Domani pomeriggio riceviamo la visita
della Sampdoria. Fra Serie A, Coppa Italia ed Intertoto il confronto
vanta 48 precedenti. Tradizione mediamente favorevole ai nostri colori: 22
vittorie, 8 sconfitte e ben 18 pareggi. La vittoria più cospicua del Bologna è
quella ottenuta l’8 gennaio 1956: 5-2, grazie ad una doppietta di Valentinuzzi,
una di Pivatelli e ad un gol di Ezio Pascutti, a cui risposero i blucerchiati
Martini e Firmani. Il 10 febbraio 1991, invece, la Samp di Boskov, Vialli e
Mancini, lanciatissima verso lo scudetto, ci inflisse un rotondo 3-0; segnarono
Vialli, Katanec e Mikhajlichenko, avviandoci ad uno sconcertante finale di
stagione: in campionato collezionammo il peggior piazzamento di sempre, col
minor numero di punti totalizzati in classifica, raggiungendo però i quarti di
finale tanto in Coppa Italia quanto in Coppa UEFA. Spettacolare la partita del
4 giugno 1961: era l’ultima di campionato, e le due squadre, libere da
preoccupazioni di classifica, diedero vita ad un confronto pirotecnico
conclusosi sul punteggio di 4-4; per la Samp doppietta di Brighenti e gol di
Cucchiaroni e Skoglund, per noi segnarono Renna, Pascutti, Vinicio e Demarco. Da
ricordare, infine, il match del 29 luglio 1998: un po’ per la nostra vittoria,
3-1, gol di Andersson, Kolyvanov, Paramatti e del sampdoriano Palmieri, molto perché
la gara era valida per la Coppa Intertoto e fu la prima di sei che ci videro
opposti ai genovesi nel corso di quella stagione; la storia ci insegna che la
sesta di quelle partite, giocata il 16
maggio 1999, finì col famoso rigore di Ingesson che condannò i blucerchiati
alla retrocessione, creando le premesse per una successiva aggressione a base
di rubinetti divelti perpetrata ai nostri danni nella Coppa Italia della
stagione seguente. Dunque, la tradizione parla di molte nostre vittorie ma
anche di molti pareggi. In questo avvio di stagione, la Sampdoria sembrava
partita col piede giusto, avendo ottenuto due vittorie, ma ha poi subìto il
ribaltone giallorosso ad opera di Totti e la sconfitta casalinga contro un
Milan non proprio irresistibile. Di conseguenza dovremo aspettarci un
avversario determinato ad ottenere il massimo risultato, tanto più che sulla
sua panchina siede quel Giampaolo che lo scorso anno, alla guida dell’Empoli,
ci fece passare una brutta vigilia di Natale. E noi? A Napoli abbiamo dato vita
ad una partita dalle molteplici facce: dopo aver subìto costantemente l’iniziativa
dei padroni di casa, ad un certo punto, grazie all’eurogol di Verdi, abbiamo
quasi rischiato di vincere, sicuramente abbiamo messo paura al tecnico azzurro
Sarri che è corso subito ai ripari scongelando Milik, tenuto inizialmente a
riposo in vista di impegni ritenuti più pressanti. La sconfitta di Napoli è
stata provocata da due fattori concomitanti: la prestazione maiuscola di Milik,
il cui primo gol è stato un gesto di grande spessore tecnico, e le solite
distrazioni dei nostri difensori, a cui prima o poi Donadoni dovrà decidersi a
porre rimedio. In fin dei conti non siamo messi male: i nuovi arrivati
promettono bene, Destro quando azzecca la serata giusta la parte sua la fa, i
vari Taider e Gastaldello non sono delle mezze calzette; forse qualche riserva
si potrebbe avanzare sul conto di Masina, apparso finora meno brillante
rispetto alla stagione scorsa, ma siamo ancora alle fasi iniziali, per cui c’è
tutto il tempo di migliorare. Andiamo quindi incontro alla Samp, ricordandoci
che finora in casa abbiamo sempre vinto e che ci sono le condizioni per
proseguire su questa strada.
Paolo Milito
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