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sabato 30 marzo 2019

IL DERBY 2.0.


L’irresistibile ascesa del Sassuolo di Giorgio Squinzi ai piani alti del nostro calcio è storia relativamente recente, ragion per cui la partita di domani conta appena quattro precedenti, tutti in Serie A, con una vittoria per parte e due pareggi. La nostra vittoria risale al 18 febbraio 2018, nel campionato scorso, e la dobbiamo a un gol di Poli e a uno di Pulgar, inframezzati dal temporaneo pareggio di Babacar; il 29 agosto 2015, invece, furono i nostri avversari ad imporsi per 1-0 con un gol di Floro Flores nei minuti finali, clamorosamente agevolato dalla troppa sufficienza con cui Djawara aveva giudicato un pallone indirizzato verso la nostra area. Quanto ai pareggi, una volta è finita 0-0 e l’altra 1-1. Quello di domani è il Derby 2.0, materializzatosi all’alba del Terzo Millennio, che ci vede opposti ad una squadra militante, fino al giorno prima, nelle serie dilettantistiche e che, da allora in avanti, ha avuto modo di farsi continuamente beffe dei nostri gloriosi colori, in pensieri, parole, opere e omissioni. Mi riferisco in particolar modo alle stucchevoli manfrine in sede di mercato, con fior di giocatori inseguiti inutilmente e che hanno finito per preferirci le maglie neroverdi, attratti dalla prospettiva di poter puntare più agevolmente alla qualificazione nelle competizioni internazionali, grazie ad una migliore struttura e ad una migliore programmazione gestionale. Stavolta, però, ci sono segnali che il vento sta cambiando: il Sassuolo quest’anno non brilla come nei precedenti; inoltre, i nostri sono sicuramente gasati dall’esaltante vittoria riportata dai ragazzi della Primavera nel Torneo di Viareggio, ottenuta a cinquant’anni di distanza dall’unico precedente. Il trofeo vinto mercoledì è la spia di un eccellente lavoro svolto in sottotraccia dai tecnici del settore giovanile; adesso sta alla Società capitalizzare il tutto, facendo in modo che ne possa trarre beneficio la prima squadra. Come già accennato la scorsa settimana, c’è un precedente benaugurante in tal senso, ovvero la promozione in blocco dei ragazzini dell’Ospitaletto di Corioni. La cosa migliore da fare sarebbe quella di trattenere COMUNQUE Mihajlovic, abituato a valorizzare i ragazzini a sua disposizione; sarebbe ancor meglio affiancargli un Direttore Sportivo degno di tale nome. In fin dei conti non è un’impresa impossibile: i soldi ci sono, la buona volontà pure, si tratta solo di agire con la dovuta accortezza. Esattamente come dovranno fare domani i nostri eroi, ai quali basterà non cadere in certe distrazioni per portare a casa un risultato tranquillamente alla loro portata. Così, giusto per guardare l’orizzonte con un animo un po’ più allegro. Buona partita a tutti.

Paolo Milito


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