Così va il mondo: ci si aspettava una partita facile facile da controllare, in quel di Cagliari, e invece ne è venuta fuori una figuraccia epocale. Di fatto sono scese in campo le controfigure dei nostri giocatori, eccettuato forse il portiere, e i risultati si sono visti senza possibilità di equivoco. A questo punto la domanda è: l’attuale Bologna è carne, pesce, o cosa ??? È inutile lambiccarsi il cervello alla ricerca di responsabilità quando le stesse persone sono capaci, a stretto giro di posta, di surclassare una fortissima Roma per poi ridursi a perdere con le modalità viste in Sardegna. Non si capisce proprio dove si debba intervenire: a livello psicologico, con delle sanzioni pecuniarie, con una robusta razione di calci in culo … I Tifosi Rossoblù, più di andare a Casteldebole e far sentire la propria vicinanza a giocatori e tecnico, non possono. I problemi, si dice, sono altrove. Ma dove ??? Quel che è certo è che: 1) Mattia Destro continua ad aggirarsi per Casteldebole credendo di essere un giocatore di Serie A ( ed oggi, udite udite, ha segnato l’unico gol dei nostri nella strampalata amichevole a porte chiuse contro il Perugia, a dispetto di una scadente prestazione generale ); 2) Pippo Inzaghi pensa di poter raddrizzare la classifica facendo riferimento a certi soggetti la cui discontinuità sta provocando disastri; 3) Riccardo Bigon crede di aver messo in pista la miglior squadra possibile, a dispetto delle notevoli ( e non impiegate ) disponibilità finanziarie; 4) Claudio Fenucci non perde occasione di uscirsene con delle frasi a sproposito, l’ultima delle quali ( “ In caso di necessità a gennaio prenderemo provvedimenti “ ) fa trapelare la sgradevole sensazione che l’A.D. viva in un mondo tutto suo, tipo Paese delle Meraviglie. Per non farci mancare nulla, dal Canada Joey Saputo ha fatto intendere di essere prossimo ad allentare l’impegno economico della sua famiglia negli Impact. Apriti cielo: vuoi vedere che anche questo ci abbandona al nostro destino ??? A quanto pare no: nel pomeriggio, in conferenza stampa, il Presidente ha precisato di essere deluso dall’atteggiamento delle autorità canadesi, pronte a smorzare ogni entusiasmo ed ogni iniziativa e buone solo a spremerlo con imposte e tasse. Fra le righe, si direbbe di intravvedere un messaggio rivolto agli amministratori locali bolognesi, affinchè la smettano di porre paletti ad oltranza sul percorso della ristrutturazione del Dall’Ara. Insomma, siamo in una situazione allegramente contraddittoria, in base alla quale basterebbe poco per sognare il Paradiso ma si capisce che con altrettanto poco si precipiterebbe dritti nell’inferno di un nuovo “ giro di valzer “. Emblematico il fatto che, dopo tante belle parole sul cosiddetto “ progetto giovani “, ci siamo ridotti a contare i secondi che mancano al rientro in campo del più vecchio della truppa. Come finirà??? Per il momento, è consigliabile armarsi di una cospicua dose di pazienza.
Paolo Milito
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