Il mercato
sta andando avanti senza apparenti scossoni. Pantaleo Corvino continua a
portare in Rossoblù degli interessanti giovani di prospettiva, ma il grande
colpo ancora manca all’appello. A tal proposito c’è gente che storce la bocca,
ma bisogna tener presente alcune cose: 1) di solito i grandi colpi di mercato
si realizzano nella seconda fase, ed anche a Bologna la tradizione parla in
questo senso: Baggio, Signori, Di Vaio, sono tutti nomi arrivati in agosto, per
tacere di quel Gilardino ufficializzato pochi minuti prima della chiusura delle
liste; 2) un po’ tutti si sono resi conto della consistenza economica di Joey
Saputo, e tendono, dirigenti e procuratori vari, a sparare cifre salatissime, a
cui giustamente Corvino rifiuta di sottostare rinviando il discorso a tempi
successivi; 3) il DS è alle prese con le nuove regole, che impongono rose di 25
giocatori, ma deve fare i conti con un nutrito gruppo di soggetti che Filippo
Montanari avrebbe definito incedibili, nel senso che non li vuole nessuno, a
cominciare da quel Rolando Bianchi sbarcato sotto le Due Torri forte di un
gollonzo segnato ai nostri danni mentre l’arbitro fischiava la fine e
distintosi in seguito per essersi fatto più volte scivolare il pallone addosso
al momento del dunque. Insomma: credo sia il caso di evitare di fasciarsi la
testa, in quanto ancora c’è tutto il tempo per allestire una squadra decorosa
in vista della nuova stagione. Detto della massiccia adesione dei tifosi alla
campagna abbonamenti, tiene banco il fronte societario. Innanzi tutto, la
clamorosa richiesta di danni al Bologna da parte della G-Diamonds, ovvero il
gruppo dei diamanti austriaci: reduci di fresco dal fallimento a cui hanno
condotto il Monza, questi signori hanno pensato bene di citare in giudizio la
Società Bologna BFC per essere stati discriminati da Guaraldi & C. al
momento di tentare l’acquisto del club. Io, per regolarità, ricordo solo che un
anno fa, di questi tempi, tutti noi andavamo cercando in giro dei riscontri
alle quotazioni in Borsa che questi soggetti dicevano di avere; tutto sommato,
Guaraldi in questo caso ha fatto bene a non dar loro retta, e non vedo come possano
accampare delle pretese. Veniamo adesso alla presunta rissa fra Taco &
Saputo. Va tenuto presente che a buttare benzina su questo fuoco è un gruppo di
giornalisti locali abituato a fare da codazzo a colui che, durante l’Era
Guaraldi, veniva indicato come l’eminenza grigia del Palazzinaro Barbuto. Non dimentichiamo
che, al momento di discutere il passaggio di proprietà, Massimo Zanetti inviò
Gianni Morandi a chiedere a Saputo di scaricare Tacopina per associarsi con
lui, ricevendo dal magnate canadese un netto rifiuto. A fare chiarezza ha
pensato Andrea Mingardi: sotto le feste di Natale, Tacopina, ritenendo che
fosse già eccessiva la somma di 20 milioni già scucita dall’amico per sanare i
conti, ha commesso l’errore di cercare nuovi soci, e questo ha un po’
complicato i rapporti fra i due. Il fatto, però, che Super Joe abbia trovato un
ritaglio di tempo per prendere un aereo e venire a salutare la squadra in
partenza per il Trentino mi fa pensare che, in realtà, le cose non siano
arrivate ad un punto così tragico. I due hanno caratteri diametralmente
opposti, e finiscono per completarsi a vicenda, con buona pace di chi vuol
vedere streghe dappertutto. Certo, la storia ci insegna che tutto può succedere,
quindi che la sorpresa è sempre dietro l’angolo, ma per il momento ritengo che
non ci sia all’orizzonte nessuno scossone dal punto di vista societario. Al
massimo, si potrà organizzare un banchetto per festeggiare l’ingresso di Diego
Perez nei quadri tecnici ( affiancherà Colucci alla guida delle formazioni
giovanili ). Andiamo avanti, adagio.
Paolo Milito
I giornalisti avvoltoi sono sempre li sorvolando e ogni tanto dcendono per vedere se la vittima è pronta per essere mangiata!!!!!
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