Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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sabato 4 luglio 2015

TRA ASPETTATIVE E REALTÀ

Dopo la ratifica dell’ingaggio del portiere Mirante ( e conseguente benservito al perditempo Storari ) la settimana è trascorsa senza che venissero materialmente messi a segno altri colpi di mercato. Si va avanti con supposizioni, voci, presunte trattative, chissà poi quanto vicine alla realtà. Intanto, continua la processione dei procuratori che offrono i cosiddetti cavalli di ritorno ( ormai ci manca solo che qualcuno si dichiari disposto ad offrirci i servigi di Angiolino Schiavio e Raffaele Sansone, magicamente in grado di materializzarsi la domenica all’ora della partita ); a ruota, le varie soffiate riguardanti i vecchi pallini di Pantaleo Corvino ( Osvaldo, Pazzini, Cassano ). Il Direttore Sportivo, dal canto suo, è intervenuto telefonicamente a Sportitalia ammettendo di alzare volutamente dei polveroni attorno a dei nomi che non gli interessano, per poi poter lavorare agevolmente a fari spenti. Va detto che i vari soggetti accostati al Bologna si distinguono per comportamenti bizzarri: tutti sanno delle mattane di Osvaldo e Cassano, Pazzini, però, non deve essere da meno. La prova? Maurizio Setti, presidente del Verona, ne aveva già annunciato l’ingaggio tramite un sontuoso contratto quadriennale; nei giorni successivi ha invece clamorosamente frenato, dicendo che, come caratteristiche, l’ex viola si pesterebbe i piedi con Luca Toni. Secondo me c’è dietro un non detto, una qualche pretesa talmente eccessiva da scoraggiare perfino gli estimatori più convinti. Ci sono poi i millantatori di mercato, come quel sedicente procuratore di Oikonomou che sosteneva di aver già messo nero su bianco col Napoli, prima di essere sbugiardato tanto da Corvino quanto dal vero procuratore del greco. Tornando ai fatti di casa nostra, è dura da sopportare, ma quella di Pantaleo è la strategia migliore: tutti cercano di approfittare della disponibilità economica di Saputo, e Corvino, giustamente, si muove in modo da razionalizzare le risorse. Io resto fiducioso di trovare, alla fine del mercato, un ottimo Bologna. Sullo sfondo, qualcosa si muove anche in Società: Lino Saputo, padre di Joey, ha annunciato un’offerta personale per aumentare ulteriormente le risorse economiche e si sta adoperando per coinvolgere nel progetto un suo amico decisamente facoltoso. C’è poi la questione dei prezzi dei biglietti: da una parte non ci si aspettavano gli aumenti che poi ci sono stati, dall’altra bisogna tener presente che il cartellone, lo scorso anno, proponeva Entella e Cittadella, mentre quest’anno si parla e ragiona di Juventus, Inter e Milan. Infine, la questione dello Stadio: secondo molti dei tecnici interpellati, si presenta molto più costosa la ristrutturazione del Dall’Ara piuttosto che la realizzazione di un nuovo impianto. Ecco quindi che qualcuno ha già presentato un progetto di riqualificazione dell’area dello stadio attuale, destinato a divenire parco divertimenti e centro commerciale, stando ben attenti a individuare la zona in cui costruire il nuovo terreno di gioco: dovrà essere facilmente raggiungibile e utilizzabile sette giorni su sette. Io, come tanti Tifosi Rossoblù, preferirei venisse ristrutturato il Dall’Ara, ma non posso biasimare il magnate canadese nel momento in cui si fa i conti in tasca. Insisto: Joey Saputo sa il fatto suo; si è circondato di collaboratori in grado di non deluderlo e non deluderci, per cui direi di non metterlo troppo sotto pressione e di non aspettarsi che ogni giorno annunci la luna. Sono sicuro che alla fine il risultato non dispiacerà.


Paolo Milito

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