Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 23 aprile 2016

ASPETTANDO IL GENOA.

Dopo la solenne bastonata di Napoli verrebbe voglia di fermarsi, magari di mollare tutto, ma la vita continua, la ruota continua a girare, ed ecco servita un’altra classica del calcio italiano: Bologna-Genoa. In campo qualcosa come 16 scudetti e numerosi trofei accessori, anche di respiro internazionale. Fra campionato e Coppa Italia il confronto è andato in scena finora per 43 volte: 22 vittorie del Bologna, 4 del Genoa e la bellezza di 17 pareggi. La nostra vittoria più consistente risale al 22 ottobre 1939: 5-3, grazie soprattutto ad una tripletta di Puricelli. La vittoria genoana più ricordata, nostro malgrado, è il 3-1 maturato il 4 ottobre 2009, non tanto per il punteggio quanto perché arrivò a rovinare i festeggiamenti per il Centenario del club; il punteggio più robusto i liguri lo hanno ottenuto in una gara di Coppa Italia, il 16 maggio 1943: 5-2 il risultato finale. Fra i numerosi pareggi spicca quello del 28 febbraio 1937:  il Genoa inchiodò il Bologna, futuro Campione d’Italia, sul punteggio di 4-4, nonostante una doppietta di Andreolo. Da ricordare, poi, un confronto disputato in Serie B: la sera del 24 novembre 2006 vincemmo " solo " per 3-1, ma quella partita è rimasta nella storia a causa di uno spettacolare gol realizzato su punizione da Stefano Torrisi. Dunque, un confronto storicamente favorevole, ma fino a un certo punto. I nostri avversari vengono dalla clamorosa vittoria sull’Inter che ha dato loro la certezza della salvezza; noi, dopo il disastro di Napoli, siamo ad un bivio: reagire, e di brutto, o imboccare una china pericolosa. Nella giornata di mercoledì, in tanti mi hanno chiesto come avessi fatto a prevedere un simile tracollo, ma non era necessario essere dotati di superpoteri: bastava analizzare con obiettività la scialba non-partita prodotta contro il Torino. Lo sbandamento della squadra è evidente a tutti, il problema è capire e rimuovere la causa di ciò. I motivi possono essere tanti e nessuno: la ventilata partenza di Donadoni in direzione Nazionale ( ma su questo arrivano smentite da più parti ); la prospettiva della mancata riconferma di alcuni elementi fondamentali, tipo Giaccherini ( ma in Società assicurano che ci stanno lavorando alacremente ); secondo qualcuno, una presa di posizione di Joey Saputo, che avrebbe chiamato a raccolta tutti i dirigenti, sbattendo sotto il loro naso il contratto di Corvino, invitando il diretto interessato a rispettarlo e gli altri a farsene una ragione: ciò avrebbe prodotto l’ammutinamento di alcuni soggetti che già avevano fatto la bocca buona alla partenza del corpulento dirigente pugliese, non propriamente un campione mondiale di simpatia. Sta di fatto che la situazione attuale è questa: non è stato ancora annunciato il nome del nuovo DS, e nel frattempo lo stesso Corvino è ricomparso sui campi di Casteldebole dopo un mese di assenza. Vi dirò di più: ricordate le mie perplessità circa il pieno recupero di Zuculini? Alcune dichiarazioni rilasciate da Fenucci riguardo alla convalescenza di Destro, e alla cattiva gestione del suo infortunio, gettano un’ombra sinistra sulla consistenza e l’efficienza dello staff sanitario. Sia come sia, è inutile perdersi in tante chiacchiere: il tempo stringe, urgono almeno tre punti per archiviare definitivamente la pratica-salvezza. Dirigenti e giocatori devono ricordarsi, oltre che di noi tifosi, di dovere un profondo rispetto a Joey Saputo, soprattutto alla luce dei 160 ( CENTOSESSANTA ) miliardi di lire tirati fuori dalle tasche per risolvere i problemi societari, e regolarsi di conseguenza. Quanto al patron canadese, mi sento di muovergli un appunto: in questo frangente si sente la mancanza di Joe Tacopina. A mio avviso, l’Amerikano sarebbe stato il personaggio più indicato a motivare la squadra, magari tirando dei calci nel culo ove si fosse reso necessario. Purtroppo, ora Taco è a Venezia, e c’è poco spazio per correre dietro ai rimpianti. A campionato finito, ci sarà tutto il tempo per farsi guerre e dispetti vari, magari per essere cacciati via tutti insieme, o quasi. Per adesso, pensiamo a battere il Genoa …


Paolo Milito

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