I presupposti per una serataccia ci sono tutti: metà settimana, prima
volta contro Cristiano Ronaldo, oltretutto con telecronaca su DAZN, per di più
in casa loro, ergo non c’è trippa per gatti. Però, pensandoci bene, anche
domenica il primo impatto non era stato dei migliori: Roma in cerca di riscatto
dopo la batosta europea, Di Francesco Jr. aveva fatto grande il Sassuolo due
giorni prima, a mezzogiorno Verdi aveva fatto altrettanto col Napoli, e
Falcinelli aveva pensato bene di aprire le danze con una battuta a vuoto da far
impallidire la leggendaria cappella di Rolando Bianchi contro il Sassuolo. Ce n’era
a sufficienza per cominciare a strapparsi i capelli. Ma a qualcuno era sfuggito
un piccolo particolare: la massiccia adunata di Tifosi Rossoblù a Casteldebole,
tanto spernacchiata da certi esponenti della stampa specializzata locale, ha
stimolato le coscienze dei nostri baldi giovani, spingendoli a dare il
cosiddetto 101% di se’, coi risultati che ormai ben conosciamo. Certo, qualche
sbavatura c’è stata, come l’inspiegabile ingresso in campo di Destro, che da
quel momento è letteralmente scomparso dai radar, o l’immancabile uscita di
Riccardo Bigon, pronto a prendersi meriti non suoi. In generale, però, è stata
una bella domenica per tutti noi; la speranza, ovviamente, è che la cosa possa
avere continuità, ma con la Juve attuale c’è poco da sperare. Forse possiamo
trovare conforto fra le pieghe delle statistiche, ma non troppo. Fra Prima
Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, Juventus-Bologna vanta 88
precedenti, con 49 vittorie bianconere, 6 Rossoblù e 33 pareggi. La vittoria
più robusta dei padroni di casa risale al 4 giugno 1955: 5-1, gol di Colombo,
Mannucci, doppietta di Bronèe e autogol di Ballacci, a cui replicammo con Gino
Cappello. Delle nostre sei vittorie, la più bella è senza dubbio quella
ottenuta la notte del 26 febbraio 2011 grazie alla doppietta di Marco Di Vaio;
da ricordare, per altri motivi, l’1-0 ottenuto il 5 ottobre 1980, dovuto ad un
rigore realizzato da Adelmo Paris e costato di fatto la carriera all’arbitro
Mattei che si era azzardato a concederlo, e la tumultuosa giornata del 24
aprile 1949, quando, col Bologna in vantaggio per 2-1 a pochi secondi dalla
fine, fu concesso alla Juve un rigore inesistente scatenando una rissa
furibonda che portò alla vittoria a tavolino dei bianconeri. Il pareggio più
clamoroso, invece, è senza dubbio il 7-7 scaturito al termine della gara di
Coppa Italia giocata il 15 ottobre 1958: essendo la finale per il terzo posto,
una volta esauriti i tempi di gioco l’arbitro dovette procedere al sorteggio,
che fu favorevole ai nostri colori. Dunque, i precedenti non sono
incoraggianti, ma, come abbiamo visto, qualche volta la sorte ci ha sorriso. Se
i nostri giocano come hanno fatto contro la Roma, qualcosa possiamo anche
ottenere. Staremo a vedere.
Paolo Milito
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