Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 16 giugno 2018

… SPERIAMO CHE NON SIA UNA PIPPA …

… ma che sia stato contagiato dal dinamismo di SuperJoe Tacopina. Pippo Inzaghi succede, sulla panchina del Bologna, ad un’altra colonna del Milan berlusconiano, Roberto Donadoni, il quale, a ben pensarci, non aveva neanche cominciato tanto male: in pochi giorni le stesse pappemolli malamente assemblate da Delio Rossi erano diventate dei superatleti invincibili, capaci di imporre un clamoroso stop alla già lanciatissima Atalanta dei miracoli e poi, via via, di ridicolizzare un Napoli arrivato con l’intenzione di asfaltarci e ripartito con tre bastonate sul groppone, oppure di vincere a San Siro contro il Milan al culmine di un’indimenticabile Epifania. Già, l’Epifania; una giornata che portò alle stelle Emanuele Giaccherini, destinato a ripercorrere in tutto e  per tutto le orme di Roby Baggio, riconquistando la Nazionale perduta, disputando un Europeo da protagonista e salutandoci per salpare verso lidi più altolocati. Poi, però, qualcosa è cambiato. A differenza dell’Era Guaraldi, le mura di Casteldebole sotto Joey Saputo non sono una groviera, per cui non è possibile comprendere appieno tutti i contrasti che possono maturare all’interno del club. Di certo, qualcosa non ha funzionato più come prima. Chissà, qualche gelosia di troppo verso l’ingaggio percepito da Destro, qualche altra incomprensione fra giocatori e tecnico o fra giocatori stessi, sta di fatto che negli ultimi due anni, a dispetto della solidità economica raggiunta, se ci siamo salvati con relativa tranquillità lo dobbiamo esclusivamente alla presenza sulla scena di quattro squadre messe peggio di noi. Dunque, era arrivata l’ora di cambiare, con tanti saluti al braccio di ferro intavolato dal Presidente Saputo con l’allora presidente federale Tavecchio per trattenere Donadoni a Bologna. Innanzi tutto sento il dovere di ringraziare sentitamente Tacopina per non essersi messo di traverso, come sarebbe stato lecito aspettarsi. Dopo di che, bisogna tener presente che Inzaghi, per quanto bravo, non potrà fare miracoli se la Società non provvederà immediatamente a far chiarezza sulla posizione di Destro ( ormai entrato nel novero degli incedibili tanto cari a Filippo Montanari ) e a rimpiazzare adeguatamente Simone Verdi, uno dei tre responsabili dell’ultima salvezza raggiunta ( gli altri due sono Palacio e Poli ). Come sempre avviene in tempi di mercato, ogni giorno si sentono voci di cessioni eccellenti e pericolose, vedi Di Francesco, e di probabili arrivi strampalati, di cui taccio i nomi per evitare querele. La verità è che Riccardo Bigon dovrà mettersi in testa, una volta per tutte, di amministrare saggiamente i denari messi a disposizione dalla proprietà, anziché fidarsi delle apparenze, delle segnalazioni dei cosiddetti amici fidati e andando quindi dietro al Falletti o al Rolando Bianchi di turno. Lo ripeto per l’ennesima volta: abbiamo vissuto giorni tragicamente peggiori. Adesso noi Tifosi abbiamo il dovere di lasciar lavorare un tecnico giovane che si è presentato animato da un grande entusiasmo, ma i dirigenti, Saputo e Fenucci in prima linea, dovranno a loro volta metterlo in condizioni di non smarrire tale entusiasmo strada facendo. Staremo a vedere.

Paolo Milito

Nessun commento:

Posta un commento