Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

mercoledì 21 gennaio 2015

Orgogliosissima 2...

Lo so, lo so... Ormai molti miei colleghi tifosi ne hanno già scritto, ma essendo al lavoro, non sono riuscita ad avvicinarmi al computer prima di adesso!
Oggi è il 21 gennaio e ben due giocatori del Bologna compiono gli anni: Beppe Savoldi e Romano Fogli.

Romano Fogli (Santa Maria a Monte, 21 gennaio 1938), centrocampista.
Ha giocato in Serie A con il Torino, il Bologna, il Milan e il Catania.
Ha iniziato la sua carriera sportiva nel Torino, dove ha giocato per tre anni, diventando nella stagione 1957-1958 un punto fisso della squadra, disputando tutte le partite in campionato.
E' passato al Bologna e con i rossoblu ha vinto il suo unico scudetto nella stagione 1963-1964.
A centrocampo era in coppia con Giacomo Bulgarelli ed è rimasto un titolare inamovibile.
Proprio durante la sua permanenza al Bologna, Fogli ricevette la chiamata in Nazionale per i Mondiali di calcio del 1966, giocando una partita.
Nel 1968-1969 è passato al Milan ed è rimasto in rossonero per due stagioni.
Nel 1970 passa poi al Catania, dove ha concluso la carriera nel 1974.
La mia metà etrusca è molto fiera di augurargli "buon compleanno".
Entra poi in gioco l'orgoglio romagnolo, perchè nel 1994/95 ha allenato il Baracca Lugo. Anche la mia metà lughese è molto fiera...

Giuseppe (Beppe) Savoldi (Gorlago, 21 gennaio 1947), attaccante.
In Serie A ha collezionato 405 presenze segnando 168 reti.
Questo lo pone in quindicesima posizione nella classifica dei marcatori della massima categoria calcistica italiana.
È il fratello maggiore di Gianluigi, detto Titti, ex giocatore scomparso nel 2008, e padre di Gianluca, anch'egli calciatore.
In giovane età ha praticato anche il basket.
Ha giocato per quasi tutta la carriera come centravanti, anche se nel suo primo anno di professionismo, con l'Atalanta, in alcune occasioni, è stato schierato come ala sinistra o addirittura come mezzala.
Era molto dotato nel gioco aereo, grazie anche ad un'elevazione notevole che aveva sviluppato giocando a basket, sport che praticava nell'A.L.P.E. Bergamo parallelamente all'attività calcistica, e che abbandonò esclusivamente dopo il suo primo anno in prima squadra all'Atalanta.
Nell'estate del 1968 approda a Bologna dall' Atalanta, in cambio dell'attaccante brasiliano Sergio Clerici e di un conguaglio di 175 milioni di lire.
Milita con profitto, dal punto di vista realizzativo, nelle file della squadra felsinea sino al 1975, sollevando due Coppe Italia nel 1970, anno in cui si fregia anche della Coppa di Lega Italo-Inglese, e nel 1974.
I successi nella coppa nazionale arrivano entrambi col trionfo di Savoldi nelle relative classifiche marcatori, e sono inframezzati nel 1972-1973 dall'affermazione anche come capocannoniere della massima serie, con 17 reti, a pari merito con Gianni Rivera e Paolo Pulici.
Proprio con i bolognesi è, suo malgrado, protagonista di un fatto passato alla storia del calcio italiano: durante una trasferta ad Ascoli Piceno, nella stagione 1974-1975, Savoldi realizza un gol regolare, ma non convalidato per l'intervento di un raccattapalle, Domenico Citeroni, che da dietro la rete respinge volontariamente la palla in campo dopo che la stessa aveva già varcato la linea di porta, ingannando così l'arbitro.
Mette in cassaforte un totale di 140 gol in maglia rossoblù, che ne fa il quarto marcatore assoluto nella storia dei bolognesi dietro ai soli Angelo Schiavio, Carlo Reguzzoni ed Ezio Pascutti.
Con 17 reti, inoltre, diventa il miglior goleador degli emiliani nelle coppe europee, a pari merito con Reguzzoni e Harald Nielsen.
Ho letto un commento bellissimo di un tifoso che chiedeva virtualmente a Beppe: "Prendi ancora l'ascensore quando segni di testa?"... Rende davvero bene l'idea!
Rivedere i vecchi filmati è per me un vero regalo, nonostante il compleanno sia il suo...

Grazie, grandi cuori rossoblu, di aver contribuito a scrivere un bellissimo capitolo di storia del Bologna
Alessandra Sportelli Negrini
















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