Innanzi tutto
una notizia clamorosa: domani si gioca alle 15 !!! Torniamo seri: da qualunque angolazione
la si voglia guardare, la partita con la Juve mette sempre un po’ di
apprensione nella tifoseria Rossoblù. Soprattutto perché, in cento e passa anni
di Storia del Calcio, anche quando il Bologna era palesemente più forte degli
avversari, tanto da vincere scudetti e coppe internazionali, immancabilmente c’è
sempre stato qualche episodio capace di scatenare polemiche e recriminazioni. Soprattutto
a causa di una lunga catena di sviste arbitrali a senso unico. Gli aridi numeri
raccontano di un match che conta 78 precedenti, spalmati tra Serie A, Serie B e
Coppa Italia; fattore campo stravolto, in quanto la Juve vanta 32 vittorie contro
le 19 del Bologna, con l’aggiunta di 27 pareggi. Va detto, per amor di verità,
che soprattutto negli ultimi cinquant’anni molto spesso la superiorità tecnica
della Juve è stata inequivocabile, ma in parecchie occasioni, anche recenti,
gli arbitri si sono fatti condizionare dal fattore nobiliare quando i nostri
eroi avevano dimostrato di saper tenere testa ai più titolati avversari. La nostra
vittoria più robusta l’abbiamo ottenuta il 24 maggio 1931: lo Scudetto, pochi
giorni dopo, sarebbe andato proprio alla Juventus, ma quel giorno vincemmo con
un sonoro 4-0, grazie alla tripletta di Reguzzoni corredata da un gol di
Ottani. Il 29 ottobre 1950, invece, furono i bianconeri ad imporsi per 5-0,
doppietta di Praest e reti di Manente, Karl Hansen e John Hansen. Il pareggio
più consistente lo troviamo in Coppa Italia: nella finale per il terzo posto,
il 15 ottobre 1958, dopo i tempi supplementari il risultato fu 3-3, e dopo i
rigori 7-7; a quel punto, in base alle regole dell’epoca, si andò al sorteggio,
favorevole ai nostri colori. Memorabile, per altre ragioni, il pareggio per 2-2
maturato il 13 aprile 2003: sul campo segnarono Locatelli e Cruz, a cui
risposero Zambrotta e Camoranesi, ma a tenere banco quella sera e nelle
generazioni future fu un “ complimento “ particolarmente offensivo rivolto dal
nostro tecnico Guidolin all’intera città di Bologna, rea di averlo fischiato
per aver sostituito, coi nostri sotto di un gol, Beppe Signori con Tom Locatelli,
autore poi, come già detto, di una delle nostre reti. Dall’epoca dell’ultimo
Scudetto, normalmente i bianconeri si presentano sotto le Due Torri con la
patente di invincibili e supergalattici ma, a parte le volte in cui il
cosiddetto “ aiutino “ ha consentito loro di avere comunque partita vinta, in
qualche caso siamo riusciti a tornare a casa soddisfatti, basti pensare all’indimenticabile
3-0 con cui i ragazzi terribili di Carletto Mazzone bastonarono la corazzata di
Marcello Lippi ( gol di Paramatti, Fontolan e Signori ) il 29 novembre 1998,
oppure alla mezza impresa messa a segno il 19 febbraio 2016, quando fummo gli
unici a strappare un punto alla Juve-rullo compressore messa in campo da Max
Allegri nel girone di ritorno di quel campionato. E domani ? In questa stagione
i bianconeri non sembrano essere gli stessi marziani capaci di vincere sei
scudetti di fila, tanto da aver conosciuto parecchie battute di arresto che li
portano a non essere, come d’abitudine, primi in classifica. Per contro i
nostri ragazzi, dopo la terrificante falsa partenza di Coppa Italia, hanno
costruito un cammino non sempre fluido ma comunque concreto, che li ha portati
ad occupare una buona posizione di classifica e a far balenare nella tifoseria
legittime aspirazioni di livello europeo. Domenica scorsa, contro il Milan,
abbiamo perso a causa di alcune disattenzioni, purtroppo ancora frequenti, non
per effettiva inferiorità nei confronti di un avversario che, anzi, abbiamo
tenuto sulla corda fino alla fine del match. Dunque, ancora una volta, mi trovo
a ribadire che possiamo giocarcela, a patto di mantenere alta la concentrazione
fino al fischio finale, a prescindere dalla durata del recupero o da eventuali
contestazioni verso la direzione di gara. Roberto Donadoni, parlando in
conferenza stampa, ha invitato tutti coloro che scenderanno in campo a dare il
massimo e anche qualcosa in più: sagge parole. Purtroppo mancherà Palacio, ma
con questo Verdi e con un Destro inequivocabilmente in risalita non partiamo
affatto battuti. Pronostico rigorosamente triplo, con notevoli possibilità di
fare bella figura davanti a Joey Saputo, arrivato dal Canada appositamente per
l’occasione. A proposito del Presidente, infine, mi permetto due parole su Joe
Tacopina: il concitato finale della partita di Venezia, ieri sera, dimostra una
volta di più come l’Amerikano sia un personaggio prezioso; torno a ripetere:
sarebbe stato meglio fosse rimasto, perché in situazioni estreme come quella di
ieri ci vuole gente tosta, capace all’occorrenza di usare mani e piedi, non le
gattemorte a cui siamo tristemente abituati. A mio avviso, la diplomazia ad
oltranza non sempre paga ( senza andare a cercare troppo lontano, basta
rivedere certi precedenti proprio contro la Juve ). Vabbè, ormai Taco sta a
Venezia e noi camminiamo su un’altra strada, comunque soddisfacente. E adesso,
parola al campo.
Paolo Milito
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