Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 29 settembre 2018

FACILI DIFFICOLTA’.


Prima di tutto i numeri. Da più parti, negli ultimi giorni, ho sentito dire che quella di domani è una partita che “ E’ obbligatorio vincere !!! “, e le statistiche lo confermano: in territorio bolognese le due squadre si sono affrontate finora per 39 volte, spalmate fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia; 22 le vittorie del Bologna, 11 quelle dell’Udinese, 6 i pareggi. Detto della stratosferica, e per certi versi improbabile, vittoria Rossoblù per 14-0 ottenuta allo Sterlino, in Prima Divisione, quindi in un’epoca in cui non tutte le squadre disponevano degli stessi mezzi organizzativi, il 25 marzo 1923, possiamo vantare nel nostro carniere un bel 5-2, risalente al 25 marzo 1951, dovuto alle doppiette di Cappello e Cervellati ed a Garcia, a cui risposero i friulani Paulinich e Darin. Degna di nota anche la goleada del 30 aprile 2017, un 4-0 scaturito da una doppietta ( incredibile ma vero ) di Mattia Destro, un gol di Taider e un autogol di Danilo, che domani difenderà invece i nostri colori. Il 13 marzo 1955, purtroppo per noi, fu l’Udinese a imporsi per 4-2, doppietta di La Forgia e gol di Selmosson e Bettini contro i nostri Cervellati e Pivatelli. Fra i pochi pareggi spicca il 2-2 maturato l’8 settembre 1957, prima giornata di quel campionato: ai nostri Vukas e Capra risposero Lindskog e Bettini. Dunque, tradizione ampiamente favorevole. Le circostanze attuali, invece, un po’ meno. Relegando ai margini il disagio di dover giocare alle 12.30 per esigenze commerciali televisive, e con i Tifosi costretti ad arrangiarsi, per la seconda volta consecutiva, al cospetto dell’oggetto misterioso DAZN ( ma siamo in buona compagnia: oggi si è giocato alle 15 addirittura il derby di Roma !!! ), domani siamo chiamati ad affrontare un’avversaria diretta che in classifica è messa molto meglio di noi, al termine di una settimana altalenante, aperta dal trionfo ottenuto ai danni della Roma, contraddistinta da una sconfitta in casa Juve che, con un po’ di attenzione, si sarebbe potuta evitare e farcita dalle solite baruffe relative alla vicenda dello Stadio, rinvigorite dall’insolita presenza di Joey Saputo, trattenutosi in Italia un po’ più del suo solito. Intendiamoci: non eravamo dei fenomeni dopo aver battuto una comunque fortissima Roma, non siamo colati a picco per aver perso in casa di una Juve che da sette anni non si stacca lo Scudetto dalle maglie. Paghiamo, e pagheremo ancora per qualche settimana, un avvio stentato dovuto a troppe leggerezze, soprattutto da parte di chi ha in mano la gestione vera e propria della squadra. Per nostra fortuna, certi messaggi sembrano essere stati recepiti: dopo la massiccia adunata di Tifosi Rossoblù a Casteldebole, i giocatori, a parte l’ormai inqualificabile Destro, una volta in campo sono sembrati più motivati, più determinati, ovviando con un notevole impegno alle innegabili inferiorità tecniche rispetto alle squadre affrontate finora; non solo, dal clan Saputo emerge la volontà di abbandonare la strada deleteria del cosiddetto progetto triennale, per dare spazio ad una programmazione aderente alla stretta realtà che dovrebbe metterci al riparo dal rischio di brutte avventure. Certo, da qui a gennaio la strada è lunga, ma se i nostri giocano sempre come hanno fatto negli ultimi giorni, soprattutto contro la Roma, al termine del girone di andata non dovremmo essere in situazioni tragiche, fermo restando che il mercato invernale, a prescindere dalle suggestioni figlie di grandi ritorni tipo Verdi, Gabbiadini o Borini, dovrà portarci in dotazione elementi più in sintonia con le gloriose tradizioni delle nostre maglie. Per quanto riguarda il pronostico, la logica dice “ tripla “, ma una volta tanto mi permetto di esigere una vittoria secca. Anche perché, in caso contrario, l’ombra di Cesare Prandelli potrebbe diventare un essere umano in carne ed ossa, con tanti saluti ad un giovane tecnico che sconterebbe soprattutto colpe non sue ( anche se il campione del mondo Rami, ex milanista, non è esattamente dello stesso avviso ). Staremo a vedere.

Paolo Milito

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