Ciao a
tutti. Nelle scorse settimane vi ho parlato della sorta di black out che è
calato intorno alle vicende di Casteldebole: se prima, durante l’Era Guaraldi,
le fughe di notizie e gli spifferi erano all’ordine del giorno, adesso non trapela
più nemmeno una capocchia di spillo, col risultato di mandare in crisi chi fa
del gossip il proprio pane quotidiano. Accade allora che certi soggetti buttino
là qualcosa, prendendo spunto da pochi appigli reali e mettendosi poi in
disparte ad osservare l’effetto creato. Ma andiamo per gradi. Sappiamo bene che
Pantaleo Corvino, nel condurre le operazioni di mercato, deve tener presente i
soldoni investiti da Saputo nel Bologna, la volontà da parte degli
interlocutori di spennare il pollo e la necessità di eliminare dalla rosa una
serie di esuberi troppo pesanti dal punto di vista economico. Riagganciandosi a
ciò, nella sua prima conferenza stampa Delio Rossi ha fatto riferimento alla
squadra incompleta, alle difficoltà incontrate ed ha parlato di un misterioso soggetto
per lui incedibile ma che finirà per essere ceduto. Il giorno seguente, mentre
tutti cercavano di interpretare le parole di Rossi, Marco Di Vaio aggiungeva un
ulteriore particolare: in realtà il tecnico non ha nulla da temere, perché non
siamo più ai tempi in cui venivano svenduti i migliori per fare cassa. Poi, la
grande notizia: confermando la propria abilità nel portare a segno grandi colpi
lontano da occhiacci indiscreti, Corvino annuncia l’acquisto del colombiano
Quintero. Bellissimo, magnifico, il sogno continua: con gli americani si
respira davvero un’altra aria. Calma. Dietro le quinte c’è un gruppo di
simpaticoni che non gradisce il successo ottenuto da Taco, Saputo & C., e
resta ad osservare l’orizzonte sperando di trovare nell’aria un appiglio per
poter scatenare un polverone. Detto, fatto. Franco Zuculini è all’ennesimo
infortunio della sua ancor breve carriera? Perfetto: a Corvino non piace, ai
dirigenti ed ai compagni ancor meno, ecco quindi che già si dà per certo che l’argentino,
una volta tornato abile e arruolabile, verrà accompagnato all’uscita. Peccato che
non ci siano riscontri certi a questa situazione. Come sempre avviene i casi
del genere, quando esplode una maldicenza non si capisce mai da quale bocca sia
partita. Le certezze sono queste: in un torrido pomeriggio un famoso
giornalista locale si dice sicuro di aver individuato in Zuculini l’incedibile-cedibile
di cui parlava Delio Rossi; il giorno seguente i quotidiani locali riprendono
la voce e l’arricchiscono di alcuni particolari. Risultato: Zuculini è sempre
rotto, non è affidabile e quindi va liquidato al più presto. Ripeto: da parte
della Società non c’è stata nessuna presa di posizione ufficiale al riguardo. Così
come sta avvenendo nelle ultime ore per Quintero: dopo i festeggiamenti dei
giorni scorsi, è arrivata una doppia doccia fredda: il colombiano è rotto, ed
il Porto, società di provenienza, sta tirando eccessivamente sul prezzo. Personalmente,
ritengo che Corvino non sia un fesso, per cui, prima di fare certi annunci,
credo si sia accertato della strada che andava a percorrere. Mi sembra, invece,
che siamo di fronte ad una rissa da cortile: messi in disparte dalla nuova
gestione, quelli che prima erano considerati i depositari del Santo Verbo non
trovano di meglio per agevolare lo scorrimento di fiumi, anzi mari di parole. Attenzione:
a furia di tirare una corda si spezza, ed i lettori potrebbero avere una
reazione non piacevole verso chi mette in atto simili scherzetti. Insomma:
Corvino risica, e qualcuno rosica, ma questo qualcuno deve stare ben attento a
non creare situazioni spiacevoli. Soprattutto per rispetto nei confronti di
Joey Saputo e degli ingenti capitali da lui impiegati per risanare le disastrate
casse sociali.
Paolo Milito
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