Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 31 gennaio 2015

Che barba, che noia, che noia, che barba...

Ci siamo... E' sabato e siamo tutti proiettati sul campo del Dall'Ara dove si sfideranno Bologna e Pescara!
Come è ormai d'abitudine dall'arrivo a Bologna di Joe and Joey, la settimana è stata piena di notizie ufficiali e/o presunte tali:
"Ufficiale: Risoluzione per Paez."
"Troianiello, si riapre la pista Frosinone."
"Non solo Pjaca, in estate anche Defrel."
"Ufficiale: Riverola all'Altach. "
"Idea Lodi per il Bologna?"
"Corvino punta anche Moisander."
"Esuberi e il pugno di ferro del club rossoblù."
"Corvino e Saputo scatenati, Al Bologna non si bada a spese."
"Com'è cambiata la nostra vita."...
Questi sono solo alcuni dei titoli che girano via web e che ci fanno capire quanto interesse ci sia attorno alla nostra squadra, snobbata e denigrata fino all'anno scorso!
E la nostra vita è davvero cambiata!
Mister Lopez sta difendendo tutto lo spogliatoio da questo "fuoco amico" di un mercato che sta inevitabilmente minacciando gli equilibri interni.
Sansone, Mbaye,Mancosu,Gastaldello e Kristicic... La rosa è davvero molto competitiva, ma vediamo anche ruoli doppi... Qualcuno, purtroppo,  dovrà rimanere in panchina.
Abbiamo comunque le carte in regola per poter fare solo bene! Ma chi sarà sacrificato?
Un girone fa, il Bologna duellava con il Pescara per conquistare la prima vittoria in campionato, dopo aver racimolato un solo punto contro Perugia ed Entella.
Joe Tacopina era ancora un miraggio e le critiche sulla squadra cominciavano a diventare quasi tangibili:  le prospettive erano funeste.
Oggi, invece, gli strumenti dell'orchestra sono accordatissimi: il Bologna cerca il quinto successo consecutivo, il secondo posto è da mettere in cassaforte e i nuovi acquisti promettono mari e monti!
Scendiamo in campo, allora, e diamo un'occhiata alle formazioni:
Lopez conferma il "gruppo della difesa", confermando Coppola tra i pali e schierando davanti a lui Oikonomou e Maietta. Ai lati Ceccarelli (e non Mbaye) e Masina.
A centrocampo troviamo Buchel  al posto di Zuculini, insieme a Matuzalem e Casarini.
Davanti ci sono Laribi,Cacia e Sansone, mentre Mancosu si accomoda in panchina.
BOLOGNA (4-3-1-2): Coppola; Ceccarelli, Oikonomou, Maietta, Masina; Buchel, Matuzalem, Casarini; Laribi; Cacia, Sansone.
Il Pescara, perso Maniero ceduto al Catania, si affida alla coppia gol formata da Melchiorri e dall'ex Pasquato (scuola Rubentus... e si vede!).
PESCARA (4-4-2): Fiorillo; Pucino, Fornasier, Salamon, Rossi; Politano, Selasi, Memushaj, Bjarnason; Melchiorri, Pasquato.
Il Bologna parte in avanti, con Casarini che tenta la conclusione acrobatica. Bella l'azione, ma la palla finisce sul fondo.
Risponde il Pescara con un tiro mancino di Memushaj dal limite. Il pallone è angolato, ma non veloce e Coppola mette in corner.
Sul calcio d'angolo del Pescara la palla rimbalza e sbatte su Oikonomou, che per poco non rischia l'autogol. Un grande intervento di Coppola per sventare la minaccia!
Potrei dire che il primo tempo è tutto qui, in questi 5 minuti...
Si prosegue in maniera equilibrata, con passaggi e tentativi di reazione da ambo le parti... Solo il possesso palla è favorevole al Bologna, con il 55%.
Poca roba, dunque, in questi primi 45 minuti: il Bologna è incapace di creare palle gol e il Pescara si affida alle ripartenze, creando un paio di occasioni pericolose.
Speriamo che nella ripresa entri qualche faccia nuova in questo pomeriggio freddino e bagnato...
A Radio Bruno cuore rossoblu, il nostro Andrea Mingardi ha detto: "Gioco poco, occasioni meno"... possiamo dargli torto?
Il secondo tempo è caratterizzato dall'entrata di Mancosu e Mbaye.... e da un gioco che nulla ha da invidiare a quello degli amatori!
Non riusciamo, non riusciamo, non riusciamo...
In campo si sono visti tanta confusione, tanta imprecisione e un Oikonomou che è stato il pilastro della nostra difesa!
Non abbiamo visto dribbling, agonismo, cross e costruzione di gioco... per non parlare dei tiri in porta: assolutamente non pervenuti.
Nonostante sia stata una brutta partita, uno 0-0 che credo abbia deluso anche Joe, continuo ad affermare che senza Morleo tutta la squadra giochi meglio... e non poco!
Esulo un attimo dal discorso partita perchè quando vedo certe cose, mi ribolle il sangue: "Cerasarda", ovvero sia Serenissima, continua ad ostentare il proprio marchio sui cartelloni pubblicitari!
La vergogna non sanno nemmeno dove stia di casa...
Hanno una faccia che "ammacca i pinoli", per esser gentili: mio marito, Gian Battista Galassini, che lavora per loro, è in cassa integrazione da un anno, senza sapere nemmeno se chiuderanno o meno, e questi continuano a spendere soldi per la pubblicità? Basita, per non dire altro...
Tornando al Bologna, invece, posso solo dire che quella di oggi è stata una partitella soporifera e mal giocata, nonostante, personalmente, ad un Casarini in ottima forma, io preferisca ancora un Cacia al 75%.
Ci può stare anche la giornata no, quella in cui nulla va come deve andare, ma spero vivamente che rimanga una prestazione isolata!
Per la prossima partita mi aspetto un'iniezione di carica, senso del gioco e determinazione.
E' necessario per conquistarlA!
Forza allora, ragazzi: giocate e vincete come ci avete dimostrato di saper fare!
Alessandra Sportelli Negrini


... granitici ...


Paolo Milito

venerdì 30 gennaio 2015

Una degna accoglienza per il Pescara

Negli ultimi tempi, si sa, sotto le Due Torri si respira aria nuova, ragion per cui una partita che all'inizio del torneo avrebbe rappresentato una fonte di seria preoccupazione, a causa della consistenza dell'avversario, diventa invece l'occasione per una sfilata in gran spolvero. Ma andiamo per ordine. Partiamo dai precedenti: al Dall'Ara le due squadre si sono affrontate, dal 1977, undici volte, con un bilancio di quattro vittorie Rossoblù, sei pareggi ed una sola sconfitta, 1-0, rimediato il 1 febbraio 1987 in un recupero di una gara rinviata in precedenza da un Bologna non brillantissimo, destinato a passare dalle mani di Vincenzo Guerini a quelle di G.B. Fabbri nel giro di due settimane. Il gol degli abruzzesi fu messo a segno da Rebonato, un precursore delle mode attuali ( un paio di anni dopo rifiutò di passare al Bologna ritenendo di poter aspirare a palcoscenici più ridondanti, anche se, a dire il vero, non mi pare che abbia poi lasciato una gran traccia nella storia ). La vittoria che ricordo con più piacere è invece quella ottenuta il 1 ottobre 1995 per 2-1 dal Bologna di Ulivieri, proveniente dalla C e lanciato verso il ritorno in Serie A: alla rete iniziale di Carnevale risposero i nostri Bosi e Morello. All'andata abbiamo vinto in maniera sofferta, subendo la rimonta degli abruzzesi dopo aver dominato il primo tempo; va ricordato, però, che a metterci in difficoltà è stata la simulazione del nostro ex Pasquato, che ha provocato l'ingiusta espulsione di Coppola, un rigore inesistente a favore del Pescara e ci ha costretto a giocare in dieci per il resto della gara. Domani scenderemo in campo intenzionati a portare a cinque il numero di vittorie consecutive, contro un avversario che si è assestato all'ottavo posto in classifica, utile per puntare ai play-off, pronto a sparare le proprie discrete cartucce ma inevitabilmente costretto a fare i conti con la mancanza del bomber Maniero, partito nei giorni scorsi alla volta di Catania. Sarà l'occasione per rivedere in campo, forse già dal primo minuto, Marcel Buchel; forse partirà dall'inizio il nuovo attaccante Mancosu, appena arrivato da Trapani e già messosi in luce come ... cassiere ( HE HE HE ) nel punto vendita in cui i Tifosi Rossoblù abitualmente acquistano i biglietti per la partita; forse Lopez presenterà tutti insieme i tre gioielli destinati a farci sognare ( appunto Mancosu, Cacìa e Sansone ), o forse invece preferirà un passaggio più graduale dall'impostazione scaturita dall'opera di Filippo Fusco a quella messa a punto da Pantaleo Corvino. Di certo, Joe Tacopina ha sfidato le allerte meteo americane e italiane, entrambe annunciatrici di abbondanti nevicate, e si è messo in volo per poter essere puntualmente in tribuna; inoltre, verrà ricordata adeguatamente la figura di Arpàd Weisz, allenatore dei grandi trionfi Rossoblù precedenti l'ultima Guerra Mondiale, prendendo spunto dalla recente Giornata della Memoria. Già. La Memoria, ma anche la TV. Sì, perchè questa settimana, dopo un tempo interminabile in cui, per poter avere delle informazioni sul Bologna, si era costretti a fare delle terrificanti acrobazie, abbiamo avuto l'onore di finire per ben due volte sotto i riflettori della TV nazionale: martedi su Raidue, con uno speciale egregiamente curato dal Direttore del Guerin Sportivo, Matteo Marani, dedicato appunto ad Arpàd Weisz, e ieri sera, quando ( udite, udite !!! ) Sportitalia, che di solito non ci ha mai degnato della benchè minima considerazione, ha ospitato nel suo Speciale Calciomercato Pantaleo Corvino. Il nostro DS ha spiegato molte cose riguardo l'attuale situazione della nostra squadra, precisando alcune cose sui rifiuti incamerati da tanti presunti campioni ed accennando qualcosa su altre possibili operazioni. Dai suoi discorsi, e da altre notizie uscite nelle ultime ore, si deduce che: Gastaldello e Krsticic sono già nostri e arriveranno lunedi, in quanto la Sampdoria vorrebbe trovare nel frattempo dei sostituti adeguati; potrebbe arrivare anche Lodi, intenzionato a mettere in mora il Parma e a svincolarsi; i cosiddetti esuberi faranno bene a prendere in fretta una decisione, altrimenti vedranno le restanti partite di campionato dalla tribuna; Corvino sta lavorando presso i propri contatti nazionali ed internazionali per mettere a punto alcune operazioni simili a quelle realizzate a Lecce e Firenze, bloccando fin da ora dei giovani promettenti da acquistare una volta risaliti in Serie A, in particolare Marko Pjaca della Dinamo Zagabria, per il quale tenterà nei prossimi giorni un nuovo blitz atto a portarlo subito in Rossoblù, volendo evitare, da qui a giugno, una sempre possibile corsa al rialzo da parte di club economicamente più forti. Insomma, domani al Dall'Ara il Pescara troverà pane per i suoi denti. Noi dobbiamo solo proseguire il Grande Sogno, ricordandoci di camminare con gli occhi bene aperti ed i piedi saldamente piantati per terra.

Paolo Milito




martedì 27 gennaio 2015

... decisamente meglio della tristezza di poco tempo fa ...


Paolo Milito

Per non dimenticare...

Non è mia abitudine parlare o fare politica, anche perchè la politica non esiste più da tanto, tantissimo tempo...
Questo non toglie che si debba sempre imparare dagli e(o)rrori del passato.
In questa giornata della memoria, quindi, parlerò di sport... Di quello vero, di quello dove l'umanità era ancora al primo posto e contava veramente!
Di quello per cui la vita di un uomo era intoccabile e preziosa, e non ridotta, come ad oggi, a "capitale umano"... Ma per qualcuno non era così...
... Vi parlerò di Arpàd Weisz!
Arpàd Weisz, ungherese del 1896,  talentuoso giocatore danubiano , gigantesca stella della Nazionale magiara e della squadra “Maccabi” di Brno, tutta composta da giocatori di origine ebraica.
Nel 1923 gioca contro l'Italia come ala sinistra scattante e micidiale, partecipa alle Olimpiadi di Parigi del 1924 con la nazionale ungherese che verrà, sorprendentemente, eliminata dall’Egitto.
I nazionali magiari sono particolarmente attratti dalle squadre italiane: vengono da noi "Hirzer la gazzella" alla Juventus, Molnar al Verona, Preuss al Mantova, Winkler al Modena, Powolny alla Reggiana, Rokker al Legnano, il portiere Feher al Novara e...
 
…e Arpàd Weisz al Padova, allora squadra di Divisione Nazionale.
Weisz è un’aluccia pericolosa e si fa notare presto, tanto che la stagione successiva passa all’Ambrosiana-Inter, che già allora era una società potente economicamente. 
Weisz, però, non è fortunato, perchè gioca solo dieci partite con la squadra di Milano e poi subisce un gravissimo infortunio che lo costringe a sospendere l’attività agonistica.
Ha solamente trent'anni...
 
Arpàd Weisz è un guerriero e non si arrende!
Si è sposato con l’amica d’infanzia Helena e ha due figli, Robert e Klara.
Conosce perfettamente il gioco del calcio, Vittorio Pozzo e il calcio internazionale.
Debutta come allenatore del Padova 1926-1927 ottenendo un piazzamento tranquillo.
Le sue capacità non sfuggono ai tecnici italiani e nell’estate del 1927 torna all’Ambrosiana-Inter nel ruolo di allenatore.
Resterà a Milano cinque anni, lanciando sulla scena nazionale il grande talento di Giuseppe Meazza e conquistando lo scudetto 1930. Il primo, e ancora unico, allenatore di soli 34 anni ad aver vinto uno scudetto!
Nonostante tutto, però, non viene riconfermato e passa ad allenare il Bari neopromosso, traghettandolo verso la salvezza.
Nel 1932, dopo esplicita ed insistente richiesta di Meazza, torna ad allenare l’Ambrosiana.
Comincia ad insegnare i segreti del gioco danubiano, considerato a quei tempi il migliore in assoluto.
Il campionato vede la netta supremazia della Juventus, e i nerazzurri non si accontentano del secondo posto.
Nuovo trasloco per Arpàd Weisz che retrocede in serie B al Novara, società decisamente ambiziosa!
L’allenatore magiaro dà alla squadra la propria personalissima impronta e la promozione sfuma per pochi punti: passa il Genova.
Weisz ha comunque lanciato molti giocatori di qualità, e il Novara conquisterà la serie A nella stagione successiva.
 
Finalmente, nel 1935-1936, Weisz trova la sua società ideale: il Bologna!
E' quel Bologna "che tremare il mondo fa".
Mette in campo una squadra formidabile, esaltata dagli uruguayani Sansone, Fedullo, Andreolo; dai campioni del mondo Biavati, Schiavio, Montesanto, Ceresoli, e da altri giocatori di provata validità. 
Con il Bologna l’allenatore ungherese vince gli scudetti del 1936 e 1937, arrestando l'egemonia della Juventus, e getta le radici per gli scudetti del 1939 e 1941.
 
Sta veramente operando un magnifico lavoro al Bologna!
Nel 1938, purtroppo, anche in Italia devono essere attuate le abominevoli  leggi razziali.
Arpàd Weisz deve dimettersi dopo aver battuto la Lazio... Ordini irrevocabili dall'alto...
L’aria comincia a diventare irrespirabile e Weisz si rifugia prima a Parigi, per poi riparare in Olanda, dove riesce ad allenare per un paio di campionati una piccola squadra di Dordrecht. 
Dirigenti e giocatori olandesi fanno di tutto per salvargli la vita e, quando arrivano le truppe e la polizia naziste, fanno di tutto per nasconderlo...
Purtroppo, nell’agosto del 1942, forse a causa di una "soffiata", tutta la famiglia Weisz viene arrestata dalla Gestapo.
Vengono indirizzati nei lager di Westerbrok e Cosel, nell’Alta Slesia.
Poi, il definitivo trasferimento ad Auschwitz, dove Helena e i giovani Robert e Klara sono immediatamente gassati.
Arpàd sopravvive fra gli stenti, le malattie, la fame fino al 31 gennaio del 1944, quando muore insieme ad altre migliaia di ebrei, condannati come lui per la sola provenienza etnica... La matrice dell'odio del più stupido dei pregiudizi...
Non aveva ancora 48 anni.
 
Arpàd Weisz è stato uno dei più intelligenti giocatori e tecnici del calcio mondiale... Di lui rimane sicuramente un libricino giallo sul "giuoco del calcio" ( Veisz-Molinari... Weisz con la V...) che tutti gli allenatori amano...
... Per non dimenticare!!!
Alessandra Sportelli Negrini








1936-37Allenatore: Árpád Weisz
Formazione: Ceresoli, Fiorini, Pagotto, Montesanto, Andreolo, Corsi, Biavati, Sansone, Busoni, Fedullo, Reguzzoni
Reti: Reguzzoni 12, Busoni 9, Andreolo 6, Fedullo 4, Sansone 3, Corsi 2, Maini 2, Montesanto 2, Schiavio 2, Biavati 1, De Filippis 1
1935-36Allenatore: Árpád Weisz
Formazione: Gianni, Fiorini, Gasperi, Montesanto, Andreolo, Corsi, Maini, Sansone, Schiavio, Fedullo, Reguzzoni
Reti: Schiavio 9, Sansone 8, Fedullo 5, Andreolo 4, Maini 4, Ottani 4, Reguzzoni 3, Violi 1




sabato 24 gennaio 2015

Ma chi ce li ha dei tifosi così? SOLO NOI!!!

Entella-Bologna (1 - 2)
*
Che c'importa, direttore,
se non fischi mai rigore?
Noi segniamo ugualmente...
(ti pigliasse un accidente!)
Sopra il pane anche l'Entella
come fosse di Nutella
abbiam steso, anzi spalmato!
Due rigori ci hai negato?
Chi ch's' in fòt!... Sei ragioniere?
Più di UNA son DUE pere!
(g.p.)


Gianni Parmiani

"Vince chi fa gol"...

Bologna sì, Bologna no, Bologna forse...
Caro Mbaye, prendi una decisione!
Giorni di parole spesi per una questione che sembra risolta: Mbaye è arrivato sotto le due torri!
Il giocatore si è già allenato ieri con la squadra e ora c'è anche l'annuncio ufficiale sul sito BFC. Ibrahima Mbaye fa parte del Bologna, con la formula del prestito "con obbligo di riscatto in caso di Serie A".
La cifra sborsata si aggira intorno ai 3 milioni di euro.
"Il Bologna Fc 1909 comunica di avere raggiunto l'accordo con l'F.C. Internazionale per l'acquisizione delle prestazioni sportive del difensore Ibrahima Mbaye a titolo temporaneo fino al 30 giugno 2015, con obbligo di riscatto in caso di partecipazione al campionato di Serie A 2015-16".
Tutto il mercato è stato ostacolato da una serie di "no" che probabilmente nemmeno Pantaleo Corvino si sarebbe aspettato... O forse abbiamo letto nomi sparacchiati a caso... O probabilmente è stata seguita una strategia per vedere chi realmente fosse interessato al Bologna: Giovinco e Saponara, Ilicic e Mbaye, questo fino all'altro giorno, hanno rifiutato le offerte nonostante fossero più allettanti di quelle della concorrenza, prendendo decisioni spesso indecifrabili per noi, che onestamente siamo un po' di parte, ma del tutto normali se la si guarda dall'angolazione del giocatore.
C'è poi il caso Mancosu, che SKY dà già per certo al Bologna: sarebbe stato preso con la formula del prestito con diritto di riscatto obbligato a giugno.
Per quanto riguarda Paez, il giovane spagnolo sarà ceduto al Frosinone in prestito secco, visto che il suo cartellino è ancora del Liverpool.
Abbiamo chiuso con il calcio mercato? No, perché dopo aver piazzato Giannone, Pasi e Bentancourt, Corvino vorrebbe accasare anche Troianiello, che ha rifiutato il Catania, ma ora piace al Frosinone e Improta.
A Bologna stiamo vivendo un sogno: stiamo lentamente risorgendo dalle nostre ceneri, ceneri volute dall'ex dirigenza, e a noi sembra normale pensare che chiunque consideri un onore giocare in rossoblu...
Adesso possiamo asserire che il Bologna sia rappresentato e gestito da una società solida!
Dopo anni di sofferenza possiamo ricominciare a sognare a ragion veduta, vedendo prospettive per il futuro davvero tangibili, ma verosimilmente senza dimenticare il passato, perchè è fondamentale imparare dagli errori commessi.
Oggi siamo a Chiavari: abbiamo purtroppo delle assenze importanti e dovremo cercare di ottenere punti, tre sarebbe fantastico, con una squadra insidiosa.
I tifosi rossoblu in trasferta saranno un enorme sostegno per i ragazzi e per il Mister, che dovranno dimostrare che il Bologna c'è.
La strada è ancora lunga, ma non si deve assolutamente demordere per non far sì che si allunghi la distanza tra il Carpi e noi!
Al Dall'Ara, nella gara di andata, pareggiammo: non eravamo decisamente in fase!
Oggi sappiamo che molte cose sono cambiate, in positivo, e con qualche "manovra" ben assestata si potrebbe sperare anche di vincere il campionato cadetto...
ConquistiamolA di corsa!!!
Le parole del Mister fanno ben sperare: "Sì, rispetto all’andata è cambiato molto.
In quella partita siamo andati in svantaggio e si vedeva che avevamo voglia di recuperare, ma non avevamo idee.
Oggi siamo consapevoli di quello che possiamo fare, per cui mi aspetto una grande prestazione".
"Le qualità vengono fuori quando corri alla pari con gli altri, non ce lo dobbiamo dimenticare mai.
Dovremo pareggiare gli avversari sia per concentrazione sia per intensità".
"Il campo è piccolo e bisognerà sapere cosa fare ancora prima che arrivi il pallone.
In più l’Entella è una squadra che gioca bene a calcio, e che in casa ha raccolto tanti punti".
"Non ho nessuna paura: i nuovi ragazzi sembra che siano qui da tanto tempo, questo è un bel gruppo anche perché sa dare spazio a chi entra.
L’obiettivo, infatti, è uno solo: dare il massimo per questa maglia".
"Contro Mbaye ho giocato contro l’anno scorso. Può giocare sia a destra sia a sinistra, è potente, veloce e ha una grande corsa.
È anche giovane, ha tanto da imparare".
"È arrivato un ragazzo eccezionale. Angelo Da Costa è un professionista che arriva e si allena.
Il dualismo con Coppola? Io guardo gli allenamenti e poi si vedrà".
"Uno vorrebbe sempre la perfezione, è difficile, ma ci si può lavorare su.
Possiamo fare meglio nella gestione della partita e sottoporta: non puoi creare dieci palle da gol e segnarne solo uno".
"Siamo a metà strada. I ragazzi sono stati bravi a rimanere concentrati sul campo nonostante le difficoltà che c’erano attorno.
Adesso abbiamo anche una società forte, che è fondamentale: mi sento molto fortunato ad allenare questo Bologna".

Allora... che i giochi abbiano inizio!
BOLOGNA: Coppola; Garics, Oikonomou, Paez, Masina; Casarini, Matuzalem, Bessa; Laribi; Cacia, Sansone. All.: Lopez.
A disp.: Da Costa, Mbaye, Abero, Ferrari, Perez, Buchel, Troianiello, Improta, Acquafresca.
ENTELLA:  Paroni; Belli, Cesar, Russo, Iacoponi; Volpe, Botta, Battocchio; Mazzarani; Sansovini, Litteri. All.: Prina.
A disp.: Coser, Lewandowski, Zigrossi, Costa Ferreira, Di Tacchio, Latour, Lanini.

Il Bologna è partito subito in attacco, ma la partita è ben equilibrata. Botta e risposta da entrambe le parti.
Sansovini è decisamente una spina nel fianco.
Coppola ha il sole negli occhi, ed è orribile giocare così... Come se non bastasse,  vediamo i rossoblu  che faticano non poco a restare in piedi e sono spesso per terra, per non parlare del rimbalzo e del controllo...
Il sintetico è insidioso...
Una chance sprecata  per Sansone, Cacia non riesce a toccare una palla, Garics è sempre per terra, tacchetti e campo a prescindere...
E dopo tre rimpalli che vincono loro e il ritardo di Garics, Mazzarani porta l'Entella in vantaggio! Con Maietta non sarebbe successo...
Per fortuna, sullo scadere del primo tempo, Oikonomou non ci sta e pareggia!!!
Primo tempo decisamente bruttarello,  soporifero e non degno dell'ultimo Bologna.
Ci siamo svegliati nel finale, ma solo dopo aver subito gol...
Il campo sintetico ci sta penalizzando, ma credo che ci sia stato tutto il tempo di capire che tipo di tacchetti (da 11 o da 13 e preferibilmente di plastica) e scarpe indossare...
Bisogna assolutamente risollevarci nella ripresa e provare subito a vincere la partita.

Una ripresa da cardiopalma: autogol di Russo e Bologna in vantaggio! Mi piacerebbe assegnare il gol a Laribi...
E sembra che abbiano anche sistemato il fattore scarpe...
Rigore "nettissimissimo" negato al Bologna per fallo su Sansone.
L'Entella non ci sta e reagisce, ma il Bologna non demorde...
Entrano Buchel ed Acquafresca per Bessa e Sansone.
Coppola viene impegnato un po' troppo spesso per i miei gusti!
Laribi si divora il gol del 3-0 e la nostra difesa dorme della grossissima...
Dentro Perez per Casarini e crampi per Paez.
Cinque minuti di recupero: oltre a non darci i rigori che ci spetterebbero, siamo abbonati ad un recupero esagerato!
Sansovini continua ad essere insidioso, ma il fischio finale ci consegna la vittoria.
Onestamente parlando è stata una partita bruttina, sofferta e con parecchi errori... ma abbiamo vinto e questo è l'importante.
Le assenze nel Bologna erano decisamente pesanti...
Ben venga ogni tanto il fattore "C", allora, se ci regala la vittoria!
I 900 tifosi a Chiavari sono stati spettacolari!
Dai ragazzi! Si vede che la voglia c'è!
Via spettiamo per incoraggiarvi e sostenervi alla prossima partita!!!
ConquistiamolA!
Voglio dirlo sottovoce... ma "BULÀGGNA LÈ CAMBIÈ"...
https://www.youtube.com/results?search_query=Bul%C3%A0ggna+le+cambi%C3%A8+-+Andrea+Mingardi
Alessandra Sportelli Negrini





... Tifosi Rossoblù: all'assalto !!! ...


Paolo Milito

venerdì 23 gennaio 2015

Il venticello della costa ligure

Domani il Bologna giocherà, per la prima volta nella storia, a Chiavari contro l'Entella. La squadra ligure ha debuttato in questa stagione in Serie B, ed ha conquistato il suo primo, storico punto fra i cadetti proprio contro di noi, in virtù del gol messo a segno da Sansovini al secondo minuto del match di andata. Quel giorno la squadra di Lopez era ancora in fase di rodaggio, circondata da pesanti incertezze sul futuro ( erano i giorni in cui sembrava che Massimo Zanetti avesse beffato Tacopina & C. grazie ad una manovra sottocutanea dell'ex presidente Guaraldi ), e non diede di se' un'immagine confortante. Oggi, un girone dopo, noi siamo secondi e loro diciassettesimi; noi veniamo da una serie esaltante di risultati, mentre i liguri si stanno barcamenando per trovare il giusto assetto e poter tentare di raggiungere una storica salvezza. Abbiamo chiuso l'anno vecchio vincendo a Lanciano, abbiamo aperto il nuovo dominando il Perugia, il nuovo acquisto Sansone si è rivelato azzeccato, i nuovi dirigenti, a differenza di chi li aveva preceduti, si dimostrano cordiali e attenti a tutte le esigenze dei Tifosi; insomma, ci sarebbero tutti i presupposti per poter stare felici e contenti. Invece no: ho già ampiamente parlato delle difficoltà incontrate da Pantaleo Corvino a convincere certi campioni, o presunti tali, a scendere sei mesi in Serie B per contribuire a rilanciare i nostri gloriosi colori. Nelle ultime ore la faccenda ha preso una piega un po' diversa: stamattina il nuovo acquisto Mbaye si è già allenato a Casteldebole, e sono venuti fuori alcuni retroscena che cambiano un po' le prospettive. Innanzi tutto, Corvino è riuscito ad ottenere un milione di sconto sul prezzo del cartellino; inoltre si è saputo che lo stesso Mbaye aveva già preso contatti col proprietario dell'appartamento bolognese che da oggi è la sua nuova residenza, avendo appreso da alcuni amici che un cestista " tagliato " dalla Virtus Granarolo lo aveva lasciato libero. Quindi, da parte del senegalese non c'era stato nessun rifiuto a vestire la Maglia Rossoblù. Viene quindi da pensare che certi procuratori stiano cercando di mungere i nostri nuovi proprietari come vacche al pascolo, o peggio che sia partito da certi poteri forti l'ordine di boicottare il nostro nuovo progetto. In entrambi i casi possiamo stare tranquilli: Tacopina e Saputo sono uomini d'affari molto abili e navigati, e Corvino è troppo scaltro per cadere in certe trappole. C'è poi la questione del deferimento per indebita presenza di un tifoso alla famosa riunione di Villorba. Questo episodio conferma, per l'ennesima volta, l'inadeguatezza di Albano Guaraldi a svolgere le funzioni di presidente di una squadra di calcio: è vero, in altri Paesi non esistono limitazioni del genere, ma in Italia sì, e quindi, se davvero il suo intento era quello di rendere alla tifoseria piena testimonianza dei propri sforzi per convincere Zanetti a tornare in gioco, sarebbe stato sufficiente consultare l'elenco degli oltre quattromila iscritti alle quattro Associazioni che dal 2010 controllano una quota del Capitale Sociale, anzichè spacciare per suo portaborse un membro di Beata Gioventù. Comunque l'Avvocato Grassani si dice convinto che per questa storia si rischia al massimo un'ammenda, essendo nel frattempo completamente cambiate proprietà e dirigenza. Speriamo bene. Intanto Corvino continua a corteggiare altri giocatori che la Sampdoria tiene ai margini della rosa, e a quanto pare sembra che abbia buone probabilità di portarli tutti sotto le Due Torri. Andiamo quindi a fare questa gita sulla costa ligure, per dare continuità alla serie positiva e consolidare le basi della risalita, tenendo presente che da quelle parti bisogna stare attenti al venticello ( per informazioni domandare al Carpi, che a Chiavari ha sorprendentemente perso ).


Paolo Milito

... io aspetterei qualche minuto prima di annunciare ...


Paolo Milito

mercoledì 21 gennaio 2015

Orgogliosissima 2...

Lo so, lo so... Ormai molti miei colleghi tifosi ne hanno già scritto, ma essendo al lavoro, non sono riuscita ad avvicinarmi al computer prima di adesso!
Oggi è il 21 gennaio e ben due giocatori del Bologna compiono gli anni: Beppe Savoldi e Romano Fogli.

Romano Fogli (Santa Maria a Monte, 21 gennaio 1938), centrocampista.
Ha giocato in Serie A con il Torino, il Bologna, il Milan e il Catania.
Ha iniziato la sua carriera sportiva nel Torino, dove ha giocato per tre anni, diventando nella stagione 1957-1958 un punto fisso della squadra, disputando tutte le partite in campionato.
E' passato al Bologna e con i rossoblu ha vinto il suo unico scudetto nella stagione 1963-1964.
A centrocampo era in coppia con Giacomo Bulgarelli ed è rimasto un titolare inamovibile.
Proprio durante la sua permanenza al Bologna, Fogli ricevette la chiamata in Nazionale per i Mondiali di calcio del 1966, giocando una partita.
Nel 1968-1969 è passato al Milan ed è rimasto in rossonero per due stagioni.
Nel 1970 passa poi al Catania, dove ha concluso la carriera nel 1974.
La mia metà etrusca è molto fiera di augurargli "buon compleanno".
Entra poi in gioco l'orgoglio romagnolo, perchè nel 1994/95 ha allenato il Baracca Lugo. Anche la mia metà lughese è molto fiera...

Giuseppe (Beppe) Savoldi (Gorlago, 21 gennaio 1947), attaccante.
In Serie A ha collezionato 405 presenze segnando 168 reti.
Questo lo pone in quindicesima posizione nella classifica dei marcatori della massima categoria calcistica italiana.
È il fratello maggiore di Gianluigi, detto Titti, ex giocatore scomparso nel 2008, e padre di Gianluca, anch'egli calciatore.
In giovane età ha praticato anche il basket.
Ha giocato per quasi tutta la carriera come centravanti, anche se nel suo primo anno di professionismo, con l'Atalanta, in alcune occasioni, è stato schierato come ala sinistra o addirittura come mezzala.
Era molto dotato nel gioco aereo, grazie anche ad un'elevazione notevole che aveva sviluppato giocando a basket, sport che praticava nell'A.L.P.E. Bergamo parallelamente all'attività calcistica, e che abbandonò esclusivamente dopo il suo primo anno in prima squadra all'Atalanta.
Nell'estate del 1968 approda a Bologna dall' Atalanta, in cambio dell'attaccante brasiliano Sergio Clerici e di un conguaglio di 175 milioni di lire.
Milita con profitto, dal punto di vista realizzativo, nelle file della squadra felsinea sino al 1975, sollevando due Coppe Italia nel 1970, anno in cui si fregia anche della Coppa di Lega Italo-Inglese, e nel 1974.
I successi nella coppa nazionale arrivano entrambi col trionfo di Savoldi nelle relative classifiche marcatori, e sono inframezzati nel 1972-1973 dall'affermazione anche come capocannoniere della massima serie, con 17 reti, a pari merito con Gianni Rivera e Paolo Pulici.
Proprio con i bolognesi è, suo malgrado, protagonista di un fatto passato alla storia del calcio italiano: durante una trasferta ad Ascoli Piceno, nella stagione 1974-1975, Savoldi realizza un gol regolare, ma non convalidato per l'intervento di un raccattapalle, Domenico Citeroni, che da dietro la rete respinge volontariamente la palla in campo dopo che la stessa aveva già varcato la linea di porta, ingannando così l'arbitro.
Mette in cassaforte un totale di 140 gol in maglia rossoblù, che ne fa il quarto marcatore assoluto nella storia dei bolognesi dietro ai soli Angelo Schiavio, Carlo Reguzzoni ed Ezio Pascutti.
Con 17 reti, inoltre, diventa il miglior goleador degli emiliani nelle coppe europee, a pari merito con Reguzzoni e Harald Nielsen.
Ho letto un commento bellissimo di un tifoso che chiedeva virtualmente a Beppe: "Prendi ancora l'ascensore quando segni di testa?"... Rende davvero bene l'idea!
Rivedere i vecchi filmati è per me un vero regalo, nonostante il compleanno sia il suo...

Grazie, grandi cuori rossoblu, di aver contribuito a scrivere un bellissimo capitolo di storia del Bologna
Alessandra Sportelli Negrini
















... verso le più alte vette ...


Paolo Milito

martedì 20 gennaio 2015

Tifosi DOC!

I tifosi del Bologna sono straordinari...
I miei amici tifosi del Bologna sono meravigliosi...
Oggi voglio parlarvi di uno di loro, al quale sono affezionata  fin dalla lontana seconda media (la mia, naturalmente), e che ho ritrovato dopo tanti anni...
Stima e affetto immutati, naturalmente!

Gianni Parmiani
Nato a Bagnacavallo nel 1960, ha iniziato a recitare giovanissimo nel Gruppo Teatrale “La Compagine”, costituitosi nel 1973 e di cui tutt’ora fa parte.
Autore di testi per il teatro dei ragazzi, fornisce consulenze per laboratori in ambito scolastico ed è stato voce recitante in concerti destinati alle scuole, sviluppando tecniche di racconto nel campo della favola/concerto.
Ha condotto e diretto la sezione “Narrazioni Teatrali” delle edizioni 2006 e 2007 de “La Città dei Bambini” di Bagnacavallo scrivendone i testi e curandone gli allestimenti.
Insieme al fratello Paolo (col quale - da una vita! - vive un proficuo sodalizio artistico) conduce dal 2004 il Laboratorio Teatrale “Gioco di Scena” presso il Teatro Goldoni di Bagnacavallo, per giovani dai 16 ai 24 anni e dal 2010 conduce un corso/laboratorio presso l'Università per Adulti di Lugo. Dal 2009 è insegnante di recitazione presso il Centro Studi Danza di Lugo".  

“Fare l’attore è più facile di quanto si creda. C’è tutto quello che egli ha visto, sentito, toccato...
Ci sono le sue aspirazioni, i suoi desideri, le sue ambizioni... C’è una voce, un viso, un portamento, un fisico totale. Un dono di simpatia che gli è stato concesso. La capacità di interessare o meno, di creare attenzione, di essere affascinante o grottesco. “ (tratto da Louis Jouvet, Elogio del disordine).
Lo strumento-attore: corpo, voce, mente, emozione, istinto. Il corso si presenta come un divertente viaggio alla ricerca del teatro attraverso “giochi” espressivi (mimici, vocali, di improvvisazione ecc.) che conducono alla conoscenza ed all’esplorazione delle molteplici tecniche attoriali.

Ecco, allora, che solo da un genio poteva scaturire una cronaca così:

Bologna-Perugia
(Cronaca in diretta della partita)
*
Dai, Maietta!... A Casarini...
Su, Laribi!... Più vicini!...
Copre bene Ceccarelli...
Aggressivi e non imbelli!
Ecco Coppola rinvia...
Zuculini cross... Cacìa!!!
Gol! Alè!.. Fuori Acquafresca...
dentro gente un po' più fresca...
Buona questa punizione...
Grande gol! Grande Sansone!
Due a zero: va' mò là!
Ciàpa sò e pôrta a cà!
Oikonòmou tiene botta
con Masina copre e lotta...
Dentro Buchel... Vaccaboia!
Ci han segnato, porca troia!
Calma e gesso che il Perugia
corre ancora e non indugia...
Forza, dunque, poche flemme!
Non c'è più Matùzalem-me?
È finita! L' A è vicina!...
Mangio un Bacio Perugina...
(g.p.)

... e questo è solo l'inizio ...


Paolo Milito

Che Sansone... e che Cacia!

Per motivi di "prove corali", sto guardando la registrazione della partita, anche se so già che abbiamo vinto!
La gioia è incontenibile: siamo tornati!

Il Mister viene intervistato da Sky dopo la vittoria: "E' un messaggio importante per noi stessi.
Abbiamo certezze, il gruppo è forte e sta migliorando.
Sono felice per noi. Ho parlato con Saputo e Tacopina, ci hanno salutato.
Siamo contenti, ma sappiamo che dobbiamo continuare su questa strada.
Sembra una frase fatta, ma siamo soltanto all'inizio del girone di ritorno.
Con Laribi abbiamo dato ordine frenando un po' Del Prete.
Abbiamo sofferto per 20 minuti circa, ma neanche più di tanto sul punto di vista delle occasioni".

Quindi, Mister, la Serie A ci sta aspettando?
 "Oggi è stata una partita importante, dovevamo fare tutti un po' di più.
Eravamo secondi, ma siamo consapevoli di dover fare qualcosa in più.
Ho visto una voglia diversa in questi 10-15 giorni, e i tifosi sabato e domenica sono stati vicini alla squadra".

Ha dato idee e suggerimenti per il mercato?
 "Rimane tra di noi, tra me e Di Vaio o tra me e il direttore Corvino.
Questa squadra si può migliorare, non serve una rivoluzione.
Gastaldello? Possiamo migliorare"...
Ma il Mister sta sorridendo!

Speriamo che dopo questa vittoria e questa intervista, i giornalisti/giornalai la smettano di riempire le loro testate con titoloni ululanti qualsiasi nome prestigioso venga loro in mente!
Tutto questo "nominare" a caso non fa certo bene alla squadra e allo spogliatoio.
Chi, contattato, non vorrà venire a Bologna, non verrà, e chi riterrà che ne valga la pena, sarà certamente ben accetto... E direi che Sansone lo ha ampiamente dimostrato!
Super Cacia ha segnato il centesimo gol in serie B! Alla faccia di chi si è riempito di parole la bocca definendolo brocco, "non giocatore", inutile paracarro...
Siamo al via del girone di ritorno che dovrà assicurarci i punti necessari per tornare in auge.
Il Perugia ha demolito l'esordio del Bologna in B: era estate, ora siamo in inverno e la voglia di arrivare in vetta alla classifica è tantissima.
Che la scalata, allora, abbia inizio!
Lo spettacolo dei fuochi d'artificio offerto dalla curva Bulgarelli toglie il fiato... letteralmente!
Tacopina e Saputo sono allo stadio e omaggiano Morleo e Garics di una targa commemorativa delle loro 100 ( e oltre ) presenze in rossoblu.
Perugia (4-3-3): Provedel; Del Prete, Giacomazzi, Rossi, Crescenzi; Verre, Fossati, Nicco, Fabinho, Falcinelli, Lanzafame.
Bologna con un 4-3-1-2:Coppola tra i pali, Ceccarelli e Masina sugli esterni mentre al centro agiranno Maietta e Oikonomou.
In mediana il trittico Zuculini, Matuzalem e Casarini dietro a Laribi, che supporterà le punte Cacia e Acquafresca.
Parte in panchina Gianluca Sansone.
Bologna (4-3-1-2): Coppola; Ceccarelli, Oikonomou, Maietta, Masina; Zuculini, Matuzalem, Casarini; Laribi; Cacia, Acquafresca.
Il Bologna gioca il primo pallone e già si vede la maestosità di un Maietta superbo!
Il Bologna domina, costruisce e ci crede... e al 38' Cacia segna un "golasso" meraviglioso!
Intercetta un gran pallone al limite Acquafresca, che poi la gira a Zuculini il quale dalla destra fa partire un cross perfetto per la testa di Cacia, che deve solo metterla in rete ed esultare, giustamente, con tanto di maglia celebrativa!
Grandissimo anche il lavoro di Ceccarelli!
Dopo il primo tempo il Bologna è in vantaggio, e il Perugia ha messo in difficoltà i padroni di casa solo nei primi minuti.
Cala il Perugia ed esplode il Bologna!
Il gol di Cacia è un toccasana per tutti.
Avrebbe potuto raddoppiare quasi subito, ma il Perugia non è poi troppo arrendevole.
Il secondo tempo si apre con le occasioni avute da Ceccarelli e Matuzalem per poter chiudere la partita, e poi di nuovo Cacia che si divora il gol del raddoppio e del 3-0...
Il debutto per il neo acquisto Sansone al 61' al posto di Acquafresca, lo vede andare in rete al 79': punizione da manuale del calcio dell'ex doriano, che la mette dove Provedel non può arrivare.
Un esordio più bello non me lo immagino proprio!
Unica pecca il gol di Taddei, non marcato da nessuno, che accorcia le distanze con un tiro non certo irresistibile sul secondo palo.
Il Bologna però non si lascia abbattere, e porta a casa la vittoria dopo 5' di recupero.
Bologna-Perugia 2-1.
La prima del 2015 vede un ottimo Sansone in rossoblu, che segna direttamente da punizione come non si vedeva fare dai tempi di Alino Diamanti.
Cacia ha sbloccato risultato e squadra.
Maietta sensazionale e Ceccarelli non da meno.
Tutta la squadra ha meritato vittoria, sostegno e fiducia!
Il Perugia ha cercato di riaprire i giochi, ma è stata solo un'illusione.
Tre punti magici per il Bologna, sola al secondo posto (anche se dopo la penalizzazione passeremo da 37 a 36).
Un bel Bologna, una bella squadra e un bel gioco.
Questa è la nostra squadra, noi vi vogliamo così!
E ci piacciono anche le parole di Sansone a Sky:  "Mihajlovic ha un modo inimitabile di calciare le punizioni, fare come lui è impossibile.
Io ci ho provato ed è andata bene.
Ho scelto questa piazza perché con la B c'entra poco.
Ho avuto fiducia, mi hanno voluto e sono contento di questo.
L'obiettivo è quello di tornare in Serie A, ma questo campionato è lungo e servono nervi saldi per raggiungerlo quest'obiettivo".
"ConquistiamolA"!!!
Alessandra Sportelli Negrini



domenica 18 gennaio 2015

Aspettando il Perugia

Come ho già avuto modo di spiegare in occasione del match di andata, le strade di Bologna e Perugia si sono incrociate per la prima volta nell'autunno del 1975, in occasione dello storico approdo dei biancorossi in Serie A. Da allora, sotto le Due Torri la gara è andata in scena diciassette volte, tredici in Serie A e quattro in B; il bilancio è di poco favorevole ai nostri colori: nove vittorie, sei sconfitte ed un pareggio. In particolare, va ricordata la sonante vittoria per 4-0 ottenuta dal Bologna di Gigi Radice il 15 febbraio 1981, grazie ai gol di Salvatore Garritano, Giuliano Fiorini, Beppe Dossena ed Eneas. La sconfitta più notevole risale invece al 23 ottobre 1977; un Bologna grigio e stenterello, destinato a salvarsi all'ultima giornata, perse 3-2 contro un Perugia lanciatissimo verso i piani alti, ignaro della tragedia che stava per abbattersi su di esso una settimana più tardi: fu, infatti la domenica precedente la morte sul campo di Renato Curi ( che contro di noi non giocò perchè leggermente infortunato ). Per la cronaca, gli umbri vinsero con una doppietta di Mauro Amenta ed un gol di Walter Speggiorin, a cui replicarono Nando Viola ed Ennio Mastalli. Rispetto all'andata, le prospettive sono decisamente cambiate per entrambe le contendenti: i nostri avversari, neopromossi, si sono inizialmente imposti come una delle sorprese del campionato, presentandosi come potenziali concorrenti alla rincorsa verso la promozione. Nelle ultime settimane, però, i ragazzi di Camplone hanno stentato parecchio, tanto da mettere in discussione la stessa panchina del mister. Domani, al Dall'Ara, scenderà in campo una squadra assestata al decimo posto, e vogliosa di riprendere lo slancio per insidiare il cammino delle avversarie più quotate. Il Bologna, come ben sappiamo, si era presentato alla prima di campionato reduce dalla figuraccia rimediata in Coppa Italia contro l'Aquila, circondato da pesanti nubi riguardanti il proprio futuro e fagocitato da un nervosismo materializzatosi con le espulsioni di Garics ( scellerato applauso all'arbitro ) e Zuculini ( entrata assassina su Falcinelli ), che avevano completato il quadro già appesantito dai due gol messi a segno dai padroni di casa. Oggi siamo al secondo posto, dietro al sorprendente Carpi di Castori. Se finisse ora il campionato, saremmo promossi direttamente. Per rendere più concreta questa prospettiva, il proprietario del Bologna ha ingaggiato, come Direttore Sportivo , il grande Pantaleo Corvino, il quale ha dovuto fare ben presto i conti con un'amara realtà: i suoi innumerevoli contatti nazionali ed internazionali gli permettono di intavolare trattative con dei nomi di grosso calibro, il cui accostamento ai nostri colori solo quattro mesi fa sarebbe sembrato pura follìa, ma al momento di concludere i giocatori si tirano indietro, non volendo abbassarsi a scendere in Serie B, neppure per cinque mesi. Il risultato lo conosciamo bene: finora è arrivato il solo Sansone, ormai chiuso alla Samp da altri talenti emergenti e desideroso di contribuire al rilancio dei Rossoblù abbinandolo alla propria definitiva consacrazione. Per il resto, abbiamo dovuto fare i conti con giocatori un po' stagionati, ma disponibili a venire da noi, bloccati dai rispettivi presidenti ( Sorrentino, Mancosu, Gastaldello, per il quale però ieri sera Mihajlovic ha aperto uno spiraglio ), e giocatori giovani ai quali una sola partita in Serie B sembra un'onta incancellabile. Gli esempi più lampanti sono quelli di Giovinco, che ha rifiutato di diventare il nostro uomo-immagine, e Saponara, che ha preferito tornare ad Empoli pur avendo scarse prospettive di impiego. Una volta preso atto della guerra scoppiata all'Inter tra Osvaldo ed i suoi compagni di squadra, qualcuno ha azzardato l'ipotesi che si potesse convincere l'italo-argentino a tornare sotto le Due Torri; forse costoro non sanno che la prima scelta di Corvino, lontano da occhiacci indiscreti, rispondeva al nome di Fabio Borini, che per respingere la proposta al mittente non si è neppure scomodato di replicare, affidando l'incombenza al proprio procuratore. Con questi chiari di luna, non c'è da stupirsi dei rifiuti opposti da altri ex giovani Rossoblù, come Gamberini, Zaccardo ed Albertazzi. Poco male, il mondo non finisce con questi bamboccioni viziati, e Corvino non si è minimamente scomposto. Nella conferenza stampa in cui è stato ufficialmente presentato, il nostro nuovo DS ha detto senza troppi giri di parole che ha intenzione di far pentire tutti coloro che hanno respinto sdegnosamente la nostra maglia. I sostegni non gli mancano: i due Presidenti, appena rientrati da oltreoceano, si sono lanciati in dei giri diplomatici per dare maggior quota all'immagine della Società; in particolare, nei prossimi giorni almeno uno dei due si presenterà al fianco di Corvino nell'hotel milanese in cui si svolgono le trattative di mercato, per ribadire, qualora ce ne fosse bisogno, la solidità del gruppo. Degna di nota, poi, l'iniziativa dei Tifosi: i gruppi della Curva, a cui abbiamo fatto da cassa di risonanza noi di Futuro Rossoblù, hanno organizzato un raduno a Casteldebole, tenutosi ieri mattina, a cui hanno partecipato almeno millecinquecento persone. Lo scopo era quello di far sentire la nostra vicinanza ai giocatori, ringraziandoli per aver accettato la scorsa estate di venire da noi a dispetto delle prospettive catastrofiche, ed ai dirigenti, che stanno scontando colpe accumulate da chi li aveva preceduti. Tutti hanno apprezzato il gesto, e Joey Saputo è andato incontro alla folla per esprimere il proprio ringraziamento in maniera tangibile. Insomma, dopo tanto, troppo tempo, Società e tifoseria sono un tutt'uno intorno alla squadra, ed hanno intenzione di procedere compatti verso la Serie A. Come giustamente sottolineato da più parti, chi non ci vuole non ci merita; mi permetto solo di chiedere a chi di dovere di ricordarsi i nomi di chi ci ha rifiutato nel momento in cui, una volta conquistata la promozione,inevitabilmente si scatenerà la rincorsa ai soldoni del magnate italo-canadese. Quanto alle scomode eredità del passato, da segnalare due cose: è ricomparso all'orizzonte il famoso punto di penalizzazione per il ritardato pagamento dell'IRPEF, che l'Avvocato Grassani sta cercando di eludere facendo leva sul fatto che, appunto, col passar del tempo il pagamento da mancato è diventato ritardato; a margine di un'iniziativa benefica, Gianni Morandi ha colto l'occasione per avvicinare Joe Tacopina e scusarsi con lui per come si è comportato nelle fasi più delicate del passaggio di proprietà: a mio avviso un gesto da vero signore. Andiamo dunque incontro al Perugia, certi di avere a che fare, finalmente, con delle persone degne di considerazione.


Paolo Milito




... dedicato ai presunti campionissimi che ci snobbano ...


Paolo Milito

venerdì 16 gennaio 2015

Orgogliosissima!!!

Da Romagnola e Lughese, non posso che essere fiera del fatto che due dei miei grandi e mitici Bolognesi abbiano allenato il Baracca Calcio.
Non sono mai stata una fanatica delle squadre locali, oltretutto se i colori di appartenenza sono bianco e nero, ma lasciatemi inorgoglire per il fatto che Ezio Pascutti e Renato Villa siano stati allenatori a casa mia!
La mia metà Bolognese esulta!
La Società Sportiva Dilettantistica Baracca Lugo a R.L. è una storica squadra di calcio di Lugo di Romagna (RA). Attualmente milita nella Seconda Categoria romagnola. Porta come simbolo il cavallino rampante, emblema dell'asso dell'aviazione italiana della prima guerra mondiale Francesco Baracca, cittadino lughese, di cui è presente anche il cognome, nella ragione sociale della società stessa.
La prima formazione calcistica di Lugo, antenata del Baracca Calcio viene fondata nel 1909, con colori sociali bianco e nero ed è stata rifondata dopo il fallimento dell'anno 2000.
1909... Strana coincidenza, vero?
Questi sono alcuni degli allenatori del Baracca Lugo:
Giordano Cinquetti, Gustavo Fiorini, Romano Fogli, Massimo Gadda, Mihály Kincses, Roberto Landi, Gaetano Lupi, Giovanni Mei, Vincenzo Montefusco, EZIO PASCUTTI, FerdinandoRossi, Carlo Soldo, Mario Somma, Valerio Spadoni (Lugo, 15 aprile 1950, è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, nel ruolo di attaccante.), Paolo Tabanelli, Mario Tortul, RENATO VILLA e Alberto Zaccheroni.

Ezio Pascutti:
Il suo nome è saldato a doppio filo con quello del Bologna, squadra nella quale arrivò nel 1954-1955 a 17 anni.
Esordì diciottenne in Serie A e a partire dal 1958-1959 formò una coppia d'ali con Marino Perani.
Rimase al Bologna fino al 1969, per un totale di 296 presenze in serie A e di 130 reti.
Con la propria squadra, conquistò anche il celebre scudetto del 1964, guadagnato nello spareggio con l'Inter, e una Coppa Mitropa.
Tra i tanti meriti sportivi, Pascutti ha detenuto per moltissimo tempo il record di reti consecutive in campionato (10), infranto nel 1994 da Gabriel Batistuta.
Nonostante le sue indubbie qualità sportive, Pascutti è ricordato anche per un episodio avvenuto in un incontro della Nazionale contro l' URSS nel 1963, guadagnandosi un'espulsione al 23' (e la Nazionale fu sconfitta ed eliminata dagli Europei).
Da allora la fama di essere "quello del pugno facile" gli rimase attaccata come una maledizione, amareggiando ogni sua successiva vittoria sportiva.
A onor del vero, Pascutti si avvicinò con impeto al difensore russo, ma non lo toccò.
Tuttavia, dopo questo episodio, in tutti i campi d'Italia veniva regolarmente insultato e fischiato, tanto da dover scendere in campo con i tappi di cera nelle orecchie
Dopo il ritiro, Pascutti ha conseguito il patentino di allenatore di seconda categoria per club semiprofessionistici.
Ha allenato quindi squadre nelle serie inferiori, fra cui il suddetto Baracca Lugo, il Russi e la Sassolese in Serie D.

Renato Villa:
I primi passi della carriera di Villa lo vedono in formazioni minori lombarde, quali il Pizzighettone, la Soresinese, il Pergocrema, l'O.M.A.S. Pontevico ed infine l'Orceana, con la quale riesce a farsi notare nei campi di Serie C2 dagli osservatori del Bologna.
Nell'ottobre 1986 passa quindi alla squadra Felsinea, nella quale, malgrado il doppio salto di categoria, diventa subito titolare.
È però nella stagione successiva, 1987-88, che Villa diventa uno dei principali artefici della promozione in serie A nella formazione allenata da Maifredi.
Gioca da difensore centrale nella difesa a 4 schierata in linea. "Piazzato" occasionalmente come centravanti per l'assenza dei titolari nella partita Bologna-Triestina (4-2) del 15 maggio 1988, mette a segno una rete.
Debutta in Serie A il 9 ottobre 1988 nella partita Pisa-Bologna 0-2.
Col Bologna in serie A disputa 4 campionati mantenendo sempre la maglia da titolare, prima di ritirarsi al termine della stagione 1991-92
È stato soprannominato, durante gli anni trascorsi nel Bologna, Il Mitico Villa, in quanto omonimo del più famoso Ricardo Villa, calciatore argentino degli anni 70 e 80, ma soprattutto in virtù dei suoi velocissimi recuperi difensivi.
Pare che il soprannome gli sia stato dato da Lucio Dalla, super tifoso del Bologna, che credo abbiamo conosciuto ed amato tutti....
Negli anni successivi passa dalle panchine di calcio a quelle di calcio a 5.
Ha allenato il Baracca Lugo e dall'estate 2009 è anche il Direttore Sportivo dell'A.S.D. Real Casalecchio 2009, ora Città di Casalecchio, una società dilettantistica bolognese.
Cosa aggiungere ancora?
Bolognesi sempre, ovunque e in qualunque paese!!!
Alessandra Sportelli Negrini