Da un secolo Bologna-Genoa viene ricordata come la partita delle revolverate, in memoria di una sparatoria fra le tifoserie incrociatesi in uno scalo ferroviario nell’imminenza di una finale-scudetto. Ai giorni nostri, invece, ci starebbero meglio dei calci nel culo. Ma tantissimi. E poderosi. Perché è semplicemente ASSURDO che gli stessi giocatori, dopo aver preso cinque pappine dalla Ternana ed essersi riscattati alla grande portandosi al secondo posto in classifica, siano stati capaci di rimediare l’abominevole figuraccia di sabato scorso in casa dell’Inter. Assolutamente ridicolo e fuori dal mondo chi, soprattutto sulla stampa, mette in discussione l’allenatore: tenendo presente che comunque siamo tuttora al terzo posto, con la Juve in netto ritardo, e che i dirigenti hanno azzeccato l’acquisto dei nuovi attaccanti, bisogna lavorare sulle teste ( … o sulle chiappe ??? … ) dei giocatori, ma in maniera molto drastica. Intanto il campionato prosegue, e ci chiama ad ospitare il Genoa nell’anticipo di domani pomeriggio. A Bologna il confronto vanta 64 precedenti, suddivisi fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia. 30 le vittorie del Bologna, 11 quelle del Genoa, 23 i pareggi. La nostra miglior partita è il 5-3 del 22 ottobre 1939, tripletta di Puricelli e gol di Reguzzoni e Boriani, in risposta ai genoani Neri, Scarabello e Gabardo. La peggiore giornata fu invece il 16 maggio 1943, in Coppa Italia, col Genoa vittorioso per 5-2 grazie alle doppiette di Sotgiu e Ispiro e ad un gol di Trevisan, contro i nostri Nardi e Raffaele Sansone. Fra i pareggi spicca il 4-4 del 28 febbraio 1937, nel pieno di una lotta serrata per lo Scudetto; per il Bologna doppietta di Andreolo, gol di De Filippis e di Corsi, per il Genoa doppietta di Arcari e gol di Fasanelli e Marchionneschi. A questo punto non mi azzardo più a fare previsioni; ovviamente tutti noi ci aspettiamo un pronto riscatto in virtù della miglior posizione in classifica e della presenza, nelle file genoane, di soggetti indigesti. Il tempo per rimediare c’è, vediamo cosa ne viene fuori.
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