L’avvento del Chievo alle alte sfere del
calcio italiano risale ai primi Anni ’90, ragion per cui il confronto di oggi
pomeriggio ha una storia relativamente breve. Fra Serie A, B e C1, il match
vanta quattordici precedenti, con sette vittorie Rossoblù, due del Chievo e
cinque pareggi. Per ben due volte i nostri eroi si sono imposti col sonante
punteggio di 4-0: il 10 novembre 2007, in Serie B, doppietta di Marazzina in
aggiunta ai gol di Daino e Di Gennaro, e il 12 gennaio 2013, in Serie A,
doppietta di Gilardino e gol di Gabbiadini e Kone. Rimarrà comunque nella
storia, ovviamente, la vittoria ottenuta il 2 giugno 1996, quando un gol di
Giorgio Bresciani in chiusura di partita ci consentì di ritornare in Serie A
dopo un lungo periodo di vacche magre. Il 13 settembre 2009, invece, furono i
gialloblù clivensi a vincere, per 2-0, gol di Pinzi e Pellissier, ai danni di
un Bologna destinato di lì a poco a passare dalle mani di Beppe Papadopulo a
quelle di Franco Colomba. Da notare che per due volte il risultato finale è stato
2-2. Dunque, tradizione relativamente giovane ma ampiamente favorevole. Dopo il
brodino di Reggio Emilia contro il Sassuolo, andiamo ad affrontare un
avversario che, da quando si è materializzato, si piazza sempre e comunque
davanti a noi, anche quando vinciamo i campionati. In questo momento, i
veronesi hanno sette punti in classifica in più rispetto al Bologna, e vivono
una situazione complessivamente più tranquilla. Io, a questo punto, non mi
sbilancio più in previsioni: evidentemente la buona stella di Joey Saputo ha
fatto sì che la classifica si plasmasse a immagine e somiglianza di quella
canadese, con tre squadre in fondo al gruppo staccate di ben sedici punti,
creando così una situazione quasi simile a quella di oltreoceano, dove non sono
contemplate le retrocessioni. Questo non significa affatto, però, che i nostri
baldi giovani si sentano autorizzati a tirare i remi in barca battendo
allegramente la fiacca. Lontano da occhiacci indiscreti, comunque, credo che
qualcosa si stia muovendo: dopo la punizione ai draghi della discoteca, oggi
trapela l’intenzione, da parte della Società, di concedere a Destro un terzo
anno di prova a condizione che accetti di essere affiancato da un altro
attaccante di spessore, contrariamente a quanto avvenuto finora. Dimostrazione,
a mio avviso, di saggezza, oltre che segno di rispetto per gli sforzi profusi
finora dal magnate canadese. Vedremo cosa ne verrà fuori.
Paolo Milito
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