per cui chi è causa del proprio male … Vabbè, largo ai numeri: la Sampdoria, intesa come tale, è stata fondata nel 1946 assemblando quattro squadre liguri; per questo la gara di domani, pur essendo una classicissima del calcio italiano, vanta un numero di precedenti nutrito ma non troppo. A Genova sono 53, suddivisi fra Serie A, Coppa Italia e Intertoto, con 25 vittorie blucerchiate, 15 Rossoblù e 13 pareggi. Le aride cifre raccontano di un 7-2 ottenuto dai liguri il 10 giugno 1951, grazie alla tripletta di Sabbatella e ai gol di Gei, Lorenzo, Parodi e Bassetto a cui replicammo solo con Tacconi e Filiput. Per contro, l’8 gennaio 1952 i nostri eroi rifilarono ai padroni di casa un sonoro 5-2: doppiette di Valentinuzzi e Pivatelli e rigore messo a segno da Ezio Pascutti, in risposta ai gol di Martini e Firmani. Fra i pareggi, si ricorda il 2-2 uscito il 10 gennaio 1954: doppietta blucerchiata di Karl Hansen, a cui replicammo con Pivatelli e Pozzan. Al di là dei punteggi, invece, si ricorda un’annata in cui le due squadre si affrontarono per sei volte, fra campionato, Coppa Italia e derby tricolore in Intertoto, così come resta indimenticabile il ribaltone del 29 marzo 1998, quando Kenneth Andersson rispose con tre bastonate al doppio vantaggio messo a segno da Montella e Veron. Domani i nostri giocatori saranno chiamati a dare continuità all’impresa realizzata lunedì sera contro il Cagliari. La speranza è di non dover assistere al solito festival di distrazioni e dormite collettive improvvise, o peggio ancora a sviste arbitrali a senso unico. Staremo a vedere. Buona partita a tutti.
"Tutti in piedi per il Bologna!!"
"Tutti in piedi per il Bologna!!"Tanto tuonò che piovve: l’arbitro Serra, che giovedì scorso a Napoli aveva diretto la nostra partita con un po’ troppa disinvoltura, si è beccato una bella sospensione. Dunque non eravamo noi ad avere manie di persecuzione !!! Sarebbe bello, in questi casi, poter ripetere le gare falsate, ma dopo aver visto come sia stata stravolta l’idea di base che aveva portato all’introduzione del VAR, ho forti dubbi che anche in questo caso finirebbero per essere privilegiate le cosiddette “ grandi “. Meglio quindi guardare avanti ed attenersi alla stretta realtà anziché cavalcare pericolose utopie. Dopo aver dovuto affrontare le prime della classe, rimediando un pienone di danni e beffe, il posticipo di domani sera ci offre una ghiottissima occasione per rifarci del maltolto, imponendoci di ricevere la visita a domicilio del Cagliari fanalino di coda. Curiosamente, un anno fa si giocò la stessa partita, sempre al Dall’Ara. Questo confronto tutto Rossoblù vanta 35 precedenti, ripartiti fra Serie A, Serie B e Coppa Italia, con 17 vittorie del Bologna, 8 del Cagliari e 10 pareggi. Il nostro successo più largo risale al 20 maggio 1973: 4-2, doppietta di Beppe Savoldi e gol di Roberto Vieri e Adriano Fedele, contro i cagliaritani Gigi Riva e Mario Maraschi, un nostro ex. Per contro, i sardi hanno vinto due volte col punteggio di 3-1, il 30 maggio 1965 e il 2 maggio 1999. Quanto ai pareggi, due volte è uscito il 2-2: il 13 aprile 1969 e il 6 marzo 2011. Domani sera, dunque, siamo obbligati a vincere, un po’ per continuare sulla strada intrapresa verso un piazzamento migliore degli anni precedenti, un po’ perché se ridotti in nove abbiamo rischiato di battere clamorosamente il Milan, non possiamo certo permetterci di fare passi falsi contro l’ultima in classifica. Buona partita a tutti.
Vogliamo parlarne? Parliamone, anche se non servirà assolutamente a nulla!!
Napoli 3 - Bologna 0, con giustissima vittoria del Napoli!!Dopo la sconcertante sconfitta rimediata in casa contro il Milan, leggermente attenuata dall’essere stati ad un passo dal vincere pur essendo in 9 contro 15 ( … capiscimi-a-me … ), il calendario ci impone di far visita al Napoli di Luciano Spalletti. Il confronto vanta ben 73 precedenti, suddivisi fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, con 37 vittorie dei padroni di casa, 13 del Bologna e 23 pareggi. La vittoria più larga del Napoli risale al 19 aprile 2016: un secco 6-0 dovuto alla tripletta di Mertens, alla doppietta di Gabbiadini e ad un gol di Lopez. Per contro, il 15 gennaio 1939 fu il Bologna a vincere 6-1, doppietta di Puricelli e gol di Biavati, Raffaele Sansone, Reguzzoni e Andreolo, a cui rispose il gol della bandiera di Nereo Rocco. Quanto ai pareggi, memorabile il 4-4 del 10 novembre 1940: per il Napoli tripletta di Rosellini e gol di Barrera, a cui replicammo con una doppietta di Reguzzoni, un gol di Puricelli ed uno di Andreoli. Il fatto che il Napoli sia lanciatissimo in Italia e in Europa non dovrebbe in realtà metterci troppo pensiero, visto il trattamento che abbiamo riservato alla Lazio. Il problema è che i nostri avversari cominciano a beneficiare di un po’ troppi “ aiutini “ arbitrali; personalmente, da sempre cerco di attaccarmi il meno possibile a certe polemiche facili, ma le ripetute sviste di Valeri a senso unico di sabato notte e la successiva multa rifilata a Claudio Fenucci, che in trent’anni di carriera non aveva mai subìto neppure un richiamo verbale, mi portano a pensare che in qualche stanza federale il nostro club non goda di troppe simpatie. Vabbè, ad armi pari ce la possiamo giocare. AD ARMI PARI. Per il resto si vedrà.
Bologna-Milan: due espulsioni... La prima dubbia e non poco... Rischia anche Arnautovic...
Il rosso a Soumaoro suscita non poche perplessità. Netto, invece, quello di Soriano per il fallo su Tourè...Dopo l’irritante pareggio rimediato in quel di Udine, il Bologna riparte verso nuove avventure, e nell’anticipo di domani sera è chiamato a ricevere il Milan di Stefano Pioli, in un confronto che oppone incrociati due ex allenatori capaci di lasciare il segno sulle rispettive panchine. Superclassica del calcio italiano, al Dall’Ara la partita vanta la bellezza di 88 precedenti, suddivisi fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia; 36 le vittorie del Bologna, 30 quelle del Milan, 23 i pareggi. La vittoria più notevole dei nostri eroi è il 6-3 ottenuto il 6 gennaio 1935: doppiette di Ottani e Raffaele Sansone in aggiunta ai gol di Schiavio e Maini, contro la doppietta di Moretti e il gol di Arcari per i rossoneri. Purtroppo per noi, invece, per ben tre volte il Milan è uscito vincitore col punteggio di 4-1: il 19 giugno 1975, in Coppa Italia, il 25 giugno 1989 e il 25 gennaio 2009, entrambe le volte in Serie A. Fra i pareggi, infine, si ricorda il 3-3 del 25 settembre 2013, dovuto soprattutto ai gravi errori commessi nei minuti finali dal nostro portiere ( ? ) Curci dopo aver condotto quasi tutta la gara per 3-1. Domani sera riceveremo la visita di un branco di lupi incazzati dopo quanto accaduto in campo internazionale. Reduci da una partita in bianco e nero, nel vero senso della parola, come diretta conseguenza del gravissimo infortunio occorso al giovane Kingsley, faremo conoscenza col nuovo acquisto Viola, un colore che sotto le Due Torri risulta tradizionalmente indigesto, ma fino a un certo punto: il giocatore in questione era attualmente svincolato per motivi contrattuali, ma non è certamente l’ultima ruota del carro. Ricordiamoci che in passato un altro Viola, Nando, negli Anni ’70 ha vestito la nostra maglia con ottimi risultati, e che nei tempi andati dal mazzo degli svincolati abbiamo pescato gente chiamata Paramatti e Nervo. La strana conclusione della partita di domenica scorsa ci ha insegnato che non basta avere buoni giocatori, dirigenti bravi e un grande allenatore: ormai ci manca poco che dovremo stare attenti che Sinisa Mihajlovic non porti la coppola troppo inclinata, o che la capoccia pelata di Marco Di Vaio sia conforme alle regole anti Covid !!! Vabbè, andiamo incontro al Milan e cerchiamo di ottenere un risultato all’altezza del nostro buon nome, impresa non difficile se si mantiene la giusta concentrazione.
Dopo la sosta per gli impegni delle varie Nazionali, il campionato riparte, e il Bologna, rigenerato dalla pirotecnica vittoria ottenuta contro la Lazio, è chiamato a far visita all’Udinese, avversaria da sempre non facile da domare, oltretutto guidata dal nostro ex vice-allenatore Luca Gotti. In terra friulana il match conta 47 precedenti, spalmati fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia. 20 le vittorie dell’Udinese, 11 quelle del Bologna, 16 i pareggi. Per ben due volte abbiamo perso 4-0, il 17 novembre 1991, in Serie B, e il 4 dicembre 2019, in Coppa Italia. Va ricordato, però, che il 18 ottobre 1925 lo Squadrone-che-faceva-tremare-il-mondo prese letteralmente a pallonate le zebre meno pregiate d’Italia, uscendo dal campo vittorioso con un perentorio 7-1: al vantaggio iniziale del bianconero Tosolini, replicammo con un rigore di Martelli I, una tripletta di Angiolino Schiavio,un gol di Della Valle III, uno di Pozzi e beneficiammo pure di un autogol di Piani. Quanto ai pareggi, per tre volte è uscito il 2-2 finale. Infine, per non farci mancare nulla, ricordiamo la vittoria a tavolino per 2-0 ottenuta il 10 maggio 1953 in seguito a degli incidenti scatenati dai tifosi locali. E domani ??? Andiamo a far visita ad una squadra che precediamo in classifica di cinque posizioni. A dire il vero, nonostante qualcuno sostenga il contrario, non siamo messi poi così male: si tratta solo di trovare un passo più continuo e omogeneo. In effetti resta un po’ difficile capacitarsi del fatto che quelli che han preso letteralmente a calci nel culo i laziali di Sarri siano gli stessi che pochi giorni prima avevano incassato sei ceffoni dall’Inter di Inzaghino. Gufare Sinisa sperando in una sua cacciata, come fa ormai da anni un certo Furio Zara, lascia il tempo che trova, anzi, mi sarebbe piaciuto vedere la faccia che ha fatto quando Claudio Fenucci, in sala stampa, ha ribadito che il tecnico serbo non è mai stato in discussione. Mancherà Bonifazi, ma non mi sembra una gran perdita: Theate rimpiazza lui e Tomiyasu, alla grande. Un po’ di pensiero, invece, mette l’assenza di Medel, che rientrando tardi dal Cile, dove ha furoreggiato in Nazionale, quasi sicuramente non sarà nemmeno in panchina. Resto comunque moderatamente fiducioso: il trionfo ottenuto contro la Lazio dimostra che questi ragazzi non sono secondi a nessuno, e se si degnano di seguire correttamente le indicazioni del Mister possono portarci molto lontano. Buona partita a tutti.
Un Bologna decimato e con difesa a tre scende in campo contro la Lazio.
25 gradi al Dall'Ara e tanta, troppa tensione...Ebbene sì, prendo spunto dalla famigerata frase estrapolata da un’intervista a Walter Sabatini per sottolineare l’infelice atteggiamento di certa stampa “ specializzata “: questi geniali galantuomini, non contenti di aver toppato di brutto nel momento in cui emerse la malattia di Sinisa Mihajlovic, strombazzando ai quattro venti un’imminente sostituzione mai avvenuta, ci sono ricascati all’indomani dell’allucinante pomeriggio empolese, dimenticando, o facendo finta di non accorgersi, che sarebbe bastato poco, ovvero Bonifazi che non fa quella cappella macroscopica in apertura di partita, Arnautovic che non si vede respingere il rigore dal palo interno e, nel secondo tempo, un missile a tre stadi di Barrow che entra in porta anziché fare palo-traversa-palo e sfumare, per scrivere un’altra storia. La cosa più tragicomica è stata il dover assistere, in edicola, alle giravolte di un famoso quotidiano locale, costretto, dopo tre giorni di “ Ranieri in arrivo “, a dover raccontare della cena a sorpresa organizzata dal Presidente Saputo per rafforzare la posizione del tecnico serbo, del quale il magnate canadese ha ancora grandissima considerazione. Vabbè, ognuno si diverte come meglio crede. Peccato che Sabatini ci abbia salutato, prendendosi anche responsabilità non sue. Per nostra fortuna, Sinisa va avanti per la sua strada, e, per ricominciare a scalare le montagne, si ritrova di fronte al grande amore della sua carriera da calciatore. Intendiamoci: conosciamo BENISSIMO il valore di Claudio Ranieri; l’impresa messa a segno in Inghilterra dal tecnico romano, portando allo scudetto una cosiddetta squadra di cartone appena raccolta dalla zona-retrocessione resta scolpita nel granito, ma Sinisa non è da meno. Sarebbe quindi più opportuno lasciarlo lavorare in santa pace, e chi da tempo immemore sta aspettando la sua fuga da Bologna dovrà rassegnarsi, come minimo, al fatto che Joey Saputo non intende certo pagare il serbo per stare a casa nei due anni residui di contratto. Ciliegina sulla torta, la disavventura di Soumaoro, prima additato al pubblico ludibrio perché positivo al Covid, poi riammesso in campo in tutta fretta come falso positivo. Insomma: settimana nera per la stampa locale, e chiudiamola qui. Veniamo alla partita di domani, una classicissima del calcio italiano, che a Bologna vanta ben 77 precedenti, spalmati fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, con 42 vittorie Rossoblù, 16 della Lazio e 19 pareggi. La nostra vittoria più larga è il 7-2 ottenuto il 17 giugno 1951: tripletta di Filiput, doppietta di Cesarino Cervellati, gol di Gino Cappello e autogol in nostro favore di Antoniazzi contro una doppietta del laziale Hofling. Il 25 maggio 1952, invece, fu la Lazio a furoreggiare con un sonoro 4-2 dovuto alla tripletta di Sukru e al gol di Antoniotti a cui replicammo con Gritti e Cappello. Per quel che concerne i pareggi, da notare che per cinque volte è uscito il 2-2 finale. Domani, reduci dal pacco di figuracce che ben sappiamo, avremo di fronte una squadra lanciatissima, specie dopo i trionfi internazionali. Però avremo il vantaggio di non dover affrontare Ciro Immobile. E abbiamo recuperato Soumaoro. E c'è la diretta SKY, più affidabile di quella DAZN. Insomma, con qualche disattenzione in meno e un po’ di impegno in più, possiamo ancora realizzare qualcosa di buono. Vai, Sinisa, siamo tutti con te !!!
Oggi nel cuore della Romagna si sono aperte le cataratte del cielo... La partita l'ho vista a singhiozzo, male, innervosendomi e perdendomi i goals del Bologna! Ho visto tutti i "quasi goals", un Arnautovic in gran spolvero, uno Skorupski incolpevole (secondo rigore tirato magistralmente, così come il 4° gol, quello di Ricci), un Theate che non si è mai risparmiato e un Medel che ci mette sempre l'anima! Non ho visto l'autorete di Bonifazi, nè i falli non fischiati, nè i soliti buchi nella difesa che non abbiamo da almeno 5 anni...
Ora leggo i soliti insulti a Sinisa e blablabla...