Paolo Milito
Una lettera aperta alla nostra squadra del cuore... Per parlare, capire, confrontarci ed essere uniti... Senza alcuna ambizione, ma solo per amore... Noi ci siamo, ragazzi, siamo sempre presenti... Lottiamo, corriamo e soffriamo con voi... Perchè sempre e comunque FINO ALLA FINE, FORZA BOLOGNA!!!
Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
sabato 4 luglio 2015
TRA ASPETTATIVE E REALTÀ
Dopo la
ratifica dell’ingaggio del portiere Mirante ( e conseguente benservito al
perditempo Storari ) la settimana è trascorsa senza che venissero materialmente
messi a segno altri colpi di mercato. Si va avanti con supposizioni, voci,
presunte trattative, chissà poi quanto vicine alla realtà. Intanto, continua la
processione dei procuratori che offrono i cosiddetti cavalli di ritorno ( ormai
ci manca solo che qualcuno si dichiari disposto ad offrirci i servigi di Angiolino
Schiavio e Raffaele Sansone, magicamente in grado di materializzarsi la
domenica all’ora della partita ); a ruota, le varie soffiate riguardanti i
vecchi pallini di Pantaleo Corvino ( Osvaldo, Pazzini, Cassano ). Il Direttore
Sportivo, dal canto suo, è intervenuto telefonicamente a Sportitalia ammettendo
di alzare volutamente dei polveroni attorno a dei nomi che non gli interessano,
per poi poter lavorare agevolmente a fari spenti. Va detto che i vari soggetti
accostati al Bologna si distinguono per comportamenti bizzarri: tutti sanno
delle mattane di Osvaldo e Cassano, Pazzini, però, non deve essere da meno. La prova?
Maurizio Setti, presidente del Verona, ne aveva già annunciato l’ingaggio
tramite un sontuoso contratto quadriennale; nei giorni successivi ha invece
clamorosamente frenato, dicendo che, come caratteristiche, l’ex viola si
pesterebbe i piedi con Luca Toni. Secondo me c’è dietro un non detto, una
qualche pretesa talmente eccessiva da scoraggiare perfino gli estimatori più
convinti. Ci sono poi i millantatori di mercato, come quel sedicente
procuratore di Oikonomou che sosteneva di aver già messo nero su bianco col
Napoli, prima di essere sbugiardato tanto da Corvino quanto dal vero
procuratore del greco. Tornando ai fatti di casa nostra, è dura da sopportare,
ma quella di Pantaleo è la strategia migliore: tutti cercano di approfittare
della disponibilità economica di Saputo, e Corvino, giustamente, si muove in modo
da razionalizzare le risorse. Io resto fiducioso di trovare, alla fine del
mercato, un ottimo Bologna. Sullo sfondo, qualcosa si muove anche in Società:
Lino Saputo, padre di Joey, ha annunciato un’offerta personale per aumentare
ulteriormente le risorse economiche e si sta adoperando per coinvolgere nel
progetto un suo amico decisamente facoltoso. C’è poi la questione dei prezzi
dei biglietti: da una parte non ci si aspettavano gli aumenti che poi ci sono
stati, dall’altra bisogna tener presente che il cartellone, lo scorso anno,
proponeva Entella e Cittadella, mentre quest’anno si parla e ragiona di
Juventus, Inter e Milan. Infine, la questione dello Stadio: secondo molti dei
tecnici interpellati, si presenta molto più costosa la ristrutturazione del
Dall’Ara piuttosto che la realizzazione di un nuovo impianto. Ecco quindi che
qualcuno ha già presentato un progetto di riqualificazione dell’area dello
stadio attuale, destinato a divenire parco divertimenti e centro commerciale,
stando ben attenti a individuare la zona in cui costruire il nuovo terreno di
gioco: dovrà essere facilmente raggiungibile e utilizzabile sette giorni su
sette. Io, come tanti Tifosi Rossoblù, preferirei venisse ristrutturato il Dall’Ara,
ma non posso biasimare il magnate canadese nel momento in cui si fa i conti in tasca.
Insisto: Joey Saputo sa il fatto suo; si è circondato di collaboratori in grado
di non deluderlo e non deluderci, per cui direi di non metterlo troppo sotto
pressione e di non aspettarsi che ogni giorno annunci la luna. Sono sicuro che
alla fine il risultato non dispiacerà.
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