Dopo le due vittorie casalinghe inframmezzate dall’infausta trasferta
torinese sulla sponda bianconera, il Bologna è chiamato a dare le prime
risposte convincenti affrontando a domicilio il Cagliari, in una sfida tutta
Rossoblù collocata nell’antipatico orario delle 15 di sabato, che richiama alla
memoria le più recenti stagioni giocate in Serie B. Nei vari stadi che hanno
ospitato le gesta dei sardi, la partita conta 33 precedenti, in Serie A, Serie
B e Coppa Italia, con 13 vittorie dei padroni di casa, 6 del Bologna e ben 14
pareggi. Senza dubbio il successo più consistente del Cagliari è il 5-1
ottenuto il 2 novembre 2008 contro gli ammutinati anti-Arrigoni: al vantaggio
iniziale di SuperMarco Di Vaio i sardi replicarono con Daniele Conti, una
doppietta di Jeda ed una di, udite udite, Robert Acquafresca, il quale, a
quanto pare, ritiene il rossoblù di matrice isolana più pregiato di quello
bolognese, tanto da dichiarare, non più tardi di ieri sera, che domani farà il
tifo per i padroni di casa, con tanti saluti e ringraziamenti a quei fessi che
per cinque anni lo hanno pagato puntualmente e profumatamente aspettando invano
qualche suo lampo di genio. La nostra vittoria più robusta risale invece al 2
giugno 1970, in Coppa Italia, un 4-0 che ci proiettò verso la conquista del
trofeo: gol di Beppe Savoldi, autogol di Claudio Nenè, ossia il portatore
originale di questo soprannome, e doppietta di Giacomino Bulgarelli. Quanto ai
pareggi il risultato finale è stato di 2-2 per ben tre volte. Domani ci
troviamo ad affrontare una cosiddetta concorrente diretta, che in questo
momento precediamo in classifica di un punto. Lasciando perdere le voci di
avvistamenti di gufi all’orizzonte ( l’ultimo, in ordine di tempo e
apparizione, sarebbe Beppe Iachini ) e le ormai improponibili speranze di
recuperare alla causa il caso disperato Mattia Destro, pur dovendo ancora
rinunciare al prezioso apporto di Rodrigo Palacio possiamo fare affidamento su
uno Skorupski decisamente in crescita, su un Orsolini sempre più convincente e
soprattutto su Federico Santander, che si sta affermando come un ibrido
ottenuto mescolando il fenomeno mediatico Moscardelli con le doti sudamericane
di Julio Cruz. Se dovesse proseguire nei miglioramenti, il paraguaiano potrebbe
davvero diventare un solido punto di riferimento su cui costruire qualcosa di
concreto. Ancora è troppo presto per potersi sbilanciare, ma la sua evoluzione
mi ricorda, appunto quella di Cruz, che il primo anno, reduce da una lunga
serie di impegni a cui non aveva fatto seguito un adeguato riposo, non aveva
fornito le prestazioni esaltanti che nelle stagioni successive ne avrebbero
fatto un idolo della Curva Rossoblù. Pronostico ??? Essendo in trasferta un
pareggio andrebbe più che bene, ma la consistenza tecnica degli avversari
dovrebbe spingere i nostri eroi ad osare qualcosa di più. Buon divertimento.
Paolo Milito
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