Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 22 settembre 2018

CONTRO I LUPI IN TEMPI CUPI.

Si potrebbe cominciare da qualsiasi punto di vista: dalla massiccia adunata di Tifosi Rossoblù, organizzata A SOSTEGNO di qualcuno e non CONTRO qualcuno, a differenza di quanto qualcun altro vorrebbe far credere; dal discutibile comportamento di Riccardo Bigon, che se ne esce con delle affermazioni sconcertanti e improntate ad un falso ottimismo, come se il mondo circostante non si fosse accorto che ha bloccato l’ex C.T. azzurro Prandelli per rimpiazzare Inzaghi nel caso, purtroppo probabilissimo, che domani la Roma trovi contro di noi il pronto riscatto dopo la sconfitta rimediata mercoledì a Madrid; dal grido di allarme, ahimè rimasto inascoltato, lanciato da parecchi fessi, fra i quali il sottoscritto, che imploravano la dirigenza di non far partire anche il giovane Di Francesco jr. dopo aver perso Verdi ( e i risultati li stiamo vedendo, col Sassuolo che ringrazia e ride a crepapelle ). Ma sarebbero tutte chiacchiere senza costrutto. Meglio quindi far parlare i numeri, sperando che la musica cominci a cambiare. Al Dall’Ara Bologna-Roma, che si disputa domani nell’ormai insolita collocazione delle ore 15 di domenica, vanta la bellezza di 74 precedenti, distribuiti fra Prima Divisione, Serie A e Coppa Italia; 32 le vittorie Rossoblù, contro 20 della Roma e 22 pareggi. Le aride statistiche raccontano che la nostra vittoria più robusta risalga al 29 giugno 1930: finì 5-2, tripletta di Maini, gol di Busini e autogol del giallorosso Degni a cui replicarono Volk e un certo Fulvio Bernardini, destinato in seguito a portare molto in alto i nostri colori. Per contro, il 23 novembre 2003 incassammo un sonoro 4-0, dovuto a Totti, Montella, Panucci e Cassano. In due occasioni, poi, è finita 3-3: il 9 novembre 1930, doppietta di Maini e gol di Reguzzoni a cui risposero Chini, Lombardo e Volk, e il 27 gennaio 2013, in una gara ricca di capovolgimenti di fronte in cui segnarono Gilardino, Gabbiadini e Pasquato per il Bologna e Osvaldo, Florenzi e Tachsidis per la Roma. Nel corso degli anni, comunque, si sono viste varie situazioni particolari, come il 19 gennaio 1964, recupero di una gara saltata in precedenza, concluso con un perentorio 4-0 che diede ai nostri eroi la certezza di poter lottare per uno scudetto che di lì a poco sarebbe stato messo a rischio dalla vergognosa vicenda del doping; oppure la notte del 25 settembre 2004, partita vinta dai nostri ridotti in 9 per 3-1 con annesso gran finale del tecnico giallorosso Voeller che salutò la compagnia sbattendo la porta, incazzato nero con una squadra incapace di sfruttare la superiorità numerica; o ancora quella del 21 novembre 2015, ovvero la famigerata partita di pallanuoto conclusa dallo show di Destro lanciatissimo a far giri di campo mezzo nudo sotto il diluvio dopo aver segnato contro una squadra con cui si era lasciato in malo modo. Domani si affronteranno due squadre, per motivi opposti, in difficoltà. Il differente tasso tecnico non lascia grandi speranze, anche perché la nostra classifica disastrosa non dipende tanto dalla presunta inesperienza di Pippo Inzaghi quanto piuttosto dall’inconsistenza di certi elementi arrivati sotto le Due Torri in capo a percorsi quantomeno discutibili. Fino al fischio finale, però, preferisco sperare che qualcosa cambi, che l’innegabile impegno profuso dal mister e dai giocatori porti a qualcosa di concreto e che si possa finalmente commentare un risultato positivo. In caso contrario, vedremo il da farsi.

Paolo Milito

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